Russula faustiana Sarnari, Boll. Assoc. Micol. Ecol. Romana 8(no. 25): 9 (1992)
Sinonimi: Russula faustiana Sarnari, Boll. Assoc. Micol. Ecol. Romana 8(no. 25): 9 (1992) f. faustiana
Russula faustiana f. quercicola Sarnari, Boll. Assoc. Micol. Ecol. Romana 8(no. 25): 16 (1992)
Sistematica: Russulaceae, Russulales, Incertae sedis, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Diagnosi originale
Species media, pileo firmo, (35) 45-85 (120) mm lato, e convexo expanso, demum depresso, margine obtusa, vix sulcata, cute secernibili, subvelutina, colore pallido, dilute ochraceo, praesertim griseo avellaneo, raro brunneolo subvirescente, plus minusve rubiginoso maculato vel striato. Lamellis obtusis, postice adnatis, plus minusve confertis, fragilibus, pallide cremeis, acie interdum punctis rubiginosis variegata. Stipite (25)-30-70 x 9-22 mm, superne dilatato, deorsum attenuato, pruinato, dein tenuiter rugoso, e albo saepe partim rubiginoso maculato. Carne firma, albidula, subimmutabili, odore vix ullo, sapore dulci sive in lamellis paulum acri, cum Gaiaco mediocriter caerulescente. Sporis in cumulo cremeis, circum IIc in Cod. Romagnesii, obovoideis, 6,4-8 x 5,4-6,2 µm, cristatis, e zebratis partim interdum vix subreticulatis, verrucis usque 0,65 µm latis. Basidiis tetrasporis, 45-55 (63) x (8) 9,5-11,5 µm. Cystidiis (50) 60-80 (94) x (8) 10-13 µm. Epicute pilis amplissimis, obtusis, loculis brevibus, (5) 8-10 (12) µm latis, cum dermatocystidiis saepe brevissimis, 7-10-12 µm latis. Habitatione in fagetis calcareis, ubi frequentissima. Holotypus "Colle Bertone" (Interamnae provinciae), 9-7-86 lectus, in herb. IB conservatur, nº 91/74.
Quadro macroscopico della raccolta
Pileo diametro 60-70 mm, disteso con depressione più o meno accentuata al disco, margine ottuso, leggermente scanalato. Cuticola da liscia e finemente vellutata. Tendenzialmente di colore chiaro, leggermente soffusa di beige più o meno carico “nocciola uniforme nell’exsiccatum”.
Lamelle adnate, ventricose, mediamente fitte (L.120), intercalate da rare lamellule, con l’età piuttosto spaziate, moderatamente spesse, spesso bifide all’inserzione, fragili, inizialmente biancastre con lieve riflesso carnicino, poi crema; filo lamellare intero, concolore.
Stipite 50 x 20 mm, tarchiato, cilindrico, base di uguale spessore o appena leggermente allargata; pruinoso in alto, finemente ruguloso; di colore bianco, appena macchiato ocra verso la base; pieno, con corteccia leggermente spessa.
Carne dura e compatta, quindi fragile, tendenzialmente di colore bianco. Odore non verificato. Sapore dolce “da exsiccatum”.
Reazioni macrochimiche: FeSo4 = rosa arancio debole. Guaiaco = lentamente verde. Reazioni microchimiche: non effettuate. Sporata non ottenuta.
Quadro microscopico della raccolta
Spore (6,40) 6,86 - 7,60 - 8,54 (10,18) x (5,15) 5,48 - 6,03 - 6,56 (7,47) µm, Q. = (1,14) 1,2 - 1,27 - 1,35 (1,41); Vol. = (91) 112 - 117 - 193,5 (296) µm³; da obovoidi a subellissoidi in proiezione laterale, da subellittiche a subglobose in proiezione frontale, verrucose, brevemente crestate, ornate da basse verruche libere, altre volte riunite in brevi corte a formare un accenno di reticolo a maglie aperte; plaga ilare o appena amiloide. Verruche alte 0,47- 0,52- 0,88 µm.
Basidi 43,2 - 49,0 - 51,7 x 8,6 - 10,3 - 11,2 µm, Q.m. = 4,7, Vol.m = 2584 µm³, clavati, tetrasporici.
Cheilocistidi 62,6 - 86,4 - 93,2 x 9,6 - 10,5 -12,5 µm, (esclusa l’appendice apicale), abbastanza numerosi, fusiformi, in alcuni casi con corta appendice apicale lunga fino a 3 µm. Pleurocistidi altrettanto numerosi, simili ai cheilocistidi per forme e misure.
