Russula persicina Krombh., Naturgetr. Abbild. Beschr. Schwämme (Prague) 9: 12 (1845)
Sinonimi: Russula intactior (Jul. Schäff.) Jul. Schäff., Ark. Bot. 29A(no. 15): 54 (1939).
Russula luteotacta subsp. intactior Jul. Schäff., Annls mycol. 36(1): 37 (1938).
Russula persicina var. intactior (Jul. Schäff.) Kühner & Romagn., Fl. Analyt. Champ. Supér. (Paris): 461 (1953).
Russula persicina var. intactior (Jul. Schäff.) Bon, Docums Mycol. 13(no. 50): 27 (1983).
Russula rubicunda Quél., (1895).
Posizione sistematica: Russulaceae, Russulales, Incertae sedis, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta
Pileo 35-40 mm, all'inizio subgloboso, poi convesso, privo di umbone, infine disteso e leggermente gibboso, depresso al disco, margine intero, sottile, accidentalmente fratturato. Cuticola la liscia a rugosetta, separabile per un breve tratto, asciutta; discolore, da rossa a più o meno rosata, spesso chiazzata qua e là di macule bianco-giallastre, sbiadita al rosa-biancastro al margine; rosso porpora, più o meno intenso, negli exsiccata.
Lamelle adnate, da diritte a sinuosette, presto spaziate, fragili, raramente bifide all’inserzione allo stipite, raramente anastomosate, scarsamente ai seni, all’inizio bianche, poi crema, non ingiallenti, intramezzate da rare lamellule, filo lamellare intero, concolore.
Stipite 30-35 x 6-8 mm, da cilindrico a subcilindrico, leggermente svasato all’apice e allargato alla base, corteccia piuttosto spessa ma fragile, da finemente pruinoso a rugosetto, di colore bianco, slavato di rosa nella porzione mediana, leggermente ingiallente alla base, all’inizio pieno, presto midolloso.
Carne dapprima soda, quindi soffice, fondamentalmente bianca (tendente ad arrossare sotto la cuticola).
Sapore piccantino dappertutto dopo breve masticazione.
Odore leggero, fruttato.
Reazioni macrochimiche
Solfato ferroso = su carni, lamelle e corteccia stipitale presto rosa pallido.
Tintura di Guaiaco = presto positivo (verde) sulle carni e corteccia stipitale, quasi negativo sulle lamelle.
Fenolo = dapprima rosso vinaccia, infine bruno.
Reazioni microchimiche
Dermatocistidi sensibili alla SBA (rosso vinaccia); privi di incrostazioni dopo passaggio nella Fucsina.
Cistidi imeniali sensibili alla SBA (nerastri).
Sporata "ottenuta su vetrino posto in exsiccatum" crema = IIb/IIc (Codice Romagnesi).
Quadro microscopico della raccolta
Spore (6,39) 6,89 - 7,20 - 8,05 (8,49) x (5,40) 5,69 - 5,83 - 6,45 (7,12) µm, Q. = (1,07) 1,14 - 1,23 - 1,33 (1,42), Vol. = (101,6) 119,0 - 124,5 - 172,6 (201,8) µm³, obovoidi, subechinulate, ornate da verruche ottuse, alte (0,09) 0,10 - 0,12 -0,21 (0,23) µm, da isolate a unite in corte creste, collegate da scarsi connettivi, raramente a formare un accenno di reticolo. Plaga ilare non sempre ben delimitata, amiloide.
Basidi misuranti (33,86) 34,38 -39,21 - 43,73 (44,69) x (8,97) 8,98 - 9,84 - 10,30 (10,34) µm, Vol. = 1905 µm³, clavati, spesso con costrizione mediana, tetrasporici o bisporici, sterigmi lunghi 7-10 (12) µm.
Cistidi imeniali numerosi, (56,10) 57,07 - 69,39 - 82,57 (84,15) x (8,85) 8,95 - 10,48 - 12,54 (12,71) µm, Vol. = 4161 µm³, fusiformi, la maggior parte con apice acuto o breve papilla. Annerenti dopo il passaggio nella SBA.
Pileipellis formata da peli cilindrici, flessuosi, mono o solo una volta settati, larghi (2,22) 2,25 - 2,78 - 3,42 (3,44) µm, con apice di pari spessore o appena allargato.
