Psathyrella obtusata (Pers.) A.H. Sm., Contr. Univ. Mich. Herb. 5: 55 (1941)
Basionimo: Agaricus obtusatus Pers., Syn. meth. fung. (Göttingen) 2: 428 (1801)
Sinonimi: Drosophila obtusata (Pers.) Quél., Fl. mycol. France (Paris): 59 (1888)
Drosophila spadiceogrisea var. obtusata (Fr.) Quél., Enchir. fung. (Paris): 117 (1886)
Psathyra obtusata (Pers.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 591 (1878)
Psathyra obtusata var. obtusata (Pers.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 591 (1878)
Psathyrella obtusata (Pers.) A.H. Sm., Contr. Univ. Mich. Herb. 5: 55 (1941)
Psathyrella obtusata var. obtusata (Pers.) A.H. Sm., Contr. Univ. Mich. Herb. 5: 55 (1941)
Psathyrella tubarioides Smith, A.H., Memoirs of the New York Botanical Garden 24: 132 (1972)
Psathyrella vyrnwyensis Kits van Waveren, E., , Persoonia 13(3): 359 (1987)
Psilocybe obtusata (Pers.) P. Kumm., Der Führer in die Pilzkunde, Edn 1: 71 (1871)
Posizione sistematica: Psathyrellaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta
Pileo con diametro fino a 25 mm, all'inizio emisferico, quindi convesso, infine disteso con accenno ad un basso umbone ottuso, margine cortamente striato con l'umido e per trasparenza, orlo intero. Igrofano, da liscio a delicatamente feltrato. Sostanzialmente di colore ocra chiaro, più caldo "crosta di pane", nella porzione discale, brunastro chiaro nell'exsiccata. Ornato da resti di velo fibrillosi piuttosto labili.
Lamelle adnate, ventricose, abbastanza rade, in un esemplare adulto abbiamo contato 19 lamelle aderenti allo stipite, inframezzate da 5-7 lamellule, da giovani grigiastre, infine bruno-nerastre, filo lamellare finemente eroso, bianco, senza tracce di tonalità rosse.
Stipite 40 x 3-5 mm, cilindrico, appena allargato verso la base, non troppo fragile, presto cavo, sericeo, pruinoso nella porzione apicale, fibrilloso verso il basso. Di colore bianco su tutta la superficie. Base appena allargata, strigosa.
Carne esigua con odore e sapore non significativi.
Quadro microscopico della raccolta
Spore (7,61) 8,20-9,14 (10,63) x (4,37) 4,68-5,21 (5,55) µm, in media 8,68 x 4,90 µm, Q. = (1,62) 1,69-1,86 (2,01), Q.m. = 1,77; Vol. = (81) 92-126 (159) µm³, Vol.m. = 109 µm³, da subellissoidali a subfaseoliformi in proiezione laterale, da oblunghe a subovoidi in proiezione frontale, lisce, a contenuto granuloso, spesso con una o più gocce lipidiche, parete spessa ≤ 1 µm, poro germinativo presente anche se alle volte poco visibile, largo fino 0,7-1,0 µm, appendice ilare piccolissima, non apprezzabile o solo in qualche caso nelle spore in vista laterale, brunastre in KOH 5%.Basidi 17,6-24,5 x 8,6-10,7 µm, in media 21,3 x 9,8 µm; Q. = 1,7-2,6, Q.m. = 2,18; Vol. = 886-1374 µm³, Vol.m. = 1077 µm³, clavati, tetrasporici, raramente bisporici.
Trama lamellare formata ife con diametro 3,9-20,6 µm, ialine o appena leggermente pigmentate.
Cellule marginali 8,2-23,7 x 6,5-15,2 µm, in media 16,2 x 9,8 µm, Q. = 1,1-1,9, Q.m. = 1,64; Vol. = 215-2818 µm³, Vol.m. = 935 µm³, da sferopeduncolate a clavate, abbondanti, fittamente disposte lungo il filo lamellare.
Cheilocistidi 23,9-41,2 x 7,9-11,9 µm, in media 30,7 x 9,6 µm, Q. = 2,2-4,2, Q.m. = 3,22; Vol. = 943-2444 µm³, Vol.m. = 1507 µm³, abbondanti, per la maggior parte da subfusiformi a sublageniformi, in minor numero strettamente otriformi. Filo lamellare sterile.
Pleurocistidi 37,0-60,4 x 10,0-14,9 µm, in media 49,2 x 11,9 µm, Q. = 2,5-5,3, Q.m. = 4,15; Vol. = 2348-5245 µm³, Vol.m. = 3720 µm³, abbondanti, in buona parte da fusiformi a strettamente fusiformi, misti ad una buona percentuale di tipologia sublageniforme, ed una minima parte con tipologia strettamente otriforme.
Velo generale formato da fasci di ife parallele o leggermente intrecciate, cilindriche, con diametro 2,7-5,9 µm, ialine.
