Livio
Verdi
Di seguito sono illustrati
i criteri comportamentali più appropriati da osservare nell’esercizio
della raccolta dei funghi spontanei, in una sorta di “vademecum”
esplicativo.
1) La raccolta nel rispetto delle leggi
In conformità
a quanto disposto da una legge regionale del Friuli Venezia Giulia,
i comuni rilasciano permessi per la raccolta dei funghi. Il permesso,
oltre ai dati personali, contiene le principali norme da rispettare.
L’ignoranza o l’inosservanza della legge viene punita
con una sanzione pecuniaria che può variare dalle 20.000
alle 500.000 £.
Inoltre, ad anticipare
uno degli aspetti formali che regolano la materia, si informano
i soggetti interessati che la Regione Friuli Venezia Giulia sta
approvando una nuova legge la cui promulgazione dispone il conseguimento
di un patentino d’idoneità per l’ottenimento
del permesso.
2) La raccolta nel rispetto della sicurezza
Gli argomenti
descritti riguardano il consumo dei funghi commestibili, l'equi-paggiamento
e gli attrezzi di cui dotarsi per la ricerca, i comportamenti e
gli atteggiamenti più appropriati da osservare nei luoghi
della raccolta.
Per affrontare il tema
delicato del consumo dei funghi, si riferisce che, anche nell’anno
appena trascorso, i mezzi di informazione hanno attribuito ampio
risalto alle notizie di numerosi casi di intossicazione da funghi.
Da questa constatazione
si evince che non bisogna mangiare i funghi se non si è assolutamente
certi della loro commestibilità; per poterlo fare bisogna
portare i funghi raccolti nei centri specializzati, gestiti dal
servizio sanitario o presso i gruppi micologici attivi nel territorio.
Per passare alla descrizione
dell’equipaggiamento e degli attrezzi di cui dotarsi
per la ricerca, si consiglia di:
— calzare scarponi o stivali alti di gomma con suola rigida
a “carrarmato”, oppure
pedule impermeabili (per proteggere adeguatamente i piedi nei percorsi
accidentati,
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