Agrocybe ochracea Nauta, Persoonia 18(3): 429 (2004)
Sistematica: Strophariaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Descrizione macroscopica della raccolta
Pileo 30 - 65 mm, all’inizio subgloboso, poi emisferico-convesso, quindi disteso, alla fine leggermente depresso, provvisto di un basso ed ampio umbone ottuso; margine mai striato, nei giovani esemplari provvisto di residui velari appendicolati di colore bianco, infine nudo. Cuticola in gioventù leggermente unta, poi tendente a seccare, non igrofana; di colore uniformemente ocraceo, con l’età finemente lacerata a piccole chiazze più scure e non uniformi, con il secco uniformemente ocracea.
Lamelle da adnate a smarginate, ventricose, larghe, sottili, piuttosto fitte, inframezzate da 3-5 (6) lamellule di diversa lunghezza; all’inizio color beige-ocraceo, poi ocra, infine brune; orlo finemente crenulato, leggermente più chiaro delle facce.
Stipite 60 -100 x (3) - 5 - 10 mm, cilindrico, appena svasato all’apice e allargato fino a 10 mm alla base; diritto o flessuoso, spesso con base leggermente ricurva; fistoloso. All’inizio di colore beige, poi quasi completamente concolore al pileo, meno che alla base, là dove, prevalgono tonalità più chiare. Ornato longitudinalmente da striature ocracee e fini residui velari lanuginosi di color biancastro-beige; Porzione basale rivestita da abbondante bambagiosità biancastra, la quale, a lungo andare, pervade tutto lo stipite.
Carne di consistenza abbastanza soffice nel pileo, leggermente fibrosa nella corteccia stipitale; inizialmente biancastra, tendente all’ocraceo al taglio, soprattutto nella corteccia dello stipite. Odore pronunciato, fortemente farinaceo (buccia di cocomero), sapore analogo, dolce.
Sporata ottenuta su vetrino posto in exsiccatum = (A-11 Tav. Moser).
Descrizione microscopica della raccolta
Spore (10,7) 11,6 - 11,90 - 13,7 (15,4) x (6,7) 7,1 - 7,46 - 8,4 (8,7) µm, Q. = (1,4) 1,5 - 1,62 - 1,7 (1,8); Vol. = (263) 323 - 408 – 507 (619) µm³, ellissoidi in proiezione laterale, largamente ellittiche in proiezione frontale, parete spessa (0,5) 0,6 - 0,77 - 1,0 (1,1) µm, poro germinativo centrale (in alcuni casi leggermente eccentrico), largo 1,3 - 1,77 - 2,0 (2,1) µm, ocraceo in H2O, brunicce in KOH.
Basidi (30,5) 34,3 - 36,07 - 41,8 (42,3) x (9,7) 10,1 - 11,42 - 12,3 (12,7) µm; Vol.m = 2506 µm³; strettamente clavati, spesso con costrizione mediana, tetrasporici, in minor percentuale bisporici.
Trama lamellare subregolare, composta da ife filamentose, settate, con diametro; (2,5) 3,1 - 7,9 (9,9) µm.
Cheilocistidi (31,9) 36,7 - 38,83 - 55,5 (77,2) x (5,5) 6,8 - 8,79 - 13,8 (16,5) µm; abbondantissimi, da sublageniformi a strettamente fusiformi fino a subcilindrici e flessuosi, molto spesso sublecitiformi; pedicellati, o non, alla base. Ventruti con collo ristretto, spesso capitati o subcapitati. Capitulo largo (2,7) 3,8 - 4,59 - 7,0 (9,1) µm; ialini. Filo lamellare parzialmente fertile per brevi tratti.
Pleurocistidi (11,9) 12,1 - 54,33 - 65,6 (66,2) x (3,7) 3,7 - 17,33 -20,3 (20,9) µm, non molto abbondanti, quasi esclusivamente di tipologia subutriforme, con largo ventre, base non pedicellata e apice terminante in un tozzo bulbillo, largo (1,6) 1,8 - 7,75 - 11,0 (17,5) µm, o più raramente appuntito; raramente subfusiformi.
Pileipellis spessa 60-90 µm, formata da cellule di forma lungamente clavata, flessuose, disposte in imeniderma, misuranti (23,7) 24,5 - 27,28 - 32,2 (35,6) x (5,8) 6,6 - 7,51 - 10,8 (11,2) µm, base larga 2,5 - 3,54 - 3,9 (5,0) µm, ialine, con pigmento parietale giallastro. Ricoperte da un denso strato gelatinizzato inglobante resti di ife e substrato. Pileocistidi non osservati. Subpellis diversificata, formata da ife aggrovigliate, brevemente settate e fortemente pigmentate.
Stipitipellis tipo cutis, formata da ife parallele, cilindriche, settate, misuranti (1,7) 2,8 - 12,0 (15,2) µm, gelatinizzate, ialine o con pigmento parietale giallastro.
