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Amanita vaginata (Bull.) Lam., Encycl. Méth. Bot. (Paris) 1: 109 (1783)
Basionimo: Agaricus vaginatus Bull., Herb. Fr. 3: tab. 98 (1783) [1782-83]
Sinonimi: Agaricus plumbeus Schaeff., Fung. Bavar. Palat. 4: 37 (1774)Agaricus plumbeus Schaeff., Fung. Bavar. Palat. 4: 37 (1774) var. plumbeus
Agaricus vaginatus Bull., Herb. Fr. 3: tab. 98 (1783) [1782-83]
Agaricus vaginatus var. griseus DC., in de Candolle & Lamarck, Fl. franç., Edn 3 (Paris) 6: 53 (1815)
Amanita livida Pers., Tent. disp. meth. fung. (Lipsiae): 66 (1797)
Amanita livida Pers., (1797) var. livida
Amanita vaginata f. grisea (DC.) E.-J. Gilbert, Le Genre Amanita Persoon (Lons-le-Saunier): 139 (1918)
Amanita vaginata f. grisea (DC.) Veselý, Annls mycol. 31(4): 279 (1933)
Amanita vaginata f. livida (Pers.) E.-J. Gilbert, Le Genre Amanita Persoon (Lons-le-Saunier): 139 (1918)
Amanita vaginata f. plumbea (Schaeff.) E.-J. Gilbert, Le Genre Amanita Persoon (Lons-le-Saunier): 138 (1918)
Amanita vaginata f. plumbea (Schaeff.) L. Maire, Bull. Soc. mycol. Fr. 26: 253 (1910)
Amanita vaginata f. violacea (Jacz.) Veselý, Annls mycol. 31(4): 280 (1933)
Amanita vaginata subsp. plumbea (Schaeff.) Konrad & Maubl., Icon. Select. Fung. 6: 33 (1924)
Amanita vaginata var. grisea (DC.) Quél. & Bataille, Voy. Rech. Pérouse: 42 (1902)
Amanita vaginata var. livida (Pers.) Gillet, Les Hyménomycètes ou description de tous les champignons (fungi) qui croissent en France (Alençon): 51 (1874)
Amanita vaginata var. plumbea (Schaeff.) Quél. & Bataille, Voy. Rech. Pérouse: 42 (1902)
Amanita vaginata (Bull.) Lam., Encycl. Méth. Bot. (Paris) 1: 109 (1783) var. vaginata
Amanita violacea Jacz., Compendium Hymenomycetum, Amanita. Fascicle 13: 277 (1923)
Amanitopsis albida (Bull.) S. Imai, (1933)
Amanitopsis plumbea (Schaeff.) J. Schröt., in Cohn, Krypt.-Fl. Schlesien (Breslau) 3.1(41): 676 (1889)
Amanitopsis vaginata (Bull.) Roze [as 'vaginatus'], Bull. Soc. bot. Fr. 23: 111 (1876)
Amanitopsis vaginata var. plumbea (Schaeff.) Konrad & Maubl., Icon. Select. Fung. 6: 33 (1924)
Amanitopsis vaginata var. violacea (Jacz.) E.-J. Gilbert, in Bresadola, Iconogr. Mycol. 27(Suppl. 1): 75 (1941)
Fungus phalloides Bull., Herb. Fr. 1: tab. 2 (1781) [1780-81]
Vaginata livida (Pers.) Gray, Nat. Arr. Brit. Pl. (London) 1: 601 (1821)
Sistematica: Amanitaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta
Pileo fino a 80 mm, non molto carnoso, disteso con largo umbone ottuso e leggera depressione nella zona peridiscale. Cuticola fortemente gelatinizzata, quasi totalmente separabile, di color grigio, grigio-ocraceo, con toni più sostenuti fino a ocra-brunastri al disco, soprattutto nell'umbone, impallidente verso il margine, orlo fortemente pettinato, per 1/3° di raggio. Priva di resti velari.
Lamelle mediamente fitte, larghe, spesse ma fragili, da rettilinee a leggermente ventricose, inframezzate da scarse lamellule tronche, libere allo stipite, bianche, (ocracee in exsiccata), filo finemente fioccoso, concolore.
Stipite fino 160 x 10-15 mm, a lungo pieno poi farcito, quindi cavo, fragile, da cilindrico a svasato in alto e progressivamente allargato verso la base, non bulboso, bianco in alto, biancastro in basso, ornato da piccole squamette ascendenti in tutta la sua superfice, nella porzione apicale queste sono bianco candido nella porzione centrale e verso il basso, esse assumono colorazioni brunastre.
Volva bitangente, bianca o solo occasionalmente ornata da piccole pustole ocracee nella estrema porzione basale, tendenzialmente bianca o solo leggermente ocracea, ma mai imbrunente, nella porzione interna, voluminosa ma sottile, da mediamente membranosa a facilmente lacerabile ai lembi.
Carne soda ma poco consistente, al taglio bianca nella polpa e nel midollo; odore nullo, sapore gradevole.
Reazioni chimico-cromatiche non effettuate. Sporata non effettuata.
