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MICOCENOSI NEL CASTAGNETO - II° contributo


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#1 marinetto

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Inviato 21 febbraio 2017 - 01:50

MICOCENOSI NEL CASTAGNETO - II° contributo

" funghi tipici di aree bruciate"

 

Marino Zugna

Località Rio Storto, 7 - 34015 Muggia (TS) E-mail: marinozugna@fastwebnet.it

 

Riassunto

In questo secondo contributo presentiamo quattro ulteriori taxa, tipici di aree bruciate, reperiti nel Castagneto di Senarica. Le descrizioni sono corredate da immagini fotografiche delle caratteristiche macro e micro morfologiche.

                

Abstract

In this second contribution, we present four additional taxa typical of burned areas, found in Castagneto of Senarica. Photographs of the macro and micro morphological characteristics accompany the descriptions.

 

Key words: Ascomycota, Pezizomycotina, Pezizomycetes, Pezizomycetidae, Pezizales, Pezizaceae, Peziza, echinospora, repanda, saccardoana, subviolacea, Castanea sativa, taxonomy, Italy, micocenosi.      

 

introduzione

Proseguendo nel censimento delle micocenosi del Castagneto di Senarica, prendiamo in considerazione quattro ascomiceti appartenenti al genere Peziza.   

 

materiali e metodi

Lo studio è stato compiuto su materiale fresco e/o su exsiccata. I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 6 % per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari. Il reagente di Melzer è stato utilizzato per l’accertamento dell'amiloidia di aschi e spore; il Blu Cotone lattico a caldo per evidenziare la loro eventuale ornamentazione.

Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, ottenute da sporata o prelevate da zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tenere conto di eventuali ornamentazioni le quali, nel caso, si sono misurate a parte. Per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Per quanto riguarda la nomenclatura abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx.

Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macro sono eseguite in habitat, dal signor Bruno de Ruvo, con l’ausilio di una fotocamera Reflex Nikon D3X, obiettivo Nikkor 60 mm Micro. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l’ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d’erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.

 

Dati di raccolta ed Habitat delle raccolte

Peziza echinospora N. scheda: 4826. Data di ritrovamento: 05/05/2012. Habitat: A terra, su terreno bruciato. Data inserimento in erbario: 08/05/2012.

Peziza repanda N. scheda: 4828. Data di ritrovamento: 05/05/2012. Habitat: tra resti legnosi e terra, in bosco di latifoglia mista, Carpinus betulus, Populus sp., Prunus spinosa, Quercus cerris, Juniperus communis, apparentemente fuori dalla zona interessata dal bruciato. Data inserimento in erbario: 08/05/2012
Peziza saccardoana N. scheda: 5033. Data di ritrovamento: 01/11/2012. Habitat: Bosco di castagno, nel terreno ricco di residui carboniosi. Data inserimento in erbario: 02/05/2013.

Peziza subviolacea N. scheda: 4827. Data di ritrovamento: 29/04/2012. Habitat: a terra, su resti legnosi carbonizzati. Data inserimento in erbario: 08/05/2012

Per tutte le raccolte: Località Castagneto di Senarica. Comune Crognaleto (TE). Coordinate geografiche: 42°32'47.66"N 13°29'16.96"E. Altezza s.l.m.: 800. Legit: de Ruvo Bruno. Determinatore: Zugna Marino.

 

 

 

 

Peziza echinospora

P. Karst., Fungi Fenniae Exsiccati, Fasc. 6: no. 541 (1866)

 

Sinonimi: Aleuria umbrina (Boud. ex Cooke) Gillet, Champignons de France, Discom.(2): 42 (1879).

Galactinia echinospora (P. Karst.) Svrček & Kubička, Česká Mykol. 15: 74 (1961).

Peziza anthracophila Dennis, British Cup Fungi & their Allies: 13 (1960).

Peziza umbrina Boud., in Cooke, Mycogr., Vol. 1. Discom. (London): fig. 378 (1878).