Pileipellis composta da peli pluriarticolati, formata da una serie di cellule di cui quella basale spessa (8,2) 9,7 -12,8 - 14,1 (17,2) µm, e da terminali piuttosto corti con apice alle volte ristretto, altre allargato o fusiforme, finanche, in alcuni casi subulato.
Pileocistidi (4,5) 7,0 - 8,5 - 11,4 (14,6) µm, unicellulari, da corti a mediamente lunghi, clavati, fusiformi, o subcilindrici.
Osservazioni
All’interno delle Griseinae l’entità più prossima è R. pseudoaeruginea f. galochroa. La caratteristica microscopica principale che la separa da R. faustiana è la struttura dei peli della pileipellis con articolo basale spesso (4,7) 5,5-8,0 (8,9) µm, ed in parte per quello terminale, frequentemente subulato, per le spore crestato-subreticolate e per la sporata crema = IIId del Codice di Romagnesi. Macroscopicamente possiede una cuticola pileica chiara, bianco crema tendente ai toni verdognoli o grigio-verdastri.
Nella sua Monografia (Sarnari 1998) l’Autore differenzia R. faustiana per possedere una pileipellis parimenti conformata ma con articolo basale più voluminoso (5) 8-12 (15) µm, ed articolo terminale raramente subulato, inoltre, per i pileocistidi più larghi 7-10-12 µm. Macroscopicamente per possedere una cuticola pileica chiara, bianco crema con toni beige, tendenti all’ocraceo con l’età.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale secco reidratato con KOH 2%, i preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O, ove necessario si è adoperato Rosso Congo ammoniacale per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari. Il reagente di Melzer è stato utilizzato per l’accertamento dell’amiloidia dell’ornamentazione delle spore. Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr.
Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, per le rimanenti strutture si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Le misure sottolineate si riferiscono alle medie. La terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche fa riferimento a (Sarnari 1998). Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata e gli Autori delle specie, nella maggior parte dei casi, si è fatto riferimento a Index Fungorum http://www.indexfungorum.org/ e http://www.mycobank.org. Le foto dei soggetti sono state eseguite in habitat con l’ausilio di una fotocamera Reflex Nikon Df. Le foto concernenti la microscopia sono state eseguite con l’ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa con regolatore d'intensità.
Le collezioni sono depositate presso l'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati relativi alla raccolta
N. scheda: 7367. Data di ritrovamento: 16/07/2017. Località: Prati di Tivo. Comune: Rocca Santa Maria. Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO. Altezza s.l.m.: f. 5. Habitat: bosco di Fagus sylvatica. Legit: de Ruvo Bruno. Det.: Zugna Marino Data inserimento in erbario: 02/12/2017.
Bibliografia consultata
BON M. (1988) - Clé monographique des russules d’Europe, Doc. myc Tome XVIII - N° 70-71.
CETTO, B. (1989-1993) - I funghi dal vero, I-VII. Saturnia, Trento.
Cesalena Z. (1991) – Il genere Russula. Gruppo Micologico Bresadola - Vigevano
COURTECUISSE, R. & DUHEM, B. (1994) - Champignos de France et d'Europe. Lousanne.
Galli R. (1996) - Le russule Ed EN – EDINATURA.
Kränzlin F., 2005- Champignons de Suisse. Tome 6. Russulaceae. Luzern, 340 pp.
Romagnesi H. (1967) - Les Russules d’Europe et d’Afrique de Nord. Bordas, Paris.
SARNARI M. (1993) – Russule nuove dell’Italia centrale e Mediterranea. 18° contributo. Le sottosezioni Griseinae e Ilicinae nell’Italia centrale. Micologia e Vegetazione Mediterranea. Vol. VIII – n° 1, pp. 15-66. (1993)
Sarnari M. (1998) - Monografia illustrata del Genere Russula in Europa, Tomo primo.
Sarnari M. (2005) - Monografia illustrata del Genere Russula in Europa, Tomo secondo.
Bibliografia citata
Sarnari M. (1998) - Monografia illustrata del Genere Russula in Europa, Tomo primo.
Dal Web
http://www.indexfung...Names/Names.asp
http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx
http://www2.muse.it/russulales-news/
http://www.ambmuggia...ea-f-galochroa/
Photo by: Bruno de Ruvo