Agrocybe cylindracea (DC.) Maire, Mém. Soc. Sci. Nat. Maroc. 45: 106 (1938)
Basionimo: Agaricus cylindraceus DC., in de Candolle & Lamarck, Fl. franç., Edn 3 (Paris) 5/6: 51 (1815)
Sinonimi: Agaricus aegerita V. Brig., Rev. Bot. Courrensan 1: tab. 1 (1824).
Agaricus capistratus Cooke, J. Bot., Lond. 1: 65 (1863).
Agaricus cylindraceus DC., in de Candolle & Lamarck, Fl. franç., Edn 3 (Paris) 5/6: 51 (1815).
Agaricus cylindricus DC., in de Candolle & Lamarck.
Agaricus leochromus Cooke, Illustrations of British Fungi (Hymenomycetes) (London) 3: pl. 384 (363) (1863).
Agrocybe aegerita (V. Brig.) Singer, Lilloa 22: 493 (1951) [1949].
Agrocybe aegerita (V. Brig.) Singer, Lilloa 22: 493 (1951) [1949] var. aegerita.
Pholiota aegerita (V. Brig.) Quél., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 164 (1872).
Pholiota capistrata (Cooke) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 743 (1887).
Pholiota cylindracea (DC.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 439 (1876).
Pholiota leochroma (Cooke) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 742 (1887).
Togaria cylindracea (DC.) Romagn., (1937)
Posizione sistematica: Strophariaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta
Pileo 20-130 mm, all’inizio emisferico quindi convesso, infine piano, con o senza umbone, margine intero, screpolato o fratturato per cause accidentali, non striato, con o senza residui velari al bordo. Cuticola viscosetta con l’umido, glabra con il secco, igrofana, areolata e screpolata nella porzione discale ma anche interamente, liscia o rugulosa in periferia. Di colore marrone scuro, via via più chiara e fino a ocra molto chiaro, con l’età tendente a sbianchire uniformemente su toni beige; bianca nelle screpolature dove si intravede la carne.
Lamelle da adnate a smarginate, alla fine leggermente decorrenti, arcuate, sottili, mediamente fitte, inframezzate da 2-3 lamellule di diversa lunghezza, all’inizio beige-ocracee, infine ocraceo-rugginose; filo finemente crenulato, concolore alle facce.
Stipite 40-50 x 4-6 mm, da cilindrico a leggermente svasato all’apice, base lievemente ristretta o di pari spessore, in un caso allargata in un piccolo bulbo largo 8,5 mm; finemente pruinoso all’apice, longitudinalmente striato e fibrilloso, soprattutto nella porzione superiore; concolore al pileo, leggermente più scuro nella parte inferiore o dove manipolato; farcito all’interno.
Velo parziale persistentemente presente, soprattutto nella porzione superiore dello stipite, sotto forma di anello membranoso. In alcuni casi “quando lacero”, si possono notare dei residui sotto forma di lembi biancastri, percettibile biancastri, al margine del pileo.
Carne da bianca a biancastra nell’intero basidioma, giallina nella corteccia stipitale, ocracea o appena rugginosa nelle zone attaccate dalle larve e alla base dello stipite. Consistenza soffice nel pileo, leggermente più fibrosa nello stipite.
Odore negli esemplari giovani, gradevole, non farinaceo; negli esemplari molto maturi, forte, di vinacce.
Sapore dolce, gradevole, piuttosto intenso ma non farinaceo.
Sporata non ottenuta.
Quadro microscopico della raccolta
Spore (7,9) 8,2- 8,36 -9,9 (11,4) x (4,4) 4,6- 4,92 -5,5 (5,7) µm, Q. = (1,5) 1,6- 1,75 -1,8 (2,0); Vol. (87) 98- 103 – 157 (201) µm³; da ellittiche a strettamente ovoidi in proiezione, lisce, ocra brunicce in H2O, parete sporale sottile, poro germinativo 0,5-1,1 µm, poco o per nulla evidente.
Basidi (18,4) 18,8- 20,73 -26,1 (27,0) x (6,7) 7,1- 7,93 -9,7 (9,9) µm; Vol.m = 793 µm³; clavati, tetrasporici, raramente bisporici.
Cheilocistidi abbondantissimi, di due tipologie, più o meno in percentuale uguale.