Plicaria echinospora (P. Karst.) Rehm, Ascomyceten: no. 507 (1881)

 

Classificazione: Fungi, Ascomycota, Pezizomycotina, Pezizomycetes, Pezizomycetidae, Pezizales, Pezizaceae, Peziza

                                                     

Quadro macroscopico della raccolta

Ascomi larghi 20-40 mm, all’inizio cupulati, mantenenti a lungo la forma di coppa, infine appena leggermente appiattiti, sessili.

Superficie imeniale liscia, già dall’inizio bruno piuttosto scuro, in vecchiaia bruno-nerastro.

Superficie esterna ricoperta da abbondante forfora e granuli verrucosi, biancastri, ocracei per essiccazione. Bordo intero, finemente crenulato, a maturazione occasionalmente fessurato.         

Carne di consistenza fragile, abbastanza aquosetta, punta con uno spillo non secerne alcun liquido.

Sapore erbaceo, dolce.

Odore da fresco erbaceo, in fase d’essicazione spermatico.   

 

Quadro microscopico della raccolta

Spore (13,3) 14,0-16,4 (17,4) x (6,8) 7,0-8,5 (8,8) µm, In media 15,28 x 7,87µm, Q. = 1,6-2,2, Q.m. = 1,94, Vol. = 350-695 Vol.m. = 500 µm³, ellittiche, in Blu Cotone Lattico a caldo da finemente ad evidentemente echinulate, spinose soprattutto ai poli, spine lunghe fino a 2µm (ben visibili anche in H2O), non guttulate.

Aschi 236-294 x 11-13 µm, cilindrici, J+ all’apice, contenenti otto spore uniseriate, base pleurorinca.

Parafisi: parafisi con diametro 3-5 µm, cilindriche, settate, apice di pari spessore o appena più largo, ialine.

Imenio 260-280 µm.

Descrizione degli excipuli: in un esemplare della raccolta, in cui la sezione della carne (compresi gli aschi), misurava all’incirca 1150 µm, abbiamo riscontrato 5 strati così conformati:

1/ subimenio spesso in media 70 µm, a textura globulosa formato da cellule globulose o subglobose misuranti 5-15 x 5-10 µm, frammiste a qualche rara ifa cilindrica.

2/ excipulum medullare superiore spesso in media 270 µm, a textura globulosa, orientata prevalentemente in senso perpendicolare all’imenio, formato da cellule globose o subglobose e piriformi, con diametro 24-48 x 23-51 µm, frammisto a numerose ife cilindriche, settate, parallele all’imenio.

3/ excipulum medullare medio spesso in media 180 µm, a textura intricata, formata da ife cilindriche spesse 6-13 µm, disposta prevalentemente perpendicolarmente all’imenio.

4/ excipulum medullare inferiore spesso in media 200 µm, a textura globuloso, tendente a globuloso-angularis, formato da cellule globose, subglobose e piriformi, misuranti 12-24 x 11-24 µm, frammiste a poche ife cilindriche, settate, disposte parallelamente all’imenio.

5/ excipulum ectale spesso in media 100 µm, a textura intricata, composto da ife cilindriche, più o meno catenulate, lunghe 17-38 x 7-10 µm, disposte prevalentemente parallele all’imenio, con articoli terminali liberi, con apice di pari spessore o appena più largo.

Osservazioni

Se all’habitat carbonicolo sommiamo l’analisi del quadro microscopico, la risultanza ci porta senza ombra di dubbio a P. echinospora. Le spore prive di guttule e fortemente echinulate sono una caratteristica unica per le pezize che amano i luoghi bruciati.

