A.M.B. ASSOCIAZIONE MICOLOGICA BRESADOLA. GRUPPO DI MUGGIA E DEL CARSO           
        Sul Carso, in ottobre avanzato fa la comparsa questo bel fungo, lo troviamo
praticamente in tutti i boschetti di latifoglia e nelle pinete, si manifesta in grandi
righe zigzagando nel sottobosco per decine di metri, oppure, disegnando dei cerchi
delle streghe che possono avere una circonferenza di centinaia di metri.
        Certo è che l’abbondante fruttificazione di questa specie, aggiunta ad un periodo molto prolungato “può iniziare a fruttificare in settembre e continuare per tutto l’autunno fino all’inverno inoltrato”, induce il raccoglitore di funghi a fare copiose raccolte e ad usarlo per intingoli e conserve. (Un detto locale recita in questo modo: “quando cresce la nebularis, praticamente la stagione è finita” però, come molti detti, non corrisponde a verità assoluta).
        Anche in questo caso riportiamo la casistica rilevata dal laboratorio Micologico del P. M. I. P. “presidio multizonale d’igiene e prevenzione”, di Milano, in collaborazione con il C. A. V. “Centro AntiVeleni” di Milano. Nei cinque anni presi in esame “1993- 1997”, sono stati riscontrati 82 casi d’intossicazione, nei quali C. nebularis risultava presente, dei quali in 45 casi il pasto era risultato di sola C. nebularis, nei restanti 37 casi mista ad altri funghi ritenuti commestibili: in 13 con A. mellea, in 9 con Lepista inversa, in 4 con Lepista nuda.
        Bisogna oltretutto ricordare ai meno esperti che la C. nebularis ha un presunto “sosia”, Entoloma sinuatum (Bull.: Fr.) kummel, specie questa, che risulta molto pericolosa a causa della
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