Russula faginea Romagn. ex Adamčík, in Adamčík, Czech Mycol. 54(3-4): 185 (2003)
Sinonimi: Russula faginea Romagn. ex Romagn., Russules d'Europe Afr. Nord, Essai sur la Valeur Taxinomique et Spécifique des Charactères des Spores et des Revêtements: 681 (1967)
Russula faginea Romagn., Bull. mens. Soc. linn. Lyon 31: 176 (1962)
Sistematica: Russulaceae, Russulales, Incertae sedis, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Descrizione macroscopica della raccolta
Pileo diametro 60-100 mm, carnoso, convesso, poi disteso, infine più o meno depresso, con margine liscio, scanalato in vecchiaia, cuticola separabile fino a un terzo di raggio o poco più, lubrificata con l'umido, vellutata con il secco, di colore ocraceo-incarnato tendente al nocciola-marroncino con tonalità bruno-porpora, saltuariamente leggermente sbiadita ai bordi.
Stipite 30 -70 x 15-50 mm, cilindrico, leggermente svasato all'apice e con base di ugual spessore o leggermente allargata, più o meno ocraceo, ruguloso, presto midolloso e imbrunente con l'età e al tocco.
Carne nel pileo bianca, presto ocracea, ocraceo-giallastro-sporco dove lesionata, imbrunente in esemplari vetusti.
Sapore della carne, dolce dappertutto. In exsiccatum, la carne del pileo e dello stipite appena appena imbrunente, le lamelle tendono ad ingrigire lievemente.
Odore nel fresco da subito decisamente di freschino "sarde salate", nell'exsiccatum non si è manifestato così netto (come testato in R. xerampelina N. scheda: 3559), ma di freschino misto ad un odore di "cicoria tostata" o "dadi per brodo", piuttosto forte all'apertura della busta ma, dopo alcune ore totalmente volatilizzato per lasciare posto al solito odore caratteristico delle Xerampelinae.
Reazioni macrochimiche
FeSo4 grigio verde, quasi istantaneo in ogni zona.
Guaiaco positivo "blu-verde", in ogni zona.
Fenolo presto brunastro.
Sporata non ottenuta (dalla letteratura = IIIc Cod. Rom.).
Descrizione microscopica della raccolta
Spore (10,1) 10,5-11,8 (12,8) x (7,7) 8,0-8,9 (9,4) µm, in media 11,17 x 8,53 µm, Q. = (1,1) 1,2-1,3 (1,4); Q.m = 1,31; Vol. = (318) 362-472 (577) µm³ ; Vol.m = 426 µm³; da subellittiche a obovoidi, ornate da verruche echinulate alte fino a 1 µm, per lo più libere, saltuariamente unite in rare creste. Plaga ilare fortemente amiloide.
Basidi 57-71 x 13-19 µm, in media 65 x 15 µm; Q.m = 4,3; Vol.m. = 7928 µm³, tetrasporici, in alcuni casi bisporici, lungamente clavati.
Cistidi imeniali 79-97 x 9-17 µm, in media 87 x 12 µm; Q.m = 7,0; Vol.m = 7794 µm³, sub-cilindrici, strettamente fusiformi, raramente privi di appendice apicale.
Pileipellis composta da peli, aventi per diametro 2-4 µm, con apice attenuato o appena più largo, frammisti ai quali si possono notare delle singolari ife ampollacee con diametro 8-14 µm, ife oleifere molto abbondanti.
Dermatocistidi piuttosto scarsi, larghi 7-11 µm, con apice da subcilindrico ad affusolato o subfusiforme, scarsamente settati, raramente con rare inclusioni leggermente rifrangenti, debolmente ingrigenti in SV.
Osservazioni
All'interno del Genere Russula, per la peculiarità dei suoi caratteri, R. faginea viene sistemata nel Sottogenere Russula Pers. 1796, Sezione Polychromae Maire 1910, Sottosezione Xerampelinae Singer 1932.
Tra le specie inserite nelle Xerampelinae, R. faginea è simbionte specifico di latifoglie. Per le tonalità pileiche ocra-brunastre, bruno-olivastre, lo stipite con tonalità ocracee, il sapore dolce ed il tipico odore di freschino "sarde sotto sale", essa si riconosce "piuttosto agevolmente" già sul campo. La più vicina ad essa è R. xerampelina, la quale, nella varietà tipica, possiede toni pileici differenti, mentre, qualche sua varietà, potrebbe evocare le tonalità pileiche della nostra raccolta, in questo caso ci può venire in aiuto, oltre all'habitat differente, il quadro microscopico e soprattutto l'aspetto degli elementi della pileipellis che, nel caso di R. faginea sono piuttosto singolari (ampollacei), la misura delle spore e la loro ornamentazione. Le rimanenti Xerampelinae, vegetano in habitat differenti (latifoglie o ambienti artico-alpini).
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto materiale fresco e su materiale secco, reidratato con KOH 5%, NH4OH 6%, secondo necessità. I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 6% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari. Il reagente di Melzer è stato utilizzato per l'accertamento dell'amiloidia delle spore e la loro ornamentazione. H2SO4 72% + Vanillina per la preparazione della Sulfo-Vanillina = SV, atta a testare la reazione dei cistidi imeniali e pileici.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale, ottenute da sporata o prelevate da altre zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tener conto di eventuali ornamentazioni che, nel caso, si sono misurate a parte, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia.
Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga 1998: (Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary).
Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata e gli Autori delle specie, nella maggior parte dei casi, si è fatto riferimento all'Index Fungorum http://www.indexfungorum.org/ e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macro sono eseguite in habitat con l'ausilio di una fotocamera Reflex Canon EOS 1000 + obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con una fotocamera Reflex Canon EOS 50D, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d'erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Habitat e raccolte : N. scheda: 1306. Data di ritrovamento: 20/07/2002. Località: Passo del Pura. Comune: Ampezzo Carnico (UD). Coordinate geografiche: 46°25'29.93"N 12°44'37.35"E. Altezza slm: 1400. Habitat: Bosco di Fagus sylvatica, con sporadico Picea excelsa, Abies alba, , in terreno calcareo. Determinatore: Zugna M. Legit: Zugna M.
Bibliografia
BON M. (1988) - Clé monographique des russules d'Europe, Doc. myc Tome XVIII - N° 70-71
CETTO, B. (1989-1993) - I funghi dal vero, I-VII. Saturnia, Trento.
Cesalena Z. (1991) – Il genere Russula. Gruppo Micologico Bresadola - Vigevano
COURTECUISSE, R. & DUHEM, B. (1994) - Champignos de France et d'Europe. Lousanne.
Galli R. (1996) -l Le russue Ed EN – EDINATURA.
Kränzlin F., 2005- Champignons de Suisse. Tome 6. Russulaceae. Luzern, 340 pp.
Romagnesi H. (1967) - Les Russules d'Europe et d'Afrique de Nord. Bordas, Paris.
Sarnari M. (1998) - Monografia illustrata del Genere Russula in Europa, Tomo primo.
Sarnari M. (2005) - Monografia illustrata del Genere Russula in Europa, Tomo secondo.
foto non in habitat
foto non in habitat