 

 

Peziza echinospora8098.jpg

 

 

Peziza echinospora8098a.jpg

 

 

Peziza echinospora8098b.jpg

 

 

Peziza echinospora8098c.jpg


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#2 marinetto

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Inviato 21 febbraio 2017 - 01:57

Peziza echinospora

P. Karst., Fungi Fenniae Exsiccati, Fasc. 6: no. 541 (1866)

sezione H2O

1 peziza echinospora sezione H2O.jpg

 

dall'alto imenio, subimenio- excipulum medullare superiore

2 peziza echinospora dall'alto imenio, subimenio- excipulum medullare superiorexci.jpg

 

dall'alto subimenio, excipulum medullare superiore - exc. medullare medio

3 peziza echinospora dall'alto subimenio, excipulum medullare superiore - exc. medullare medio.jpg

 

dall'alto exc. medullare medio - exc. medullare inferiore - exc. ectale

4 peziza echinospora dall'alto exc. medullare medio - exc. medullare inferiore - exc. ectale.jpg

 

aschi

5 peziza echinospora aschi.jpg

 

aschi e parafisi, melzer

6 peziza echinospora aschi e parafisi, melzer.jpg

 

spore H2O

7 peziza echinospora spore H2O.jpg

 

spore blu lattico a caldo

8 peziza echinospora spore blu lattico a caldo.jpg

 

spore blu lattico a caldo

9 peziza echinospora blu lattico a caldo1.jpg


Marino Zugna
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#3 marinetto

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Inviato 21 febbraio 2017 - 01:59

Peziza repanda

Icones Pictae Rariorum fungorum 4: 49 (1808)

 

Classificazione: Fungi, Ascomycota, Pezizomycotina, Pezizomycetes, Pezizomycetidae, Pezizales, Pezizaceae, Peziza

 

Quadro macroscopico della raccolta
Ascomi larghi 20-40 (60) mm, all’inizio a forma di coppa più o meno ampia, alle volte lobata, infine leggermente appiattiti, sessili o con corto pseudo stipite.

Superficie imeniale liscia, all’inizio di colore ocraceo, a maturità color nocciola chiaro.

Superficie esterna da liscia a finemente forforosa, già dall’inizio priva di toni gialli, presto concolore all’imenio, schiarente a maturità (debolmente ingrigente in exsiccatum), bordo intero, liscio o finemente crenulato, a maturazione brevemente fessurato.

Carne con strato mediano poco diversificato (lente), di consistenza fragile, abbastanza aquosetta, punta con uno spillo non secerne alcun liquido.

Sapore erbaceo, dolce.

Odore da fresco erbaceo (spinaci lessate), in fase d’essicazione spermatico.         

 

Quadro microscopico della raccolta

spore

(14,6) 15,5-17,7 (18,0) x (9,5)10,0-10,9 (11,1) µm, In media 16,81 x 10,49 µm, Q. = 1,3-1,7, Q.m. = 1,60, Vol. = 767-1140 Vol.m. = 970 µm³; ellittiche, apparentemente lisce, a forti ingrandimenti (100 immersione OIL), con Blu Cotone Lattico a caldo, molto finemente verrucose, non guttulate.

Aschi 222-328 x 11,5-18 µm, cilindrici, J+ all’apice, contenenti otto spore uniseriate, base pleurorinca.

Parafisi: parafisi con diametro 3-5 µm, cilindriche, settate, apice allargato fino a 7-8 µm, ialine.

Imenio circa 300 µm.

Descrizione degli excipuli: in un esemplare della raccolta, in cui la sezione della carne (compresi gli aschi), misurava all’incirca 1850 µm, abbiamo riscontrato 5 strati così conformati:

1/ subimenio spesso in media 100 µm, a textura globulosa formato da cellule subglobose frammiste a piriformi misuranti 11-27,5 x 11-22 µm.

2/ excipulum medullare superiore spesso in media 650 µm, a textura globulosa, orientata prevalentemente in senso perpendicolare all’imenio, formato da cellule globose, subglobose e piriformi, con diametro 40-90 µm, frammisto a ife cilindriche, settate, parallele all’imenio.

3/ excipulum medullare medio spesso in media 200 µm, a textura intricata, formata da ife cilindriche lunghe 40- 140 x 6-11 µm, disposta prevalentemente perpendicolarmente all’imenio.

