Coprinellus micaceus (Bull.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson,
Taxon 50 (1): 234 (2001)
Dati di raccolta Data: 09.05.2024. Località: Borgo San Sergio. Coordinate geografiche 45°37'04.90"N 13°49'26.50"E. Altezza 24 m s.l.m. Legit. Picciola P., Maschio V., Picciola T. et det. Picciola P.
Habitat boschetto periurbano composto da Ulmus minor, Laurus nobilis, Acer campestris, Rubus ulmifolius, Asparagus aculeatus e Ligustrum vulgare.
Note: raccolta composta da numerosi esemplari gregari e fascicolati:
Descrizione della raccolta
Pileo 11-37 mm di larghezza, 11-27 mm di altezza, in gioventù spesso fino a 2 mm, in seguito membranaceo, inizialmente glandiforme, quindi cilindrico-ovoidale, privo di umbone, poi conico-ottuso, mai spianato, con il margine sinuoso, superficie di colore alutaceo, ocra-chiaro, più scura al centro, tendente a schiarirsi al biancastro nella zona marginale, scanalata-solcata fino alla zona discale, di aspetto micaceo per la presenza di fini granulazioni farinose di velo più evidenti nei giovani esemplari, biancastri, poi bianco-crema, facilmente detersili, esigui e molto diradati nell’adulto.
Lamelle quasi libere al gambo, molto fitte, ascendenti, dapprima biancastre, poi grigio-nerastre a partire dal margine, con il filo che rimane a lungo biancastro (sterile!), infine deliquescenti e completamente nerastre.
Sporata nero antracite.
Stipite 30-90 x 3-5 mm, cilindrico, sinuoso-incurvato, slanciato, attenuato verso l’alto e leggermente allargato verso la base, dapprima pieno, presto fistoloso, superficie subliscia o leggermente pruinosa, lucida, di colore bianco uniforme.
Carne fragile, pellicolare verso il margine pileico, un po' più spessa nel punto di contatto tra cappello e gambo, fibrosa nel gambo, alutacea alla sezione. Odore e sapore non distintivi.
Spore (6)7-8(9) x (5)5,5-6(6,5) x 5-5,5 µm, in media 7,7 x 5,8 µm, Qm = 1,3; lentiformi, mitriformi, romboidali in vista frontale, amigdaliformi di profilo, lisce, di colore rosso bruno in acqua, con poro germinativo centrale e piuttosto arrotondato.
Basidi (20)22-28(29) x (6)6,5-7(8) µm, claviformi, tetrasporici, contornati da pseudoparafisi sferopeduncolate larghe 11-12 µm.
Cheilocistidi (40)55-65(70) x (28)32-45(60) µm, vescicolosi, subsferici, a forma di pallone, ialini.
Pleurocistidi 70-110 x 42-60 µm, vescicolosi, come i cheilocistidi, ma più grandi.
Pileipellis epiteliare, composta da cellule da globose a subglobose, a parete sottile, di dimensioni (30)32-40(50) µm.
Velo costituito da sferociti, globosi, con parete spessa 1 µm, collegati a ife strette cilindriche, a parete sottile, ialine, con incrostazioni sulla parete.
Pileocistidi assenti.
Caulopellis composta da ife parallele, settate, quelle superficiali larghe 83)4-5(7) µm, quelle interne larghe (13)15-22(27) µm, osservati soltanto dei peli cistidiali emergenti.
Caulocistidi 90-140 x 8-11 µm, numerosi, lageniformi, emergenti.
Giunti a fibbia assenti, le ife del gambo hanno evidenziato delle pseudofibbie ai setti.
Note
Appartiene alla Sottoezione Micacei la quale annovera specie crescenti su legno o detriti legnosi anche interrati, dotate di cappello privo di sete e delicatamente decorato da resti di velo sotto forma di fini granulazioni fioccose più o meno detersili.
Per una corretta determinazione di questa specie è fondamentale rilevare la particolare forma delle spore in visione frontale detta a mitra (copricapo vescovile) abbinata alla presenza di caulocistidi lageniformi lunghi fino 120 µm.
Macroscopicamente è pressoché indistinguibile dal suo sosia C. truncorum (Scop.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo che differisce per le spore frontalmente non mitriformi, ma più o meno ovoidi e per la mancanza di caulocistidi.
C. saccharinus (Romagn.) P. Roux, Guy Garcia & Dumas presenta un cappello decorato da fiocchi più appressati, più persistenti e di colore bianco candido.
