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OSSERVAZIONI SU UNA INUSUALE RACCOLTA DI CRATERELLUS CORNUCOPIOIDES


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Inviato 14 marzo 2019 - 18:35

OSSERVAZIONI SU UNA INUSUALE

RACCOLTA DI CRATERELLUS CORNUCOPIOIDES

 

di Paolo Picciola* Marino Zugna** Bruno De Ruvo***

 

(*) Paolo Picciola - Strada di Fiume, 52 - 34137 Trieste (TS) paolo.picciola2@gmail.com

(**) Marino Zugna - Località Riostorto 7, 34015 Muggia (TS) marinozugna@gmail.com

(***) Bruno De Ruvo - Viale E. Crucioli, 26, 64100 Teramo (TE) colorificio@centroparati.it

 

 

Introduzione

Gli autori riferiscono di una raccolta abruzzese di Craterellus cornucopioides dalle inusuali colorazioni giallo solforine distribuite sull’intero basidioma.

La raccolta qui discussa è stata effettuata nell’agosto 2018 in località Colle dell'Asino, nel comune di Pietracamela (TE)           , a 1300 metri d’altezza, in una faggeta pura in una zona umida e muscosa.

I basidiomi crescevano frammisti ad altri tipici di Craterellus cornucopioides di colore nerastro, alcuni connessi gli uni agli altri. Il contributo si conclude con una chiave dicotomica riferita alle forme cromatiche di Craterellus cornucopioides.

 

 

Key words: Cantharellaceae, Craterellus, konradii, cornucopioides, taxonomy, Abruzzo.

 

Materiali e metodi

La descrizione dei caratteri macroscopici è stata ricavata analizzando i basidiomi freschi fotografati in situ con l’ausilio di una fotocamera di una fotocamera Nikon Df, obiettivo Nikkor 60 mm f/2.8. Lo studio microscopico è stato condotto su esemplari essiccati preventivamente idratati con l’idrossido di potassio (KOH) al 2%.

I preparati sono stati osservati in acqua e dove necessario si è adoperato il Rosso Congo Ammoniacale al 2% per evidenziare le differenti tipologie cellulari. Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile all’indirizzo http://mycolim.free.fr.

Le misure sporali si riferiscono a 20 unità.

Le misure sottolineate di tutti gli elementi microscopici rappresentano i valori medi. 

Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l’ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posta sul terzo occhio di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità.

Per quanto riguarda la nomenclatura adottata si è fatto riferimento a Index Fungorum http://www.indexfungorum.org/ e MykoBank http://www.mycobank.org.

La collezione d’erbario è conservata nell'erbario del Gruppo di Muggia e del Carso della A.M.B. con il numero identificativo 7715.

 

 TASSONOMIA

 

Craterellus cornucopioides (L.) Pers. Mycologia Europaea 2: 5 (1825)

 

Basionimo: Peziza cornucopioides L., Species Plantarum: 1181 (1753)
Sinonimi: Craterellus konradii Bourdot & Maire, Bulletin de la Société Mycologique de France 46: 227 (1930).

Craterellus fallax A.H. Sm., The Michigan Botanist 7: 153 (1968)

 

Sistematica: Fungi, Dikarya, Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Cantharellales, Cantharellaceae, Craterellus.

 

Descrizione della raccolta

Basidiomi alti fino a 60 mm, a forma di cornucopia internamente cava quasi fino alla sua base estrema, molto aperta all’apice, con il bordo arrotondato, piuttosto incurvato, poi appianato, infine rivolto verso l’alto, plurilobato.

Superficie esterna (imenio) uniformemente sottile, molto rudimentale, da liscia a finemente rugolosa, pruinosa, di colore uniformemente giallo chiaro, crema giallastro, giallo solforino tenue.

Superficie interna liscia, glabra, dello stesso colore della superficie imeniale.

Carne sottile, giallastra, di consistenza membranosa, di odore fruttato, tenue, simile a quello della forma tipo.

Spore (10,0)10,1-11,8-13,9(15,4) x (6,7)6,8-7,8-8,8(9,0) µm, Vol. 247,1-385,9-533,6 µm³, Q. = 1,3-1,5- 1,9, lisce, ovoidali-ellissoidali, apicolo laterale, poco emergente, con contenuto finemente granuloso, non amiloidi. 