4/ excipulum medullare inferiore spesso in media 460 µm, a textura globuloso-angularis, formato da cellule globose, subglobose e piriformi, misuranti 55-90 µm, frammiste a poche ife cilindriche, settate, disposte parallelamente all’imenio.

5/ excipulum ectale spesso in media 150 µm, a textura globulosa, composto da cellule subglobose con diametro 15-35 µm. Lo strato più esterno è formato da ife cilindriche intricate e più o meno catenulate, lunghe nel totale 70-140 µm, disposte prevalentemente parallele all’imenio, con articoli terminali con apice di pari spessore, o appena più largo, misuranti 20-50 x 8-15 µm.

Osservazioni

Dal punto di vista microscopico, tra le specie a spore lisce e con carne a struttura diversificata in più strati, quella che più si avvicina a P. repanda è sicuramente P. cerea. Le uniche differenze, tra l’altro non sempre facili da delimitare, consisterebbero in una minima differenza nelle medie delle misure sporali e nello spessore dell’excipulum medullare medio. Macroscopicamente siamo più fortunati, in quanto, i colori più chiari: crema-ocraceo, giallo-mielato e solo a maturità ocra-nocciola o tendenti all’ocraceo, aggiunti ad una superficie esterna che, solitamente, si presenta più liscia, dovrebbero eliminare ulteriori dubbi determinativi.

Tra le altre specie a spore lisce, ma con meno problemi di separazione, ricordiamo:

P. micropus possiede sempre, o nel maggior numero dei casi, ascomi evidentemente stipitati ed excipulum medullare medio di spessore molto ampio.

P. varia possiede un excipulum medullare medio con spessore molto basso e parafisi moniliformi.

P. vesiculosa possiede spore di misura notevolmente superiore.

P. ammophila possiede una struttura degli excipuli differentemente conformata ed un diverso Habitat di crescita.

 

 

DSC_8113.JPG

 

 

Peziza repanda8110a.jpg


Marino Zugna
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#4 marinetto

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Inviato 21 febbraio 2017 - 02:01

Peziza repanda

Icones Pictae Rariorum fungorum 4: 49 (1808)

 

sezione H2O

1 peziza repanda sezione H2O.jpg

 

da sinistra subimenio - excipulum medullare superiore e medio

2 peziza repanda da sinistra subimenio - excipulum medullare superiore e medio.jpg

 

da sinistra excipulum medullare superiore-medio-inferiore

3 peziza repanda da sinistra excipulum medullare superiore-medio-inferiore.jpg

 

da sinistra excipulum medullare inferiore e ectale

4 peziza repanda da sinistra excipulum medullare inferiore e ectale.jpg

 

aschi parafisi in melzer

5 peziza repanda aschi parafisi in melzer.jpg

 

subimenio

6 peziza repanda subimenio.jpg

 

spore, blu lattico

7 peziza repanda spore, blu lattico.jpg


Marino Zugna
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#5 marinetto

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Inviato 21 febbraio 2017 - 02:02

Peziza saccardoana

Cooke [as 'saccardiana'], Mycogr., Vol. 1. Discom. (London): 174 (1877)

 

Classificazione: Fungi, Ascomycota, Pezizomycotina, Pezizomycetes, Pezizomycetidae, Pezizales, Pezizaceae, Peziza

 

Quadro macroscopico della raccolta

Ascomi larghi 7,5-30 mm, all’inizio sub rotondeggianti, successivamente a forma di coppa, sessili.

Superficie imeniale liscia, bruno rossastra, in vecchiaia con tonalità leggermente olivacee.

Superficie esterna in buona parte ricoperta da abbondante forfora e pustole e verruchette, liscia nella porzione basale. La porzione superiore di colore rosso-brunastro, sbiadente all’ocra verso la base e per essiccazione. Bordo intero, costantemente rivolto verso l’interno, finemente crenulato e leggermente più scuro, con l’età occasionalmente fessurato.

