Bolbiticeae di recente pubblicazione o poco note
Riassunto
L’autore descrive ed illustra una specie pubblicata recentemente, Conocybe panaeoloides Hauskn. & Zugna, una specie che, in passato, ha creato non pochi problemi a causa delle molteplici sinonimie adottate, Conocybe rickenii (J. Schaeff.) Kühner, ed una specie poco conosciuta, Conocybe inocybeoides Watling.
Keywords: Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Agaricomycetidae, Agaricales, Bolbitiaceae, Conocybe.
Materiali e Metodi: gli studi sono stato effettuati sia su materiale fresco che secco, quest'ultimo, reidratato con KOH 5%, NH4OH 6%, H2O, secondo necessità.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O, ove necessario si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 2% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale, senza tener conto dell’apiculo, ottenute da sporata o prelevate da zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia.
Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga1998: Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary.
Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata ed i nomi degli Autori, abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macro sono eseguite in habitat e/o, se necessario, in studio, con l’ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D + obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM.
Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con la medesima fotocamera posta sul terzo occhio di un microscopio biologico Optech Biostar B5 trinoculare, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Tutte le foto dell’articolo, se non altrimenti citato in calce, sono dell’Autore.
Dati relativi delle seguenti raccolte
Conocybe panaeoloides: Mycobank Number = MB515505
Le collezioni d’erbario sono conservate in MCVE 18129, isotypus in WU 29992 ed in erbario AMB-Gruppo di Muggia e del Carso, N. scheda: 3797. Data di ritrovamento: 28/03/2008. Località: Località Fornaci. Comune: Torricella Sicura (TE). Coordinate geografiche: 42°39'47.81"N 13°40'0.89"E. Altezza s.l.m.: fascia 1. Habitat: su terreno molto umido e ricco di sostanza organica, invaso da Hedera elix, all'interno di in una macchia degradata composta in maggior parte da Robinia pseudoacacia e da sporadico Ulmus sp., Juglans regia, Quercus sp., Populus sp. Legit: Bruno de Ruvo.
Conocybe inocybeoides. Data di ritrovamento: 23/11/1997. Località: santa barbara. Comune: Muggia (TS). Coordinate geografiche: 131414 Santa Barbara. Altezza s.l.m.: 150. Habitat: Sotto Populus sp. terreno ruderale. Legit e Determinatore: Zugna M.
Conocybe rickenii. Data di ritrovamento: 21/03/2011. Località: Trieste città. Comune: Trieste. Coordinate geografiche: 45°39'19.41"N 13°46'29.66"E. Altezza s.l.m.: 8. Habitat: In un vaso da piante con terriccio e compost. Legit: Naressi Sergio. Determinatore: Zugna M. Data inserimento in erbario: 24/03/2011.
Conocybe panaeoloides Hauskn. & Zugna 2009
Posizione sistematica: Fungi, Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Agaricomycetidae, Agaricales, Bolbitiaceae, Conocybe.
Diagnosi Latina
Pileus 10-30 mm latus, convexus, sine umbone, primum centro atro-brunneus, griseobrunneus, brunneus et leviter purpurascens, marginem versus pallidiore rubescente brunneus, purpurascente brunneus, demum centro griseobrunneus, margine incarnatobrunnescens, exsiccans castaneus; hygrophanus, sed etiam valde juvenis haud striatus, marmoratus Panaeolus similis.
Lamellae adnatae, moderate distantae, ventricosae, 1-3 lamellulae, ferrugineae, acie concolore.
Stipes 30-50 mm longus, 2,5-4 mm latus, cylindricus, basis leviter bulbosa usque ad 5 mm, sine pseudoradix, apicem versus pallide ochraceus, basin versus ochraceobrunneus, minute longistriatus et omnino tomentosus. Caro tenuis, odore leviter suave, sapore indistincto.
Sporae 6-9 x 3,5-4,5 µm, anguste ellipsoideae-nucleiformes sine poro germinativo sed cum callo, unitunicatae sed tunica crassiuscula, superficies glabra sub microscopio lucis, sed distincte ruguloso-aspera sub microscopio electronico, sine distincte verrucis vel cristis.
Basidia tetrasporigera, 16,5-21 x 6-9 µm, clavata. Fibulae adsunt.
Cheilozystidia lecythiformia, 18-24 x 8-12 µm, capitulo 4-5 µm lato collo brevi crassoque.
Stipitipellis consistens solum cystidiis lecythiformibus, 20-28 x 9-15 µm, capitulo 3-6,5 µm lato.
Pileipellis hymeniformis, elementis spheropedunculatis (40-65 x 18-40 µm) consistens, immixtis abundantibus saepe luteobrunneis lecythiformibus (25-35 x 4-6 µm, capitulo 4-6 µm lato) pileocystidiis.
Pigmentum pileipellis asperiter incrustans, elementa singularia et etiam pileocystidia pigmento intracellulari.
Habitat in sylvis frondosis vel mixtis loco valde udo substrato herbaceo.
Descrizione macroscopica della raccolta
Pileo (10) 15-25 (30) mm, da convesso a semiconvesso, largamente paraboloide nei giovani esemplari, infine disteso ma mai completamente spianato, colore testa di moro nella zona discale, maculato, a chiazze più chiare (come le lamelle di Panaeolus), nella zona mediana e verso il bordo, margine intero ma con lievissima e corta impronta delle lamelle sottostanti che, con l’umido lo fa apparire molto brevemente striato, appena leggermente igrofano con l’umidità, feltrato e uniformemente colorato di marroncino - bruniccio con il secco (A-9; C-10; D-13 “cod. Moser”), margine non striato.
