Hysterangium crassum (Tul. & C. Tul.) E. Fisch.
Basionimo : Hysterangium clathroides var. crassum Tul. & C. Tul., Fungi hypog.: 81, tab. 2:2, 11:7 (1851)Sinonimi: Hysterangium separabile Zeller, Mycologia 33(2): 203 (1941)
Hysterangium coriaceum var. knappii Soehner, Z. Pilzk., N.F. 3: 32 (1949)
Posizione sistematica: Hysterangiaceae, Hysterangiales, Phallomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Descrizione macroscopica della raccolta
Basidiomi con diametro fino a 15 mm, subgloboso, di colore biancastro, poi ocraceo, infine brunastro, grigio negli exsiccata, lisci o con lievi residui miceliari ifali, provvisti di uno o due corti cordoni miceliari di colore bianco.
Peridio spesso 0,5 mm, membranoso, facilmente separabile nell'esemplare maturo , da liscio o leggermente grinzoso, biancastro, poi ingrigente; formato da un primo e sottile strato esterno, spesso all'incirca 100 µm, di tipo ifale, formato da ife cilindriche, misuranti di diametro (2,42) 2,46-4,25 (4,83) µm, ialine, a parete spessa, con pigmento incrostante ialino, e da un secondo strato sottostante, spesso all'incirca 500 µm, di tipo pseudoparenchimatico, formato da cellule, da subglobose, angolose, misuranti (13,23) 16,32-33,90 (38,12) x (10,89) 11,25-26,65 (28,32) µm, in media 24,92 x 17,95 µm, Q.m = 1,43; Vol.m = 4732 µm³; le esterne pigmentate di brunastro, ialine quelle interne.
Gleba di colore verde-olivastro, grigio-olivastro, più scuro negli esemplari giunti a maturazione, grigia negli exsiccata. Di consistenza gommosa, poi molle, formata da piccole cellette labirintiformi, le più, disposte a raggiera e confluenti verso la base della columella, columella ridotta ai minimi termini, gelatinosa, di colore biancastro con tendenza a toni rosati.
Trama delle pareti di tipo filamentoso, formata da ife cilindriche, settate, con diametro (1,60) 2,19-3,66 (3,87) µm, ialine e fortemente gelatinizzate, giunti a fibbia presenti.
Odore dolciastro, forte, di frutta stramatura "melone bianco", all'inizio piacevole, presto nauseante.
Sapore di formaggio gorgonzola dolce (non piacevole in bocca), appena astringente nelle gengive.
Spore (9,91) 11,86-15,67 (17,38) x (4,24) 4,40-5,15 (5,74) µm, in media 13,62 x 4,80 µm; Q. = (2,14) 2,47-3,21 (3,55), Q.m = 2,84; Vol. = (111) 126-206 (285), Vol.m = 165 µm³; fusoidi, ialine o leggermente verdoline, con breve residuo sterigmale e perisporio trasparente, corrugato, leggermente distaccato, non sempre ben evidente.
Basidi (24,28) 25,31-37,67 (38,11) x (6,20) 6,57-10,38 (13,45) µm; in media 31,99 x 8,66 µm, Q.m = 3,80; Vol.m = 1304 µm³; da clavati a strettamente clavati, con giunto a fibbia basale, presto collassati, bisporici, tetrasporici, esasporici. Cistidi imeniali non osservati.
Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti esaminati.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale sia fresco che secco; quest'ultimo, reidratato con NH4OH 6%, H2O, secondo necessità.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 6% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale senza tener conto dell'apiculo, prelevate da zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tenere conto di eventuali ornamentazioni che, nel caso, si sono misurate a parte, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia.
Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga1998: Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary.
Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata ed i nomi degli Autori, abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l'ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d'erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati di raccolta e Habitat N. scheda: 4656. Data di ritrovamento: 10/05/2011. Località: Ceppo. Comune: Rocca santa Maria. Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO. Altezza slm: f. 4. Habitat: Dentro il bosco, addossato alle radici di Fagus sylvatica, con del Juniperus communis a due, tre, metri di distanza. All'inizio quasi ipogeo, al momento della raccolta epigeo. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B.
Data inserimento in erbario: 13/05/2011
Osservazioni
Oltre a quella da noi supposta e scartando tutte le specie a peridio totalmente ifale, all'interno del genere Hysterangium, rimangono da prendere in considerazione altre tre specie che possiedono un peridio più o meno cellulare e delle quali andiamo a fare una brevissima sintesi.
H. nephriticum Berk. 1844: peridio di tipo ifale e cellulare, spore medio-grandi, in media 16-19 x 4,5-6 µm.
H. stoloniferum Tul. & C. Tul. 1851: peridio solo cellulare, spore grandi, in media 17-24 x 5,5-6,5 µm.
H. coriaceum R. Hesse 1891: peridio solo cellulare, spore piccole, in media 9-12 x 4-6 µm.
Gli altri taxa appartenenti al genere, possiedono, tutti, un peridio solo ifale.
L'odore caratteristico, la struttura del peridio mista (principalmente cellulare e solo in minima parte ifale) e le spore di taglia media, ci conducono ad una determinazione abbastanza agevole.
Bibliografia
Montecchi A. & G. Lazzari, 1993 - Atlante fotografico dei funghi ipogei
Montecchi A. & M. Sarasini, 2000 - Funghi ipogei d'Europa
Júlich W., 1984 - Guida alla determinazione dei funghi (Aphyllophorales, Heterobasídiomycetes, gastromycetes. In: Gams W., Kleine Kryptogamenflora Band lib/l. Stuttgart, 626 pp.
photo by: Bruno de Ruvo
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photo by: Bruno de Ruvo
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