Inocybe griseotarda
 
Inocybe griseotarda Porier

Descrizione
Cappello
: diametro 20-50 mm, dapprima conico-campanulato, poi disteso con ampio e largo umbone ottuso, margine arrotondato; inizialmente ricoperto da evidente velo biancastro-grigio che poi tende a scomparire negli esemplari adulti; colore marrone chiaro-nocciola abbastanza uniforme; cuticola lanoso-fibrillosa fino a rimosa anche nei giovani esemplari.
Gambo: 4-8 x 30-50 mm, cilindrico regolare e leggermente ingrossato alla base, inizialmente color legno o debolmente rosato, poi con tonalità rosate più evidenti su tutta la superficie, longitudinalmente striato e ricoperto da minute fibrille biancastre che conferiscono un aspetto setoso.
Lamelle: mediamente fitte, inizialmente biancastre, poi beige ed infine bruno chiaro.
Carne: biancastra nel cappello, da leggermente rosata fino a color legno nel gambo; odore erbaceo.
Habitat: in un folto gruppo in un giardino nei pressi del mare con presenza di Pinus pinaster.
Spore: 9-10,5 x 5-5,5 µm, regolarmente amigdaliformi con apice conico.
Pleurocistidi: 65-68 x 15-16 µm, abbastanza regolari, da sub-cilindrici fino a cilindrici o anche leggermente ventricosi, talvolta a profilo sinuoso e con strozzatura nei pressi dell'apice con aspetto subcapitulato e apice arrotondato; debolmente muricati e con spessore delle pareti da 1 a 2,5 µm a reazione ammoniacale subnulla.
Cheilocistidi: simili ai pleurocistidi; presenti numerosi paracistidi.
Caulocistidi: simili nella forma ai cistidi imeniali ma con pareti molto sottili e con muricazione pressoché assente, sono raramente presenti fino metà gambo dove si mescolano a innumerevoli peli caulocistidiali.

Osservazioni. Riteniamo di poter riconoscere questa bellissima raccolta di Cittanova come I. griseotarda, specie recentemente istituita da POIRIER nel 2002. Il suo epiteto specifico fa riferimento in modo inequivocabile da una parte a I. griseovelata Kühner e dall’altra a I. tarda Kühner. Si tratta, dunque, di una inocybe di medie dimensioni, con velo grigiastro e gambo rosa, crescente sotto conifere. Lo stesso Poirier, in un protologo malauguratamente non sostenuto da nessuna iconografia, né macro, né tanto meno microscopica, asserisce la grande affinità tra la nuova specie e I. griseovelata; I. griseotarda ne differisce per il gambo striato, setoso, con fibrille bianco argentee su sfondo di un bel rosa maggiormente deciso. Il suo gambo viene anche definito “finemente ma densamente pruinoso verso l'apice”; ma nei nostri esemplari, in curiosa analogia a quanto abbiamo notato nella specie descritta in precedenza, è stato possibile rintracciare i cistidi del gambo anche ben più in basso, saltuariamente fin quasi metà altezza.
Personalmente, riteniamo che I. griseotarda possa essere vista come una manifestazione estrema di I. griseovelata, ma per la nostra modesta conoscenza della nuova specie, sospendiamo ogni definitivo giudizio. Condividiamo, peraltro, col micologo transalpino, la sistemazione di I. griseotarda (come precedentemente di I. griseovelata) nella sottosezione Tardinae M. Bon.

Bibliografia:
POIRIER J – 2002: Notes sur le genre Inocybe –1. Doc. Myc. XXXI, fasc. 124: 3-13

Osservazioni e descrizione: Andrea Aiardi e Enrico Bizio.
Foto: Andrea Aiardi

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