Carne biancastra, spessa 0,9-11 mm, di consistenza fragile, abbastanza aquosetta. Verifica della fuoriuscita di latice non effettuata. Sapore e odore non verificati.

 

Quadro microscopico della raccolta

Spore (11,9) 12,8-15,4 (16,5) x (7,2) 8,1-9,5 (9,8) µm, in media 13,64 x 8,53 µm, Q. = 1,4-1,8, Q.m: = 1,58; Vol. = 348-791 µm³, V. m: = 492 µm³, ellittiche, verrucose, ornamentazione formata da verruche coniche, per lo più isolate, in alcuni casi riunite a formare brevi creste e basse connessioni, alte 1,1-1,8 µm, con una grossa guttula centrale, molto raramente “quando immature”, due più piccole.

Aschi 327-407 x 11-14 µm, J+ all’apice, cilindrici, con base attenuata pleurorinca, contenenti otto spore uniseriate.

Parafisi larghe 3-4 µm, filiformi, brevemente settate, sostanzialmente diritte con terminale il più delle volte leggermente ricurvo, spesso fino a 7 µm, ricoperto da sostanza mucosa giallastra.

Imenio spesso in media 370 µm, a tratti ricoperto da sostanza mucosa giallastra.

Descrizione degli excipuli: in un esemplare della raccolta, in cui la sezione della carne (compresi gli aschi), misurava all’incirca 950 µm, abbiamo riscontrato 3 strati così differenziati:

1/ Subimenio spesso in media 70 µm, a textura intricata formato da corte ife, spesse in media 5-10 µm, frammiste a cellule subisodiametriche larghi 10-15 x 8-14 µm. Questo insieme, visto in sezione, si dimostra più scuro dello strato sottostante.

2/ Excipulum medullare spesso 300 µm, a textura globulosa, formata da cellule subglobose 38-57 x 27-44 µm, frammiste a ife connettive più o meno cilindriche con diametro di 4-10 µm.

3/ Excipulum ectale a textura globulosa (poco differenziato dal medullare), composto da cellule subglobose, misuranti 15-45 x 12-42 µm, impilate a formare delle piccole cupole ed emergenti fino a 100 µm.

 

Osservazioni

Caratteristica per il suo Habitat carbonicolo, P. saccardoana, macroscopicamente, si riconosce per i colori dell'imenio e la forforosità verrucosa della superficie esterna. Microscopicamente per l'ornamentazione sporale formata da verruche tendenti a riunirsi a formare brevi creste e basse connessioni.

Tra le Peziza carbonicole, a colori rosso-brunastri, possedenti spore monoguttulate e fortemente verrucose, quella che più si avvicina a P. saccardoana è sicuramente Peziza atrospora Fuckel 1864. Anch'essa amante dello stesso substrato e con aspetto e colorazioni molto simili, si differenzia macroscopicamente dalla prima principalmente per i colori imeniali tendenti più o meno fortemente ad annerire; in secondo luogo per il suo modo di crescita, preferibilmente, cespitoso. Microscopicamente, le spore di taglia leggermente inferiore e con l’ornamentazione formata da verruche isolate, alle volte anche estese, ma non riunite a formare brevi creste e/o connessioni.

 

 

peziza saccardoana 01.jpg

 

sezione H2O

1 peziza saccardoana sezione H2O.jpg

 

dall'alto medullare - excipulum ectale H2O excipulum

2 peziza saccardoana dall'alto medullare - excipulum ectale H2O excipulum .jpg

 

dall'alto excipulum ectale, forforosità rosso congo amm

3 peziza saccardoana dall'alto excipulum ectale, forforosità rosso congo amm..jpg

