Conocybe subpubescens P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43(2): 195 (1960)
Sinonimi: Conocybe subpubescens Kühner, Le Botaniste 34: 275 (1949); Nom. inval., Art. 36.1Conocybe pubescens f. typica (Gillet) Kühner ss. Kühner, Encyclop. Mycol. 7: 85 (1935).
Conocybe cryptocystis sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005).
Conocybe tetraspora Singer, Nova Hedwigia, Beih. 29: 209 (1969).
Conocybe digitalina sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005).
Posizione sistematica: Bolbitiaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta La raccolta fa riferimento ad un gruppetto di sei esemplari a crescita gregaria e in ottimo stadio vegetativo. Basidiomi di dimensioni piccole, di forma tipicamente micenoide, con carne inconsistente e senza odori particolari.
Pileo 20-40 mm, di diametro x 10-15 (20) mm, di altezza, da conico a conico-campanulato, mai completamente disteso. Cuticola igrofana, in un caso brillante, leggermente corrugata al disco, liscia e striata per trasparenza per buona parte del raggio, finemente pubescente per la presenza di cistidi piliformi (lente), da beige a ocracea, in un caso bruno-aranciata, da fulva a fulvo-rugginosa negli esemplari maturi, ocracea con toni grigiastri in exsiccata.
Lamelle libere, ventricose, mediamente fitte, intercalate da 1-3 lamellule, all'inizio ocracee quindi ocra-rugginose, filo lamellare intero, molto finemente crenulato, concolore alle facce o più chiaro a zone.
Stipite 100-150 x 1-2 mm, cilindrico, alle volte sinuosetto o ricurvo, nella porzione superiore ocra chiaro o concolore al pileo, in basso brunastro, completamente bruno-rugginoso negli esemplari adulti; traslucido, finemente striato longitudinalmente, finemente pubescente su tutta la superficie o a zone per la presenza di cistidi piliformi (lente), base allargata in un piccolo bulbo non marginato con diametro fino a 5 mm.
Carne insignificante, odore banale, sapore non amaro e non piccante.
Sporata bruno-rossastra.
Descrizione degli elementi microscopici
Spore (12,5) 13,7-15,3 x (6,5) 7,2-7,9 (8,2) µm, in media 14,5 x 7,5 µm, Q. = 1,8-2,0, Q.m.= 1,9; Vol. = 302-549, Vol.m.= 435 µm³, da ellissoidi a leggermente amigdaliformi in proiezione laterale, ellittiche in proiezione frontale, apice appiattito, poro germinativo centrale con diametro di 1,4-2,0 µm, parete spessa 0,8-1,4 µm, apiculo piccolo ma evidente, lisce, giallastre in NH4OH 6%, rosso-brune in KOH 5%.
Basidi 18,0- 25,5 x 12,0-14,5 µm, Vol.m.= 2007 µm³, tozzamente clavati, tetrasporici, giunti a fibbia basali non osservati. Subimenio pseudoparenchimatico. Trama lamellare formata da cellule inflate, provviste di un pigmento parietale giallastro, frammiste a ife cilindriche di piccolo calibro, anch'esse parimenti pigmentate.
Cheilocistidi lecitiformi misuranti 14,4-22,2 x 5,0-11,1 µm, collo 1,1-3,7 x 0,8 - 2,2 µm, bulbillo largo 4,1-5,4 µm, con base non peduncolata e sostenuti da una cellula inflata. Filo lamellare sterile. Pleurocistidi assenti.
Pileipellis di tipo imeniderma, formata da cellule di tipologia sferopeduncolata o da piriforme a subglobosa, misuranti 28,0-52,7 x 15,0-30,8 µm, Vol.m.= 10874 µm³, ialine e con base pigmentata di bruno-giallastro.
Pileocistidi strettamente lecitiformi, misuranti 22,5-55,9 x 3,8-6,7 µm, bulbillo largo 3,2-4,8 µm, piuttosto rari. Peli pileici filiformi, misuranti 43,5-143,5 x 2-3,1 µm.
Caulopellis di tipo cutis, composta da ife cilindriche, le più esterne con diametro 2,9-7,4 µm, ialine, settate.
Caulocistidi lecitiformi misuranti 11,8-19,7 x 5,3-10,7 µm, collo 1,5-3,0 x 1,5-2,2 µm, bulbillo largo 4,2-5,7 µm, con base non peduncolata, frammisti ad altri di tipologia subcilindrica, subclavata o subglobosa, misuranti 8,5-15,2 x 4,2-8,6 µm, riuniti in folti mazzetti, abbondantemente distribuiti su tutta la superficie stipitale. Peli caulinari di tipologia filiforme, misuranti 49,8-148,5 x 1,9-3,0 µm, meno numerosi ma, anch'essi, distribuiti su tutta la superficie stipitale.
