Francesco68, in effetti è quasi così.
L'annerimento o il viraggio delle lamelle è carattere tassonomico molto forte e serve a separare i liofilli viranti dai non viranti. Ma non è l'unico. In alcuni casi, anche il differente colore del viraggio iniziale può aiutare. In altri, il colore naturale delle lamelle "ad se. gialli", in altri il portamento più o meno tozzo dei basidiomi o l'habitus esemplari singoli, aggregati, cespitosi, connati.
Infine, il pigmento membranario e le incrostazioni delle ife della pileipellis e la forma delle spore.
Tutto ciò aiuta a separare i taxa, da prima in esezioni, poi in sottosezioni ed a ultimo, se possibile a determinare l'epiteto specifico.
Per quanto riguarda la commestibilità dei liofilli, non so se proprio tutti tutti quelli non viranti siano tali. Sicuramente, quelli più noti: Lyophyllum connatum, L. decastes, L. fumosum, L. loricatum, sono commestibili accertati, per gli altri non metterei la mano sul fuoco.