Pileipellis di tipo imeniderma, formata da cellule sferopeduncolate, diametro 37,9-57,9 x 25,2-47,5 µm, in media 48,0 x 34,8 µm, Q. = 0,9-1,9, Q.m. = 1,41; Vol. = 13239-66775 µm³, Vol.m. = 32725 µm³, ialine, pileocistidi non osservati.
Caulopellis di tipo cutis, formata da ife cilindriche, le più esterne con diametro 2,9-7,3 µm, quelle interne con diametro di 11,0-17,6 µm, ialine.
Caulocistidi 20,1-80,2 x 7,6-24,4 µm, in media 39,1 x 15,4 µm, Q. = 1,6-3,6; Q.m. = 2,6; Vol. = 2200-8888 µm³, Vol.m. = 5326 µm³, solitamente da clavati a subcilindrici, , più raramente largamente fusiformi, spesso sormontanti una, o più raramente, due cellule inflate, frammisti a cellule sferopeduncolate o clavate, simili nella forma a quelle del filo lamellare, presenti a mazzetti nella parte superiore dello stipite.
Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti del basidioma.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale secco, reidratato in KOH 5%. I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 2% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari, H2SO4, 72%, per evidenziare il poro germinativo delle spore. Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale senza tener conto dell'apiculo, scartando spore ancora evidentemente immature, prelevate da zone non imeniali per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga1998: Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary. Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata ed i nomi degli Autori, abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx . Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l'ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d'erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati relativi alla raccolta. N. scheda: 4699. Data di ritrovamento: 10/07/2011. Località: Intermesoli. Comune: Pietracamela (TE). Coordinate geografiche: 42°32'3.50"N 13°32'20.60"E. Altezza s.l.m.: 800. Habitat: Su frustuli legnosi, al bordo del sentiero, in terreno umido. In bosco di latifoglia mista composto da Corylus avellana, Carpinus betulus, Quercus cerris, Castanea sativa, Fagus sylvatica. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B. Data inserimento in erbario: 08/08/2011
Osservazioni
All'interno del Sottogenere Psathyra, Sezione Pennatae, P. obtusata si riconosce per le spore di profilo non faseoliforme e con poro germinativo visibile ma inferiore a 1 µm, pleurocistidi, cheilocistidi e cellule sferopeduncolate da abbondanti a molto abbondanti. La specie più vicina è sicuramente P. kitsiana Örstadius 1986 = P. obtusata var. utriformis, la quale si differenzia principalmente per i pleurocistidi prevalentemente otriformi.
Un recente lavoro sui generis (Melzer (2011), aggiorna, e rivoluziona parzialmente, le precedenti opere creando sinonimie per molti taxa e, in qualche modo, facendo luce su specie non ben chiare, in altri casi elevando a livello specifico della varietà. Noi prendiamo atto della messa in vita dell'opera e ci adattiamo a quanto riportato in essa.
Di seguito citiamo alcune caratteristiche che possono aiutare nella separazione di alcuni taxa viciniori.
P. senex (PECK) A. H. SM. (Syn.: P. badia KITS. V. WAV., P. capitatocystis KITS V. WAV., P. communis A. H. SM., P. distans A. H. SM., P. fallax A. H. SM., P. friesii KITS V. WAV., P. fusca (SCHUM.) A. PEARS. ss. KITS V. WAV., P. fuscospora A. H. SM., P. ocellata (ROMAGN.) M. M. MOSER, P. ploddensis KITS V. WAV., P. pseudotrepida A. H. SM., P. twickelensis KITS V. WAV., P. fulvescens var. brevicystis KITS V. WAV.) si differenzia per possedere cheilocistidi di maggior taglia e di diversa conformazione; spore molto piccole, con profilo non faseoliforme.
P. clivensis (Berk. & Broome) P.D. Orton, (1960), si differenzia per possedere spore chiare, osservate in KOH 5 %, giallastro pallido, con profilo non faseoliforme, totalmente prive di poro germinativo o soltanto la presenza di callus porico, cheilocistidi pleurocistidioidi da molto scarsi ad assenti, filo lamellare, spesso, ricoperto soltanto da cellule sferopeduncolate.
Bibliografia consultata
Breitenbach J. & Kränzlin F., 1995- Champignons de Suisse. Tome 4. Champignons à lames 2ème partie.
Fouchier F., 1995 – Le Genre Psathyrella – Flore des espécies europeénne et méditerranéennes
Index Fungorum: http://www.indexfungorum.org/Names/Names.asp
Andreas Melzer (2011). Key to Psathyrella.
Kits van Waveren, E. (1985). The Dutch, French and British species of Psathyrella. Persoonia Supplement 2. 300 pp.
Kits van Waveren, E. (1977). Additions to our monograph on Psathyrella. Persoonia 9 (3): 381–304: Nationaal Herbarium Nederland, Universiteit Leiden Branch.
photo by: Bruno de Ruvo
photo by: Bruno de Ruvo
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