o dal morso della vipera,
o per attraversare terreni acquitrinosi e via dicendo).
— Indossare una camicia a maniche lunghe (opportunamente allacciate)
o una giacca a vento, oppure un indumento equivalente, che prevenga
il contatto della pelle
con gli insetti del bosco. Preferire nella scelta i colori vivaci
per far notare la propria
presenza ad eventuali cacciatori.
— Portare calzoni lunghi o alla zuava con calzettoni adeguati.
— Procurarsi un bastone non appuntito per effettuare l’esplorazione
del sottobosco
alla ricerca del fungo.
— Procurarsi un contenitore rigido e areato (ad esempio un
cesto di vimini) nel
quale riporre i funghi raccolti con un certo ordine (separare le
specie certe da
quelle dubbie) e con i gambi rivolti all’insù (per
la naturale propensione dei vermi
a spostarsi verso l’alto); intercalare tra i medesimi alcune
foglie fresche per impedirne il movimento durante il cammino. Evitare
l’uso dei sacchetti di plastica,
che accelerano il processo di decomposizione del fungo.
— Utilizzare un coltello adatto allo scopo, con il quale effettuare
sul posto la pulizia
sommaria del fungo (dalle foglie, terra, detriti, animaletti). A
operazione ultimata
controllare attentamente che il fungo sia rimasto integro in ogni
sua parte, condizione necessaria per la sua determinazione.
Per definire i comportamenti
più appropriati da tenere nei luoghi della raccolta si
propone il nostro contributo di esperienza in forma complementare
alle norme vigenti.
Pertanto:
— Non raccogliere funghi alla fase iniziale dello sviluppo
(non sono ancora fertili), né quegli esemplari che manifestano
già evidenti i segni del deterioramento.
— Non raccogliere i funghi già staccati dal terreno.
— Non reciderli alla base, ma procedere al loro distacco dal
substrato effettuando
una torsione sul gambo con le dita.
— Non regalare i funghi raccolti, dei quali non si abbia la
certezza assoluta della
loro commestibilità.
— Non somministrare funghi ai bambini e agli anziani (sono
difficilmente digeribili).
— Diffidare per il riconoscimento dei sedicenti esperti.
— Non accertare la commestibilità dei funghi con l’attuazione
di prove empiriche di
alcuna valenza scientifica.
— Evitare il consumo dei funghi insieme alle bevande alcoliche
(per alcune specie,
tra cui il “Coprinus atramentarius”, si sono verificati
casi di intossicazione).
— Cucinare i funghi (sempre) nell’arco massimo di una
giornata dal ritrovamento.
3) La raccolta nel rispetto dell’ambiente
La presenza dei funghi nel bosco svolge una funzione fondamentale
nella catena biologica della natura. Sono necessarie pertanto le
conoscenze di base per evitare |