Quadro microscopico della raccolta
Spore (10,33) 11,05-12,91 (13,67) x (9,36 ) 10,30-12,04 (12,99) µm, in media 11,95 x 11,16 µm, Q. = (0,98) 1,00-1,13 (1,20), Q.m. = 1,07, Vol. = (481) 618-962 (1181) µm³ , Vol.m = 785 µm³, non amiloidi, ialine, in proiezione laterale da subglobose a largamente ellissoidi, da globose a subglobose in proiezione ventrale, con una grande goccia oleosa centrale, apicolo poco prominente "saltuariamente si sono notate spore leggermente schiacciate".
Basidi (46,4) 48,9-60,1 (63,0) x (14,3) 14,8-18,4 (18,8) µm, in media 54,48 x 16,81 µm, Q.m. = 3,25; Vol.m = 8137 µm³, tetrasporici, claviformi, mediamente lunghi.
Albero subimeniale di aspetto pseudoparenchimatico. I basidi immaturi sono sorretti da una serie di due-tre cellule isodiametriche, di cui la probasidiale ha per misura 7,0-16,1 µm. Nei basidi maturi la cellula probasidiale tende ad allungarsi fino a prendere un aspetto ifale, con diametro di 3,3-5,0 µm.
Trama imeniale divergente. Laticiferi scarsi.
Cellule marginali (17,2) 19,6-43,1 (51,1) x (13,4) 14,8-35,6 (38,3) µm, in media 33,02 x 27,47 µm, Q.m. = 1,21; Vol.m = 15170 µm³, a parete sottile, ialine, di forma sferopeduncolata con uno, due o tre setti basali, ricoprenti l'intero filo lamellare.
Velo generale "prelevato 5 mm, dall'orlo dalla volva".
Parte esterna e interna della volva composta principalmente da una struttura ifale formata da ife gelatinizzate, congofobe; parte centrale di uguale conformazione e da un numero molto esiguo di sferociti. Tromboplere presenti in misura rilevante.
Ife filamentose ramificate, settate, leggermente incrostate, con diametro di (2,5) 2,9-6,0 (10,4) µm, diametro medio di 4,29 µm.
Sferociti misuranti (21,4) 30,3-72,0 (79,4) x (21,1) 25,9-60,1 (72,5) µm, in media 53,08 x 45,13 µm, Q.m. = 1,17, Vol.m = 68905 µm³.
Tromboplere mediamente presenti.
Rivestimento pileico in ixocutis, formata da ife gelatinizzate, congofile, ialine, con Ø di 1- 3,5 µm.
Pileipellis tipo cutis, formata da ife cilindriche congofobe, coricate e debolmente intrecciate, con Ø 3-7 µm.
Tromboplere presenti.
Giunti a fibbia non osservati in nessun tessuto del basidioma.
Osservazioni
Le caratteristiche microscopiche riscontrate in questa raccolta riconducono, senza molti patemi d'animo, alla tipica A. vaginata, sempre che, non si voglia fare di ogni raccolta una specie nuova, intenzione che lungi da noi.
Ultimamente abbiamo letto della messa in vita di molteplici Vaginatae nuove, a discapito di vecchi nomi e, soprattutto, usando metodologie e teorie piuttosto originali, dove si privilegia l'habitat, relegando in secondo ordine altri caratteri.
Non sta' a noi giudicare se questo sia il metodo valido o meno, noi possiamo solo augurarci che, qualche studioso di questo gruppo di Amanita, possa dare il via ad uno studio dei tipus e all'eventuale tipificazione delle specie critiche prive di exsiccata, con raccolte effettuate nelle località di origine e accompagnate da uno studio comparato del DNA.
Fino a che ciò non sarà fatto, avremo sempre più uno smembramento delle specie in altri taxa più o meno buoni.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale secco, reidratato KOH 5%, NH4OH 6%, H2O, secondo necessità.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 2% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale senza tener conto dell'apiculo, prelevate da altre zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia.
Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga1998: Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary.
Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata ed i nomi degli Autori, abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l'ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d'erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati relativi alla raccolta
N. scheda: 4691. Data di ritrovamento: 21/06/2009. Località: Ceppo. Comune: Rocca santa Maria. Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO. Altezza s.l.m.: f. 4. Habitat: bosco di Abies alba, Fagus sylvatica, Acer sp. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B.
Data inserimento: 08/07/2011
Bibliografia consultata
CONTU M., 2000: Chiave per la determinazione delle specie europee del genere Amanita sez. Vaginatae. Boll. Gr. Micol. Bresadola 43: 233-240.
CONTU M., 2001: A revised key to Amanita section Vaginatae (Fr.)Quél. in Europe. Field Mycology 4(4): 128-136.
FRAITURE A.,1993: Les Amanitopsis d'Europe. Op. Bot. Belg. 5: 1-127.
Kühner R. & Romagnesi H. ,1953: Flore Analitique des Champignons Superieurs. Paris.
Neville P. & Poumarat S., 2009: Quelques espèces nouvelles ou mal délimitées d'Amanita de la sous-section Vaginatinae. Funghi non Delineati, Pars LI – LII. Edizioni Candusso, I – ALASSIO – (SV) 2009.
TRAVERSO M. 1999: Il genere Amanita in Italia. Roma.
photo by: Bruno de Ruvo
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