Basidi dimensioni, slanciati, largamente clavati, bi-trisporici, con contenuto lipidico (citoplasmatico) giallastro, privi di giunto a fibbia basale.

Basidioli simili ai basidi.
Trama costituita da ife afibulate.

Pileipellis formata da una cutis di ife più o meno distese e variamente intrecciate, cilindriche, ialine, lisce, a membrana sottile, con setti a diverse distanze e ristretti, ad apice ottuso e con ramificazioni.

Giunti a fibbia assenti in tutto il basidioma.

 

Materiale studiato ed ambiente di raccolta

N. scheda: 7715. Data di ritrovamento: 19/08/2018. Località: Colle dell'Asino. Comune: Pietracamela (TE). Coordinate geografiche: 349 II:GR. SASSO D'ITALIA. Altezza s.l.m.: f. 4. Habitat: Faggeta pura, su tronco di faggio. Determinatore: Zugna M., Picciola P., de Ruvo B. Legit: de Ruvo B.

Data inserimento in erbario: 02/03/2019

 

Osservazioni

Il Genere Craterellus Pers., (Cantharellaceae) comprende circa 20 specie diffuse in tutto il mondo (Kirk et al., 2008), ma il numero totale di nomi associati a questo taxon è di circa 140 (http://www.indexfungorum.org).

Questo taxon è stato distinto da Cantharellus principalmente per l’assenza dei giunti a fibbia (Bigelow, 1978; Corner 1957, 1966).

In Europa Craterellus cornucopioides è tra i funghi più apprezzati e ricercati durante la stagione tardo estiva in ambiente montano e in quella tardo autunnale nei boschi termofili di collina e pianura.

I suoi nomi popolari rimandano alle sue caratteristiche cromatiche e morfologiche: la “trombetta dei morti” è un nome legato alla sua particolare forma nonché alle colorazioni scure mentre il “corno dell’abbondanza” si riferisce all’aspetto che ricorda la “cornucopia” (dal latino cornu, “corno” e copia, “abbondanza”), un simbolo mitologico che richiama cibo e abbondanza (Opicelli, 2018).

Per la sua particolare forma e per le colorazioni molto scure, la trombetta dei morti risulta essere un fungo di facile riconoscimento; l’unica specie con la quale si può confondere è il Craterellus cinereus (Pers.) Pers., che si distingue per l’evidente presenza di pliche lamellari sulla superficie imeniale e il gambo pieno e ben differenziato dal cappello.

C. cornucopioides è un fungo igrofano che manifesta un’ampia policromia a seconda del grado d’umidità ambientale e dello stadio di sviluppo dei basidiomi. I suoi colori spaziano dal nero, al bistro o blu corvino, fino a tonalità brunastre o grigio-brunastro negli esemplari asciutti.

In letteratura sono descritte delle varietà gialle piuttosto rare e scarsamente rappresentate in letteratura che ampliano ulteriormente lo spettro cromatico di questa specie includendo delle tinte gialle.  Questa condizione si verifica quando il pigmento scuro, per cause a noi sconosciute, è inibito a favore della componente gialla che solitamente non si manifesta a livello fenologico.

Per quanto riguarda la raccolta qui documentata con pregevoli fotocolor, i basidiomi hanno attirato fin da subito l’attenzione di uno noi (B.D.) per le inusuali tinte giallo solforine distribuite su tutto il basidioma.

Questi esemplari sono sono stati rinvenuti frammisti ad altri sovrapponibili perfettamente alla forma tipo, alcuni dei quali quasi connessi gli uni con gli altri.

Gulden & Høiland (1989) considerano queste manifestazioni cromatiche riconducibili a Craterellus konradii Bourd. & Maire, una specie da loro considerata indipendente da C. cornucopioides, per le spore con forme e dimensioni diverse e per la presenza di pigmenti caretonoidi che risultano assenti o estremamente rari in C. cornucopioides.

Studi molecolari condotti da Dahlman et al. (2000) hanno invece stabilito che C. konradii altro non è che una semplice forma ecologica di C. cornucopioides.

In Italia, la presenza di trombette gialle è stata documentata da Apicella & Vizzini (1994) che hanno rinvenuto numerosi esemplari nel torinese in un bosco misto con prevalenza di querce cresciuti insieme, come nella presente raccolta, a esemplari tipici di C. cornucopioides.  

