Pholiotina dasypus (Romagn.) P.-A. Moreau,
Fungal Diversity 20: 135 (2005)
Dati di raccolta Data: 09.04.2024. Località Draga S. Elia (San Dorligo). Coordinate geografiche 45º37'44.44.''N 13º53'10.57''. Altezza 411 m s.l.m. Legit. Picciola P., Maschio V. et det. Picciola P.
Habitat all’interno di un tronco molto degradato di pioppo nero giacente a terra da molti anni ai margini di uno stagno carsico.
Note raccolta composta da una decina di esemplari.
Descrizione raccolta
Pileo 10-35 mm, dapprima convesso, in seguito piano-convesso, con un basso e ampio umbone, infine interamente spianato e leggermente depresso, superficie liscia, igrofana, di un bel colore aranciato lucente con l’umidità, con il secco tende a impallidire a partire dal margine, striata per trasparenza a tempo umido. Velo non osservato.
Lamelle strettamente adnate, da fitte a moderatamente distanti, perlopiù ventricose, giallo-bruno pallido a rubiginoso, con il filo lamellare biancastro, finemente denticolato.
Stipite 35-60 x 2-2,5 mm, cilindrico, slanciato, fistoloso, più o meno rigonfia alla base, di colore interamente bianco, appena imbrunente per imbibizione, ricoperto per intero da una pruina chiara, specie nella parte apicale, leggermente filaccioso nella parte inferiore.
Carne da giovane biancastra, nello stipite brunastra e fibrosetta, fragile, odore indistinto, sapore come di segatura.
Spore (7)8-9(10) x (4)4,5-5(5,5) µm, fino a 13 x 6 µm, in media 9,2 x 4,5 µm, Qm =2,0; ellissoidali, non lentiformi, apparentemente lisce ma minutamente rugose, con poro germinativo piccolo, poco evidente.
Basidi clavati, tetrasporici, rari quelli bisporici.
Filo lamellare sterile, coperto da una fitta palizzata di cheilocistidi.
Cheilocistidi (18)22-32(35) x (6)7-9(11) µm, numerosi, cilindrico-clavati, subcapitulati, utriformi,
Pleurocistidi assenti.
Pileipellis di tipo imeniderma formata da cellule piriformi, sferopeduncolate, clavate, ialine, a parete sottile, di dimensioni (15)17-22(27) x (16)18-22(24) µm.
Pileocistidi da cilindrici con apice allargato a clavati, anche subutriformi, settati, lunghi (20)22-28(30) µm, larghi (3)3,5-4(5) µm, con 2-3 articoli, sinuosi, distanziati.
Caulocistidi simili ai cheilocistidi, disposti a ciuffi o sparsi sulla superficie, ma più irregolari e lobati, di dimensioni (30)35-45(50) x 88)10-11(17) µm.
Giunti a fibbia abbondanti in tutti i tessuti del basidioma.
Osservazioni
Si tratta di una graziosa Pholiotina che ho avuto modo di conoscere in altre occasioni in ambienti igrofili, come margini di stagni, boschetti golenali, zone ruderali come riportato in Picciola & Zugna (2018), sempre associata a residui legnosi.
Si tratta di una Pholiotina dalle caratteristiche peculiari per la presenza di deboli residui velari al margine del cappello (lente !), il gambo inizialmente bianco candido, interamente pruinoso, le colorazioni aranciate della superficie pileica negli esemplari ben idratati. Sul piano microscopico Pholiotina dasypus possiede una caratteristica unica per il suo genere contrassegnata da spore minutamente verrucose (osservazione in olio da immersione !), con presenza di callus porico piuttosto che di un visibile poro germinativo. Si tratta di una specie alquanto variabile per quanto riguarda le dimensioni dei basidiomi, delle spore, del poro germinativo e dei cheilocistidi.
La raccolta qui presentata è stata rinvenuta nella cavità di un grosso pioppo nero in stato avanzato di degradazione giacente a terra da molti anni in prossimità di uno stagno carsico.
Bibliografia consultata
Picciola P. & M. Zugna – 2018: Interessanti ritrovamenti fungini in ambienti antropizzati della Venezia Giulia II parte. Bollettino del Centro Micologico Friulano.