 

aschi rc amm

4 peziza saccardoana aschi rc amm.jpg

 

aschi e parafisi rc amm

5 peziza saccardoana aschi e parafisi rc amm.jpg

 

subimenio rc amm

6 peziza saccardoana subimenio rc amm.jpg

 

aschi, melzer - glutine superficiale

7 peziza saccardoana aschi, melzer - glutine superficiale.jpg

 

spore H2O

8 peziza saccardoana spore H2O.jpg

 

spore blu lattico a caldo

9 peziza saccardoana spore blu lattico a caldo.jpg


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Inviato 21 febbraio 2017 - 02:08

Peziza subviolacea

Svrček, Česká Mykol. 31(2): 71 (1977)
 

Sinonimi: Peziza tenacella W. Phillips, = Humaria tenacella (W. Phillips) Sacc. Peziza violacea Persoon ex Persoon 1822. Peziza praetervisa Bresadola ss. Dennis 1978. Peziza praetervisa Bresadola ss. Breitenbach & Kranzlin 1984. Peziza praetervisa Bresadola ss. Philips 1986. Non Peziza violacea Persoon ss. Boudier ss. Dennis = Peziza lobulata (Velen.) Svrček.

 

Classificazione: Fungi, Ascomycota, Pezizomycotina, Pezizomycetes, Pezizomycetidae, Pezizales, Pezizaceae, Peziza

 

Quadro macroscopico della raccolta
Ascomi all’inizio a forma di coppa quindi appiattiti, larghi fino a 45 mm, sessili.

Superficie imeniale da liscia a rugolosa, anche venosa, da lillacino a violetto chiaro fino a viola o anche bruno-violaceo.

Superficie esterna grigio-biancastra con tonalità lillacine diffuse, forforacea e con margine intero.

Carne di consistenza cassante negli esemplari freschi gommosa ed elastica dopo reidratazione dell’exsiccatum, odore spermatico.

 

Quadro microscopico della raccolta

spore

(11,4) 11,5-12,6 (13,5) x (6,4) 6,6-7,3 (7,6) µm, in media 12,11 x 6,98 µm; Q. = 1,5-1,9; Q.m. = 1,74; Vol. = 256-371 µm³, Vol.m = 309 µm³, ellittiche, quando immature con due guttule, a maturazione finemente verrucose e prive di guttule.

Aschi 210-260 x 9-10 µm, in media 230 x 10 µm, J+ all’apice, cilindrici, con base attenuata pleurorinca, contenenti otto spore uniseriate.

Parafisi larghe 2-3 µm, filiformi, settate, raramente bifide nell’ultimo setto, terminale il più delle volte piegato o curvo, spesso fino a 5 µm.

Imenio spesso 250 µm.

Descrizione degli excipuli: in un esemplare della raccolta, in cui la sezione della carne (compresi gli aschi), misurava all’incirca 1300 µm, abbiamo riscontrato 4 strati così differenziati:

1/ Subimenio spesso 70 µm, a textura intricata formato da cellule con transizione verso globulosa angularis, formata da elementi larghi 9-15 x 7-14 µm.

2/ Excipulum medullare superiore spesso 700 µm, a textura globulosa angularis, orientata prevalentemente in senso perpendicolare all’imenio, composta da cellule subglobose o piriformi, in media 58-84 x 55-76 µm.

3/ Excipulum medullare inferiore spesso 80 µm, a textura intricata disposta prevalentemente perpendicolare all’imenio, formata da ife cilindriche con diametro di 6-11 µm. Questo strato, visto in sezione si dimostra più scuro degli strati adiacenti.

4/ Excipulum ectale spesso 200 µm, a textura globulosa angularis formata da cellule subglobose, in media 12-26 x 15-26 µm, disposte prevalentemente parallele all’imenio.

Osservazioni

Le misure dello spessore degli excipuli, da noi rilevate, si sono dimostrate sensibilmente inferiori a quanto riportato nella bibliografia consultata (Franchi & alt. 1992), molto probabilmente, il fatto di aver lavorato su esemplari di differente spessore della carne ha inciso, proporzionalmente, anche sullo spessore degli excipuli.