La raccolta abruzzese in trattazione ha evidenziato una superficie interna glabra, priva di squame mentre sul piano microscopico ha rilevato dei basidi bi e trisporici.

 

Chiave dicotomica riferita al complesso C. cornucopioides

 

  1. 1. Basidiomi con colorazioni grigio-cenere, nerastre                   Craterellus cornucopioides (L.:Fr.) Pers. (forma typus)

1* Basidiomi con colorazioni gialle o rosate                                                                                                                   2

    2. Basidiomi con superficie imeniale con tinte lilla rosa glauche   Craterellus cornucopioides var. roseus Heim

    2* Basidiomi con tinte gialle                                                                                                                                        3

        3.  Basidiomi con superficie imeniale con tinte giallo citrine e cappello e gambo nerastri 

             Craterellus cornucopioides (L.:Fr.) Pers. var. flavicans Sacc. = Craterellus fuscocitrinus Contu

        3* Basidiomi gialli, ocra o in combinazione con tinte gialle e nerastre

             Craterellus konradii Bourdot et Maire = Craterellus cornucopioides (L.:Fr.) Pers. f. lutea Aramendi et Hidalgo

 

 

Riferimenti bibliografici

Apicella P. & Vizzini A. – 1994: Un Craterellus tutto giallo: Craterellus konradii R. Maire et Bourdot 1928. Rivista di Micologia (2): 173-177.

Bigelow HE – 1978: The cantharelloid fungi of New England and adjacent areas. Mycologia (70): 707–756.

Breittenbach J. & F. Kränzlin – 1991: Champignons de Suisse, tome 3. Bolets et champignons à lames 1ème partie. Edition Mykologie Lucerne.

Caroti V., C. Lavorato & M. Rotella – Cantharellaceae Schroeter della Calabria (Italia). Bollettino dell’Associazione Micologica ed Ecologica Romana (1): 12-28.

Comitato di Studio del Gruppo di Vicenza – 1989: Le Cantharellaceae del vicentino. Rivista di Micologia (5-6): 212-225.

Contu M. – 2002-2003: Nutulae Micologicae Miscellaneae. Bollettino dell’Associazione Micologica ed Ecologica Romana (57-58): 6-15.

Dahlman M., E. Danell & J.W. Spatafora – 2000: Molecular systematics of Craterellus: cladistic analysis of nuclear LSU rDNA sequence data. Mycol. Res. 104(4):388-394.

Gulden G. & K. Høiland – 1989: Craterellus konradii and an intermediate form between C. cornucopioides and C. konradii. Opera Botanica. (100): 85-91.

Kirk P.M., P.F. Cannon, D.W. Minter & J.A. Stalpers – 2008: Dictionary of the fungi, 10th edn. CAB International, Wallingford.

Hoyo M.P., L. Llorens & J. Llistosella – 2004: Noves dades sobre fongs ibèrics. Revista Catalana de Micologia (26): 33-41.

Matteucci S. – 2014: I Craterellus. Specie facilmente riconoscibili. MicoPonte. Bollettino del Gruppo Micologico Massimiliano Danesi. Lucca (8): 12-21.

Oppicelli N. – 2018: Craterellus cornucopioides. Corno dell’abbondanza … o Trombetta dei morti! Funghi e dintorni. Supplemento a Rivista di Micologia (2): 8-19.

Saccardo P.A. – 1988: Sylloge Fungorum omnium hucusque cognitorum 6: 516; Pavia.

Vila J. – 2006: Notas sobre el género Craterellus Pers. Micologia (57): 57-62.

 

 

Photo by: Bruno de Ruvo

 

Craterellus cornucopioides 03 .jpg

 

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In foto: ife della trama

 

Craterellus cornucopioides fo  lutea 05 _resize.JPG


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In foto: basidi bisporici

 

Craterellus cornucopioides fo  lutea 06 _resize.JPG

 

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In foto: basidi trisporici

 

Craterellus cornucopioides fo  lutea 13 _resize.jpg


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In foto: spore

 

Craterellus cornucopioides fo  lutea 33 _resize.jpg


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In foto: spore, misure

 

Craterellus cornucopioides fo  lutea 34 _resize.jpg


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