Dermatocistidi molto lunghi, con ventre misurante (2,87) 3,03 - 3,4 - 5,28 (5,48) µm, solitamente unicellulari più raramente con un setto, sinuosetti, cilindrici, via via più larghi all’apice, diametro (3,95) 5,22 - 7,08 - 10,27 (13,32) µm, nella maggioranza dei casi clavato, ma anche a forma di testa di serpente, abbondantemente distribuiti sulla superficie pileica. Annerenti dopo il passaggio nella SBA.
Osservazioni
Sistematicamente, R. persicina si colloca nel Sottogenere Russula (Pers.) Fries, Sezione Russula Singer, Subsezione Sardoninae Singer, Serie Persicina Sarnari, assieme a Russula luteotacta Rea 1922.
Tracciare una linea di demarcazione, più o meno netta, tra le due specie è più arduo di quanto si possa immaginare, in quanto, ambedue le specie sopracitate, possiedono caratteristiche simili e spesso sovrapponibili, tanto, da evocarsi a vicenda.
I due caratteri distintivi per separare le due specie sono: il grado di diverso colore della sporata che, in R. luteotacta = bianca Ia/Ib (cod. Romagn.). = R. persicina = crema IIb/IIc (cod. Romagn.); e l’ingiallimento, più o meno marcato, nelle carni in R. luteotacta.
In quanto al viraggio al giallo “più o meno marcato”, presente in qualche modo in R. luteotacta, esso è stato riscontrato più volte anche in esemplari di R. persicina (Sarnari 1988), e da noi stessi in una raccolta studiata nel passato “scheda n°4651 dell’erbario GMC”, quindi da noi ritenuto non discriminante o per lo meno dubbio. In questa raccolta non abbiamo notato nessun viraggio al giallo, sia negli esemplari freschi che nell’exsiccatum.
Dunque, l’unico carattere “certo”, per separare le due entità rimane il colore della sporata, la quale, essendo in questo caso crema IIb/IIc (cod. Romagn.), riconduce la raccolta in oggetto a R. persicina.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto esclusivamente su materiale fresco. I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O, oppure, per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari, rosso Congo Anionico. Il reagente di Melzer è stato utilizzato per evidenziare l’ornamentazione delle spore. Sulfovanillina = “SV” e Sulfobenzaldeide = “SBA”, per testare la reazione di dermatocistidi e cistidi imeniali. Fucsina fenolica + Acido Cloridrico per testare eventuali incrostazioni acido resistenti presenti nei dermatocistidi. Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale, prelevate da sporata spontanea, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tener conto di eventuali ornamentazioni, le quali, salvo specifiche, si sono misurate a parte. Le misure sottolineate si riferiscono alle medie. Per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Le misure dei cistidi sono comprensive dell’eventuale papilla.
Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga 1998: (Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary). Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata e gli Autori delle specie, nella maggior parte dei casi, si è fatto riferimento all’Index Fungorum http://www.indexfungorum.org/ e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione.
Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l’ausilio di un corpo-macchina Reflex Canon EOS 50D, posto sul terzo occhio di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d’erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Habitat e raccolte
N. scheda: 5139. Data di ritrovamento: 03/11/2013. Località: Kršete. Comune: Brtonigla (CRO). Coordinate geografiche: 45°24'3.49"N 13°36'53.70"E. Altezza s.l.m.: 92. Habitat: Boschetto rado di Quercus pubescens, a terra. Legit: de Benigni S., Zugna M. Determinatore: Zugna M. Data inserimento in erbario: 08/11/2013.
Bibliografia consultata
BON M. (1988) - Clé monographique des russules d’Europe, Doc. myc Tome XVIII - N° 70-71.
CETTO, B. (1989-1993) - I funghi dal vero, I-VII. Saturnia, Trento.
Cesalena Z. (1991) – Il genere Russula. Gruppo Micologico Bresadola - Vigevano
COURTECUISSE, R. & DUHEM, B. (1994) - Champignons de France et d'Europe. Lousanne.
Galli R. (1996) - Le russule Ed EN – EDINATURA.
Kränzlin F., 2005- Champignons de Suisse. Tome 6. Russulaceae. Luzern, 340 pp.
Romagnesi H. (1967) - Les Russules d’Europe et d’Afrique de Nord. Bordas, Paris.
Sarnari M. (1998) - Monografia illustrata del Genere Russula in Europa, Tomo primo.