Caulocistidi (35,6) 43,6 - 50,11 - 82,9 (90,8) x (7,3) 7,8 - 8,57 - 11,4 (12,7) µm, bulbillo largo (3,1) 4,2 - 4,85 - 8,9 (11,0) µm, da lageniformi a subcilindrici o diverticolati, fino a lecitiformi, subcapitati, spesso con apice bifido. Distribuiti in piccoli mazzetti nella porzione alta dello stipite.
Giunti a fibbia abbondantemente presenti in tutti i tessuti investigati.
Materiali e metodi di studio
La descrizione macroscopica e lo studio microscopico sono stati eseguiti su materiale fresco e osservati in H2O e Rosso Congo anionico per meglio evidenziare le tipologie cellulari. Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale e senza tener conto dell’apiculo, prelevate da zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature. Le misure sottolineate si riferiscono alle medie. Per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga1998: Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary. Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata ed i nomi degli Autori, abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx. Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macro sono state effettuate in laboratorio, con l’ausilio di una fotocamera Reflex Canon EOS 5MARK II + obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l’ausilio della fotocamera Reflex Canon EOS 50D, posta sul terzo occhio di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati di raccolta e Habitat
N. scheda: 5174. Data di ritrovamento: 04/05/2014. Località: Slivje. Comune: Hrpelje. Coordinate geografiche: 45°34' 13.38"N 14°01'49.32"E. Altezza s.l.m.: 555. Habitat: Su una balla di paglia compressa. Determinatore: Zugna M. Legit: Mocnik Jože. Data inserimento in erbario: 08/05/2014.
Osservazioni
Inserita da Nauta nel Sottogenere Agrocybe, Sezione Pediades Sing. Ex Nauta, assieme ad Agrocybe pediades (Fr.) Fayod 1889, A. ochracea si differenzia per possedere pleurocistidi, differenziati dai cheilocistidi sia nelle forme che nelle dimensioni e spore con poro germinativo “alle volte”, leggermente eccentrico.
In quanto alle spore, abbiamo voluto eseguire una misurazione di cento spore in proiezione laterale, un ulteriore misura di cento spore in proiezione ventrale, ed infine, un’ultima misura di cento spore comprendenti entrambe le tipologie. Per le misurazioni abbiamo adottato quadri fotografici differenti “come tra l’altro è nostra consuetudine fare”, in modo da non misurare le stesse spore. Infine “più per un dato statistico che per altra necessità”, di seguito inseriamo le misure riscontrate.
Profilo (10,7) 11,6 - 11,90 - 13,7 (15,4) x (6,7) 7,1 - 7,46 - 8,4 (8,7) µm; Q.m.= 1,62; V.m. = 408,5 µm3
Ventre (11,3) 11,9 - 12,24 - 13,8 (15,1) x (7,5) 7,9 - 8,09 - 8,9 (9,6) µm; Q.m.= 1,54; V.m. = 476,7 µm3
Pro/ven. (10,6) 11,5 - 11,91 - 13,6 (15,7) x (6,7) 7,3 - 7,65 - 8,6 (9,1) µm; Q.m.= 1,56; V.m. = 423,7 µm3
Alla luce di questa ulteriore raccolta, la quale, oltre alle caratteristiche microscopiche associa anche quelle morfocromatiche “effettivamente, i colori dell’intero basidioma sono talmente univoci da giustificare l’epiteto specifico adottato da Nauta per identificare il taxon”. Per contro ciò mi fa sorgere qualche dubbio in merito a proposito di una raccolta ritrovata in passato dall’amico Jože Mocnik e da me determinata ed erborizzata al N° 5045 dell’AMB-GMC come A. ochracea, in quanto essa, se pur concordante nei caratteri microscopici, poco ha da spartire in quanto a quelli morfocromatici.
Bibliografia
Bon M. - 1980: Revision du Genre Agrocybe Fayod. Bulletin trimestriel de la Fédération Mycologique Dauphiné-Savoie, 76: 32-36.
Index Fungorum: http://www.indexfung...Names/Names.asp
Malysheva E. F. & Kiyashko A. A. - 2011: Contribution to the study of Agrocybe pediades complex (Agaricales) in Russia based on nrITS sequences. MYCOLOGIA BALCANICA 8: 115-124 (2001).
Nauta M. M. - 1987: Revisie van de in Nederland voorkomende soorten van het geslacht Agrocybe (Leemhoeden). Rijksherbarium, Leiden.
Nauta M. M. - 2005: Flora Agaricina Neerlandica, vol. 6
Watling R. - 1982: British fungus flora, Agarics and Boleti. 3. Bolbitìaceae: Agrocybe, Bolbitius & Conocybe. Royal Botarne Garden. Edinburgh.
WATLING R. & BIGELOW H., 1983: Observations on the Bolbitiaceae - 22, in Mycotaxon XVII: 378-389
Photo by: Jože Mocnik
Photo by: Jože Mocnik