Lamelle adnate, sub ventricose, all’inizio ocracee poi rugginose con tonalità marroncino-rossastre, lamellule presenti (1 L = 1-3 l.), mediamente fitte (10 per cm), filo lamellare finemente crenulato, concolore o leggermente più chiaro.
Stipite (2,8) 3-4 (5) mm, cilindrico, di colore ocra chiaro e con fine pruinosità biancastra nella parte apicale, striato longitudinalmente, più evidente nella parte superiore, ocraceo e con toni tendenti al ocra - brunastro, bruno-grigiastro verso la base, con il secco di colore uniforme concolore al pileo, esile, con un netto bulbillo basale.
Carne ridotta al minimo nel pileo fibrosetta nel gambo. Odore molto leggero, piacevole, quasi floreale, misto a quello di dolciumi, gusto insignificante, non amaro e non piccante.
Descrizione microscopica della raccolta
Spore (5,9) 7,71-9,1 (10,3) x (3,7) 4-4,6 (4,9) µm, in media 8,4 x 4,3 µm, Q. (1,6) 1,8-2,1 (2,3); Q.m. 2; Vol. = 66-99, Vol.m = 83 µm³; in proiezione laterale amigdaliformi con apice da leggermente ristretto a sub papillato e con zona sopra ilare appiattita; in proiezione frontale oblunghe, alle volte anche con evidente strozzatura mediana; l’episporio al microscopio ottico appare liscio o solo apparentemente granuloso, al microscopio elettronico (SEM) nettamente rugolose, parete sottile, giallastre in KOH, poro germinativo indistinto o sotto forma di callus appena accennato.
Basidi 16,5-21 x 6-9 µm, clavati, tetrasporici.
Pseudoparafisi assenti.
Trama lamellare composta da ife cilindriche, finemente incrostate, con diametro di 2,5-5 µm, con giunti a fibbia ai setti.
Cheilocistidi (17,5) 19,72-25,37 (27,1) x (6,7) 7,41-10,48 (12,3) µm, in media 22 x 9 µm; diametro bulbillo 4-6,9 µm, in media 5 µm; collo 4,4-5,6 x 1-1,9 µm, in media 2,5 x 1,5µm, lecitiformi. Filo lamellare completamente sterile. Pleurocistidi non osservati.
Pileipellis di tipo imeniderma, formata da cellule clavate 40-53 x 23-30 µm, alle volte con piede pigmentato di brunastro.
Pileocistidi 27-45 x 6-12 µm; diametro del bulbillo 4-6 µm, lecitiformi, spesso con collo molto allungato e base non allargata, pigmentati di brunastro, dispersi sulla superficie pileica.
Mediopellis formata da ife cilindriche, fortemente incrostate e pigmentate di brunastro, giunti a fibbia presenti.
Caulopellis composta da ife cilindriche, con diametro di 3-6 µm, settate e con giunto a fibbia.
Caulocistidi (13,1) 15,7-24,9 (28,3) x (9,0) 10,0-15,1 (15,9) µm, in media 20,6 x 12,3µm, bulbillo 3,4-6,8 µm, in media 5,1µm, collo (3,4) 4,4-5,6 (6,8) x 1,3-2,3 µm, in media 3,2 x 1,7 µm, lecitiformi, alle volte senza collo evidente, distribuiti a mucchietti più o meno numerosi nel primo quarto, più radi in baso.
Reazioni chimiche NH4OH negativo sia negli esemplari freschi che nei secchi, anche dopo 12 ore.
Osservazioni
Già ai primi momenti di studio ebbi la sensazione di trovarmi di fronte a qualcosa di sconosciuto, i toni pileici non sembravano quelli “soliti” per una Conocybe.
Nel prosieguo, osservando le spore al microscopio ottico, mi accorsi che esse avevano qualcosa di strano, il profilo appariva ruguloso, tanto da dare la sensazione di trovarsi di fronte ad un perisporio non liscio.
A questo punto sottoposi la raccolta all'esame del Prof. Anton Hausknecht che, dopo una successiva verifica microscopica, suggerì di eseguire l'esame delle spore al SEM e, nel riscontro di un perisporio non rugoso, l'eventualità della creazione di un taxon nuovo per la scienza.
In seguito, quando ci siamo, finalmente, trovati di fronte ad esemplari freschi, abbiamo potuto apprezzare un lieve profumo floreale misto a dolciumi, quasi come Citrus aurantium L. "meglio conosciuti come fiori d'arancio", siamo rimasti piacevolmente sorpresi anche perche, in generale, gli appartenenti a questo genere non hanno particolari odori.
I basidiomi essiccati hanno assunto un colore grigiastro scuro (D-14 cod. Moser).
Sistematicamente, C. panaeoloides, per la peculiarità dei suoi caratteri anatomici “spore distintamente rugolose al SEM”, caulocistidi esclusivamente lecitiformi”, trova collocazione nella Sezione Ochromarasmius Hausknecht & Krisai-Greilhuber 2006, Sottosez. Subleiospore Hausknecht emend. Hausknecht.
Nella monografia su Conocybe & Pholiotina (Hausknecht 2009), “uscita poco prima della messa in vita della nuova specie”, C. panaeoloides si sistema nella chiave G (Sezione Ochromarasmius), accanto a C. subleiospora Hauskn. 2009, la quale differisce per possedere la base dello stipite distintamente radicante e spore ellissoidi con Q.m. = 1.4-1-7.
Conocybe panaeoloides
Photo by: Bruno de Ruvo
Pileipellis
Mediopellis
Ife incrostate della Mediopellis
Pileocistidi
Cheilocistidi
Cheilocistidi
Cheilocistidi