Giunti a fibbia presenti nella pileipellis e nella stipitipellis, non osservati altrove.
Reazioni chimiche: NH4OH (sia vivo che exsiccatum) negativo anche dopo molte ore.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto sia su materiale fresco che secco. I preparati in vivo sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; per il materiale secco, a seconda delle necessità, si è adoperato, KOH 5%, NH4OH 6% o Rosso Congo Ammoniacale 6%, per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari. Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr . Le misure sporali fanno riferimento a 100 unità ottenute da sporata, effettuate in proiezione laterale, senza tenere conto dell'apiculo e dell'eventuale sporgenza del poro germinativo, scartando spore ancora evidentemente immature; per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga 1998: (Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary). Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata e gli Autori delle specie, nella maggior parte dei casi, si è fatto riferimento all'Index Fungorum http://www.indexfungorum.org/ e http ://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx . Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macro sono eseguite in habitat e/o, se necessario, in studio, con l'ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D + obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con il corpo macchina della medesima fotocamera, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d'erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati di raccolta e Habitat. N. scheda: 4706. Data di ritrovamento: 09/09/2011. Località: Località Ronco Gial - Statale 52 Carnica (Km 69). Comune: Lorenzago di Cadore (BL). Coordinate geografiche: 46°27'52.69"N 12°28'45.49"E. Altezza s.l.m.: 1050 - Habitat: In faggeta coniferata, su substrato di aghi di Picea abies. Legit: Daniela Alzani, Roberto Cerello, Severino Massariolo, Giovanni Robich, Marino Zugna. Det. Zugna M. Data inserimento in erbario: 12/09/2011
Osservazioni
La Sezione Mixtae Singer è composta da specie che possiedono basidiomi micenoidi, da molto piccoli a grandi, stipite cilindrico con base da bulbosa a radicante. Sporata da giallo ocra a ruggine. Spore da piccole a molto grandi, ellissoidi, navicolari, citriformi, in una specie sub esagonali, appena lentiformi con pareti da sottili a spesse, poro germinativo distinto, spesso molto grande. Pleurocistidi e pseudoparafisi assenti. Stipitipellis costituita da un misto di elementi da lecitiformi a non lecitiformi. Pileipellis imeniforme, spesso con pileocistidi capilliformi, raramente lecitiformi. Su sterco, compost, luoghi fertilizzati, lettiera di aghi e foglie in decomposizione, prati, eccezionalmente su legno.
C. subpubescens, assieme ad altre quattro specie (delle quali andremo a fare un breve riassunto delle principali caratteristiche differenziali), si colloca nella Sezione Mixtae Singer, Sottosezione Pubescens Hausknecht & Krisai, in questa sottosezione vengono incluse le specie aventi una proporzione di caulocistidi lecitiformi quasi uguale a quelli non lecitiformi.
C. pulchella (Velen.) Hauskn. & Svrček 1999, possiede spore in media 12,4-15,2 x 6,9-9,1 µm, sostanzialmente più larghe della nostra.
C. merdaria Arnolds & Hauskn., 2003, possiede spore in media 12,8-15,1 x 6,8-8,6 µm, basidi per lo più bisporici o monosporici, misti a tetrasporici e habitat preferenzialmente fimicolo.
C. pubescens Gillet) Kühner, 1935, possiede spore in media 14,0-18,5 x 8,0-10,0 µm, habitat preferenzialmente fimicolo.
C. macrospora (G.F. Atk.) Hauskn. 2003, possiede spore in media 15,1-19,1 x 7,8-10,6 µm, poro germinativo largo fino a 4 µm e basidi bisporici.
Per la somma del quadro macro e microscopico su descritto crediamo di riconoscere la nostra raccolta nel taxon proposto.
Bibliografia:
Arnolds 2006: Flora Agaricina Neerlandica n° 6
Bon M. 1992: D. Myc. TOME XXI, Cle monografique des speces GALERO - NAUCURIOIDES
Breitenbach J. & F. Kränzlin 1995: Champignons de Suisse Tome 4
Hausknecht A. 2009: Fungi Europaei. Conocybe & Pholiotina. Edizioni Candusso 2009
Index Fungorum: http://www.indexfung...Names/Names.asp
Meusers M.: 1996: Clè de Espécies européennes des genres Conocybe et Pholiotina
Noordeloos, M.E. , Kuyper, Th.W., & Vellinga, E.C. (eds) (2005). Flora Agaricina Neerlandica 6. Coprinaceae, Bolbiticeae. Rotterdam: Balkema. 227 pp.