Fusiformi, con papilla apicale più o meno allungata e lungo peduncolo basale, misuranti (39,5) 45,1- 52,74 -67,0 (68,2) x (10,2) 11,5- 13,22 -15,6 (15,9) µm; Vol.m = 5507 µm³. Da strettamente a largamente clavati, (21,8) 24,7- 28,50 -40,1 (42,0) x (8,2) 10,8- 13,64 -16,1 (17,5) µm, Vol.m = 3469 µm³. Entrambe le tipologie con contenuto amorfo o goccia lipidica da ialina a grigio-giallastra tanto da farli assomigliare a dei cheilocrisocistidi. Filo lamellare completamente sterile.
Pleurocistidi abbondantissimi, di due tipologie. Per la quasi totalità fusiformi con papilla apicale più o meno allungata e lungo peduncolo basale (42,6) 46,4- 50,25 -61,6 (65,9) x (12,5) 13,0- 13,5 -17,0 (18,1) µm, Vol.m = 6129 µm³.
Molto raramente da strettamente a largamente clavati, (34,0) 34,4- 38,07 -41,6 (45,4) x (13,4) 13,2- 14,42 -15,5 (17,0) µm, Vol.m = 4168 µm³. Entrambe le tipologie con contenuto amorfo o goccia lipidica da ialina a grigio-giallastra tanto da farli assomigliare a dei pleurocrisocistidi.
Pileipellis di tipo imeniderma, formata da cellule gelatinizzate, a tipologia principalmente clavata o piriforme, misuranti (18,9) 20,8- 25,1 -48,3 (62,7) x (9,0) 9,1- 10,93 -14,6 (15,1) µm, Vol.m = 2278 µm³.
Pileocistidi (33,2) 34,6- 38,41 -42,17 (42,2) x 9,0- 10,89 -12,7 (14,4) da clavati a strettamente utriformi, raramente sublageniformi; dispersi, non abbondanti, emergenti per un terzo o poco più dalle cellule della pileipellis.
Subpellis formata da una serie di cellule subisodiametriche.
Stipitipellis In cutis, formata da ife gelatinizzate, con diametro di 3-5 µm. Caulocistidi non osservati.
Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti osservati.
Materiali e metodi di studio
La descrizione macroscopica è stata eseguita su materiale fresco, lo studio microscopico sia su materiale fresco che secco, reidratati e osservati in H2O, KOH 2%, NH4OH 6%. Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr.
Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale senza tener conto dell’apiculo, prelevate da zone non imeniali e scartando spore ancora evidentemente immature. Per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Le misure sottolineate si riferiscono alle medie.
Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga1998: Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary. Per la nomenclatura aggiornata ed i nomi degli Autori, si fa riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx.
Le foto macro sono state effettuate in habitat, con l’ausilio di una fotocamera Reflex Canon EOS 50D + obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l’ausilio della medesima fotocamera, posta sul terzo occhio di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati di raccolta e Habitat
N. scheda: 5061. Data di ritrovamento: 10/06/2013. Località: Bagni San Rocco. Comune: MUGGIA (TS). Coordinate geografiche: 45°36'25.02"N 13°45'31.74"E. Altezza slm: 4. Habitat: Su tronco di Populus sp., morto in piedi. Determinatore: Zugna M. Legit: Zugna M. Data inserimento in erbario: 12/06/2013.
Osservazioni
A. cylindracea è specie non critica e arcinota a tutti, ma non per questo meno degna di nota. Vogliamo dunque dargli un minimo d’importanza investigandone le caratteristiche anatomiche.
E come spesso accade, una volta messa sotto al microscopio, ecco rivelarsi la presenza di cistidi imeniali non certo comuni e poco citati nella letteratura. Segnaliamo dunque, l’abbondantissima presenza di questi cistidi imeniali e, soprattutto, unici nell’intero genere per la loro singolare bellezza nelle forme e contenuti interni.
Bibliografia
Bon M. - 1980: Revision du Genre Agrocybe Fayod. Bulletin trimestriel de la Fédération Mycologique Dauphiné-Savoie, 76: 32-36.
Index Fungorum: http://www.indexfung...Names/Names.asp
Nauta M. M. - 1987: Revisie van de in Nederland voorkomende soorten van het geslacht Agrocybe (Leemhoeden). Rijksherbarium, Leiden.
Nauta M. M. - 2005: Flora Agaricina Neerlandica, vol. 6
Watling R. - 1982: British fungus flora, Agarics and Boleti. 3. Bolbitìaceae: Agrocybe, Bolbitius & Conocybe. Royal Botarne Garden. Edinburgh.
WATLING R. & BIGELOW H., 1983: Observations on the Bolbitiaceae - 22, in Mycotaxon XVII: 378-389