All’inizio, non riuscivamo a notare granulazioni all’interno degli apici delle parafisi “citate spesso nelle descrizioni della specie”, questo, probabilmente era dovuto al fatto che, la reidratazione forzata in Ammoniaca a cui era stato sottoposto il preparato, aveva fatto sciogliere i pigmenti violetti. Infatti, ad una successiva osservazione in H2O, per effettuare le misurazioni del caso, le parafisi hanno evidenziato un netto pigmento violaceo a granuli nel setto terminale.

Dal punto di vista nomenclaturale, (Dougoud R. 2001), nella chiave da lui coniata, per quanto riguarda i discomiceti carbonicoli, usa l’epiteto Peziza tenacella W. Phillips, = Humaria tenacella (W. Phillips) Sacc. Io non conosco P. tenacella, ma, per quanto riguarda la diagnosi di Humaria tenacella (W. Phillips) Sacc., in Saccardo's Syll. fung. VIII: 145; XII: 963, essa parla di carne glabra, umbrino-brunnea e, a riguardo delle spore, non accenna a ornamentazioni.

Ora, se Svrček ha creato Peziza subviolacea per tentare di chiarire, una buona volta, la questione di Peziza violacea ss. auct., a spore ornamentate, la riesumazione dell’epiteto Peziza tenacella, non aiuta certo nell’opera ma, se possibile, crea ancora più confusione.

 

peziza9850a.jpg

 

 

peziza9850b.jpg


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#7 marinetto

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Inviato 21 febbraio 2017 - 02:11

Peziza subviolacea

Svrček, Česká Mykol. 31(2): 71 (1977)

sezione H2O

1 peziza subviolacea 4827 sezione H2O.jpg

 

subimenio blu lattico

2 peziza subviolacea subimenio blu lattico.jpg

 

excipulum medullare superiore

3 peziza subviolacea excipulum medullare superiore.jpg

 

excipulum medullare medio

4 peziza subviolacea excipulum medullare medio.jpg

 

excipulum ectale

5 peziza subviolacea excipulum ectale.jpg

 

aschi e parafisi H2O

6 peziza subviolacea aschi e parafisi H2O.jpg

 

aschi e parafisi melzer

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spore H2O

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spore blu lattico a caldo

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Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso


#8 marinetto

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Inviato 21 febbraio 2017 - 02:13

ringraziamenti

Desidero ringraziare l’amico Bruno de Ruvo (Teramo), per il reperimento delle specie, l’invio di materiale d’erbario ed i magnifici fotocolor delle raccolte. 

 

Bibliografia consultata

Breitenbach, J. & F. Kränzlin -1981- Champignons de Suisse. Tome 1. Les Ascomycètes. Lucerne.

Dennis, R.W.G. -1981- British Ascomycetes. Vaduz, 585 pp. + addenda and corrigenda (avec planches).

Donadini, J.-C. -1981- Le genre Peziza dans le Sud-Est de la France, avec clé du genre pour la France. Université de Provence. Marseille, 199 pp. (+ planches).

Dougoud R. 2001 - Clé des discomycétes carbonicoles. Documents Mycologiques Tome XXX n° 120 2001
Franchi, P., Gorreri, L., Marchetti M. & G. Monti -1992- Funghi e cenosi di aree bruciate. Pisa. 149 pp.

Grelet L. J. 1979 : Réédition Les discomycètes de France d’aprés la classifications de Boudier
Jamoni P.G., 1997: Lo studio del genere Peziza- Funghi e Ambiente 1997.
Le Gal, M. -1947- Recherches sur les ornementations sporales des Discomycètes operculés. Thèse. Ann. Sc. Nat. Bot. 11 (8) : 73-297.

Zugna M. (2013) - MICOCENOSI NEL CASTAGNETO - II° contributo "funghi tipici di aree bruciate". Bollettino del Circolo Micologico Friulano 2013.

 

 

 

 

Marino Zugna

Venerdì 5 luglio 2013


Marino Zugna
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