Russula virescens (Schaeff.) Fr., Anteckn. Sver. Ätl. Svamp.: 50 (1836)
Sinonimi: Agaricus virescens Schaeff., Fung. Bavar. Palat. 4: 40 (1774)
Posizione sistematica: Russulaceae, Russulales, Incertae sedis, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta
Pileo diametro 40-100 mm, all'inizio subgloboso, poi convesso, infine disteso con depressione più o meno accentuata al disco e con il margine ottuso, intero quindi scanalato. Cuticola separabile fino a metà raggio, inizialmente liscia e finemente vellutata, presto screpolata e areolata. Tendenzialmente di colore verde più o meno carico, spesso chiazzata di ocra a zone e nel bordo.
Lamelle da sub libere ad arrotondate all'inserzione, ventricose, all'inizio mediamente fitte con l'età piuttosto spaziate, moderatamente spesse, raramente bifide, intercalate da numerose lamellule, intervenate ai seni, fragili, inizialmente biancastre con lieve riflesso carnicino, poi crema, in vecchiaia macchiate di ocraceo; filo lamellare intero, all'inizio concolore quindi macchiato di brunastro.
Stipite 30-80 x 20-40 mm, tarchiato, cilindrico, base di uguale spessore o appena leggermente allargata; pruinoso in alto, finemente ruguloso; di colore bianco, macchiato di ocraceo alla base; all'inizio pieno poi midolloso e con corteccia leggermente spessa.
Carne all'inizio dura e compatta, quindi fragile, tendenzialmente di colore bianco in vecchiaia più o meno chiazzata di ocraceo rugginoso.
Odore leggermente fruttato.
Sapore completamente dolce.
Sporata "ottenuta su vetrino posto in exsiccatum" biancastra = Ib del codice di Romagnesi.
Reazioni macrochimiche: FeSo4 = rosa arancio. Guaiaco = rapidamente verde intenso.
Reazioni microchimiche ife della pileipellis insensibili alla SV.
Quadro microscopico della raccolta
Spore (6,99) 7,86-9,73 (12,39) x (5,76) 6,04-7,24 (8,28) µm, in media 8,71 x 6,58 µm; Q. = (1,17) 1,24-1,4 (1,50), Q.m. = 1,32; Vol. = (131,) 155-270 (442) µm³, Vol.m. = 201 µm³; da obovoidi a subellissoidi in proiezione laterale, da subellittiche a subglobose in proiezione frontale, ornate da basse verruche, perlopiù libere, altre volte riunite in brevi creste o basse connessioni a formare un abbozzo di reticolo a maglie aperte o in qualche caso a maglie chiuse; plaga ilare non amiloide .Basidi 43,1-56,9 x 9,7-12,1 µm, in media 50,4 x 10,8 µm, Q.m. = 4,65; Vol.m = 3149 µm³, tetrasporici in notati alcuni bisporici, clavati.
Cistidi imeniali (misure senza appendice) 55,1-87,2 x 5,5-9,0 µm, in media 69,2 x 7,6 µm, Q.m. = 9,26 ; Vol.m. = 2130 µm³, strettamente fusiformi, in quantità numerosa, la maggior parte con appendice apicale lunga da 7,5-11,0 µm. Pleurocistidi meno numerosi, simili per forme e misure.
Pileipellis formata da uno strato pseudoparenchimatico composto da cellule sferocitiche larghe 10,3-32,0 µm, in media 19,9 µm, da cui sorgono dei peli con cellula basale generalmente rigonfia, sormontata da un'ifa terminale subulata, misurante 33,7-57,9 x 3,2-9,5 µm, in media 45,3 x 5,2 µm. Pileocistidi e ife primordiali assenti.
Osservazioni
Specie praticamente inconfondibile, R. virescens merita un attimo di approfondimento microscopico se non altro per ammirare i suoi caratteri microscopici che, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto della pileipellis, sono unici nel genere ed inconfondibili. Dalla loro conformazione si può intuire del perché la cuticola di R. virescens sia così propensa a fratturarsi. Una particolarità simile la possiamo riscontrare anche in alcune specie del genere Lactarius "vedi L. glaucescens" con stessa modalità di frattura della pileipellis ed analoga struttura delle cellule che la compongono.
Nota del Legit: trovata il luogo relativamente aperto prima dell'ingresso in bosco puro di faggio, in quel preciso punto vegetano il Pioppo tremulo e il Castagno, su terreno relativamente asciutto rispetto all'interno del bosco, in un periodo di mancanza di piogge. Nascita tra residui di foglie e rami secchi, con individui di taglia diversa nel raggio di 3 mq, i soggetti apparentemente freschi mostravano una fase di invasione di larve abbastanza netta.
Altra particolarità di questa raccolta è la scarsità di screpolature sul cappello che, solitamente, caratterizza R. virescens, mostrando anche dei colori meno tipici con chiazze di colore chiaro molto equivoche, comunque a guardarle bene almeno una parte di cappello svela l'identità della specie.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale secco, reidratato con KOH 5%, NH4OH 6%, secondo necessità.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 2% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari, Sulfovanillina = (SV) per testare la reazione di pileocistidi e cistidi imeniali. Il reagente di Melzer è stato utilizzato per l'accertamento di amiloidia delle spore e la loro eventuale ornamentazione.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale, ottenute da sporata o prelevate da altre zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tener conto di eventuali ornamentazioni che, nel caso, si sono misurate a parte, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia.
Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga 1998: (Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary).
Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata e gli Autori delle specie, nella maggior parte dei casi, si è fatto riferimento all'Index Fungorum http://www.indexfungorum.org/ e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macro sono eseguite in habitat e/o, se necessario, in studio, con l'ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D + obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con il corpo macchina della medesima fotocamera, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d'erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati relativi alla raccolta N. scheda: 4697. Data di ritrovamento: 20/07/2011. Località: Ceppo. Comune: Rocca santa Maria. Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO- Altezza s.l.m.: f. 4- Habitat: Bosco di Fagus sylvatica misto a Castanea sativa e Populus tremula. Determinatore. Zugna M. Legit: de Ruvo B. Data inserimento in erbario: 04/08/2011
Bibliografia consultata
BON M. (1988) - Clé monographique des russules d'Europe, Doc. myc Tome XVIII - N° 70-71.
CETTO, B. (1989-1993) - I funghi dal vero, I-VII. Saturnia, Trento.
Cesalena Z. (1991) – Il genere Russula. Gruppo Micologico Bresadola - Vigevano
COURTECUISSE, R. & DUHEM, B. (1994) - Champignos de France et d'Europe. Lousanne.
Galli R. (1996) - Le russule Ed EN – EDINATURA.
Kränzlin F., 2005- Champignons de Suisse. Tome 6. Russulaceae. Luzern, 340 pp.
Romagnesi H. (1967) - Les Russules d'Europe et d'Afrique de Nord. Bordas, Paris.
Sarnari M. (1998) - Monografia illustrata del Genere Russula in Europa, Tomo primo.
Sarnari M. (2005) - Monografia illustrata del Genere Russula in Europa, Tomo secondo.
photo by: Bruno de Ruvo
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