Ps.: Il colorante usato è il Rosso Congo
Messaggio modificato da Smuzzic, 25 maggio 2011 - 19:45
Inviato 25 maggio 2011 - 19:43
Messaggio modificato da Smuzzic, 25 maggio 2011 - 19:45
Inviato 25 maggio 2011 - 20:39
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
Inviato 26 maggio 2011 - 10:25
Inviato 26 maggio 2011 - 10:36
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
Inviato 29 maggio 2015 - 07:34
Mi sto cimentando anch' io in qualche elementare prova al microscopio ottico. Quello che vorrei sapere è quando è utile, al fine di una corretta identificazione, ricorrere alla microscopia. Cioè se ho raccolto una Russula ma non sono sicuro di quale si tratti il microscopio mi può aiutare? E se ho trovato un Lyophyllum ma non sono sicuro che sia il decastes? Il mio timore è che anche le altre specie di Lyophyllum abbiamo gli stessi caratteri microscopici, dunque che sia inutile ricorrere a tale tecnica. E se vedo un fungo del quale non ho certezza neppure del genere posso arrivare ad una corretta classificazione ricorrendo al microscopio?
C'è un elenco-sito-libro in cui i caratteri microscopici e le microreazioni (amiloidia, metacromasia, ecc.) sono riportati evidenziando le differenze tra possibili sosia?
Inviato 29 maggio 2015 - 17:09
Francesco, fai riferimento a questo http://www.mykoflora.com/ e specificatamente ai due volumi che si riferiscono alle tecniche usate in microscopia.
Per quanto riguarda la determinazione dei funghi tramite i caratteri microscopici, è un discorso molto lungo e va affrontato con calma, in ogni caso, la microscopia serve per differenziare due taxa quando non ci sono sostanziali differenze macroscopiche e ammesso che microscopicamente ci siano. Al contrario, non serve quando già macroscopicamente ci sono. Sempre che, il DNA non dimostri il contrario ;-)
Ad esempio, per determinare e differenziare Boletus edulis da Amanita caesarea non c'è bisogno della microscopia. Mentre, per determinare e differenziare Strobilurus tenacellus da S. stefanocystis (taxa pressoché indistinguibili macroscopicamente e con Habitat identico) è necessario il microscopio.
Però, se poi il DNA ci venisse a dire che B. edulis e A. caesarea sono la stessa specie, mentre i due strobiluri non sono nemmeno lo stesso genere, ecco che il tutto si incasinerebbe ulteriormente e, "purtroppo", virgolettato, è già successo ;-(
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
Inviato 01 giugno 2015 - 08:09
Grazie Marientto. Nel caso specifico: sai se la microscopia potrebbe aiutare a identificare lyophyllum decaster dagli altri Lyophyllum?
Inviato 01 giugno 2015 - 08:56
Francesco, ti ho risposto nel post su: L. deliberatum, in ogni caso sì, in alcuni casi può servire, in altri meno, in altri ancora no!
Se prendi in mano una monografia "anche spicciola", sui liofilli te ne rendi conto a breve.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
Inviato 01 giugno 2015 - 15:41
Grazie marinetto.
Qualcuno sa la composizione del Melzer anionico?
0 utenti, 2 ospiti, 0 utenti anonimi