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Gymnopilus junonius


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#1 marinetto

marinetto

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Posted 22 November 2010 - 16:05 PM

Gymnopilus junonius (Fr.) P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43(2): 176 (1960)

Basionimo: Agaricus junonius Fr., Syst. mycol. (Lundae) 1: 244 (1821)
Sinonimi: Gymnopilus spectabilis var. junonius (Fr.) Kühner & Romagn., (1953)
Pholiota grandis Rea, Trans. Br. mycol. Soc. 2(1): 37 (1903) [1902]
Pholiota junonia (Fr.) P. Karst., Bidr. Känn. Finl. Nat. Folk 32: 301 (1879)
Pholiota spectabilis var. junonia (Fr.) J.E. Lange, Fl. Agaric. Danic. 5: 100 (1940)
Posizione sistematica: Strophariaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta.
Basidiomi di taglia medio-grande, presenza costante di un vistoso e persistente velo parziale (anello), prevalentemente cespitosi o subcespitosi ma anche singoli, lignicoli.
Pileo con diametro fino a 80 mm, all'inizio emisferico, quindi convesso, infine disteso con leggera depressione e basso umbone ottuso appena accennato. In gioventù vellutato e leggermente fibrilloso radialmente, in seguito più o meno ricoperto da piccole squamature appressate, con tendenza a rialzarsi leggermente alle estremità, infine liscio. Zona marginale a lungo involuta, spesso con resti di velo generale araneosi, infine distesa, margine non striato, alle volte con lembi di velo parziale. Colore uniformemente giallo aranciato più o meno intenso, con sfumature brunastro aranciate in vecchiaia.
Lamelle negli esemplari giovani adnate con breve accenno a decorrere, quindi emarginate, da orizzontali a subventricose, mediamente fitte, inframezzate da 3-5 lamellule, da giovani crema ocracee, infine brunastro rugginose, filo lamellare leggermente ondulato, intero, più chiaro delle facce.
Stipite 120 x 20 (40) mm, cilindrico, pieno, fusiforme verso il basso, striato e finemente forforaceo nella zona sopranulare, longitudinalmente fibrilloso nella zona subanulare. Di colore giallo sopra l’anello, giallo aranciato nel resto della superficie brunastro in vecchiaia. Base da allargata a fusiforme, spesso subradicante. Velo parziale (anello) membranaceo, vistoso e persistente.
Carne di colore crema giallastro, fortemente annerente negli exsiccata, soda, leggermente marmorizzata nella zona pileica ed in buona parte dello stipite, bambagiosa nella porzione basale. Odore non testato, l’assaggio di una buona porzione di fungo secco ha palesato un sapore amaro ed un gusto decisamente di cartone.

Quadro microscopico della raccolta
Spore (8,87) 9,33-10,66 (11,34) x (5,52) 5,74-6,28 (7,25) µm, in media 9,99 x 6,03 µm, Q. = (1,52) 1,56-1,749 (1,88), Q.m. = 1,66; Vol. = 161-214 µm³; Vol. m. = 191 µm³, da amigdaliformi a subellissoidi in proiezione laterale, ellissoidi in proiezione frontale, fortemente verrucose, verruche ottuse, alte fino a 0,5 µm, singole o riunire in brevi creste, plaga suprailare liscia, poro germinativo e appendice ilare non apprezzabili, giallo ocracee in KOH 2%, fortemente destrinoidi. Intervallo di confidenza lung.: 9,54 < µ < 10,20. Intervallo di confidenza larg.: 5,78 < µ < 6,12.
Basidi 31,5-44,5 x 8-10,5 µm, Vol. m. = 1629 µm³, molto voluminosi, clavati, spesso con lieve restringimento mediano, contenenti una sostanza amorfa grigio giallastra, in maggioranza tetrasporici, 10% bisporici.
Cheilocistidi 27-36,5 x 6,5-9 x 3,5-6 µm, abbondantissimi, nella stragrande maggioranza lageniformi, spesso con apice subcapitulato, in minima parte strettamente subfusiformi. Filo lamellare sterile.
“Pleurocistidi” simili ai cheilocistidi, presenti in minima quantità, soltanto nella zona sottostante il filo lamellare, non osservati nelle zone più interne.
Trama lamellare regolare, formata da ife settate, 2,5-5,5 µm, evidenzianti un netto pigmento parietale bruno giallastro.
Pileipellis di tipo cutis, formata da ife distese, cilindriche, con diametro 4,5-7 µm, settate, evidenzianti un pigmento parietale bruno giallastro, quelle più esterne, in alcuni casi, debolmente incrostante. Pileocistidi non osservati.
Caulopellis tipo cutis, formata da ife distese, cilindriche con diametro 2,5-7 µm, evidenzianti un pigmento parietale bruno giallastro, tromboplere scarsamente presenti.
Caulocistidi da strettamente lageniformi, misuranti 22-55 x 4-10 x 2-5 µm, raramente con apice subcapitulato, frammisti ad altri di tipologia clavata o subcilindrica, misuranti 19-50 x 6-10 µm, Vol. m. = 1193 µm³, presenti a mazzetti o dispersi nella zona superiore dello stipite (sopra l’anello).
Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti del basidioma.

Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale secco, quest'ultimo, reidratato in KOH 2% o in acqua secondo i casi.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Floxina acquosa per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr.
Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale, prelevate da zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tenere conto di eventuali ornamentazioni che, nel caso, si sono misurate a parte; per le rimanenti tipologie cellulari si sono fatte un minimo di venti misure a tipologia.
Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga1998: Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary.
Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata ed i nomi degli Autori, si fa riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx.
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l’ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d’erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.

Dati relativi alla raccolta
N. scheda: 4533. Data di ritrovamento: 26/09/2010. Località: Intermesoli. Comune: Pietracamela (TE). Coordinate geografiche: 42°32'3.50"N 13°32'20.60"E. Altezza s.l.m.: 800. Habitat: Su ceppaia di Quercus sp. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B.

Osservazioni
all’interno del genere, per la presenza costante di un vistoso e persistente velo parziale (anello), G. junonius viene sistemato nel Sottogenere Annulatus (Romag.) Hesler.
Ad onore di cronaca possiamo segnalare una precedente raccolta (di cui allego l'url per visionare il bellissimo ritrovamento) Gymnopilus spectabilis Legit Bruno de Ruvo, in data 03/10/2009, in Loc. Prati di Tivo-lariceto, Alt.: 1280, conservata nell'erbario A.M.B.-Gruppo di Muggia e del Carso con il N. scheda: 4179. Habitat: in diversi rigogliosi esemplari di grossa taglia, crescenti sia singoli che fascicolati, disposti a diverse altezze, dalla base fino a 2 metri, su un grosso esemplare di Larix decidua vivo ed in buon stato vegetativo.
Per quanto riguarda la scelta del binomio Gymnopilus junonius piuttosto che Gymnopilus spectabilis, abbiamo adottato il primo in quanto c’è sembrato che, se pur usato da molti AA., l’Agaricus spectabilis Fr., (1828) = Gymnopilus spectabilis var. spectabilis (Fr.) Singer, (1951) = Phaeolepiota aurea (Matt.) Maire, (1928), nonostante la proposta del Nomina consevanda da parte di alcuni AA., risulti un nome confusum e quindi da rigettare.

Bibliografia consultata
Bon M. & Roux P. 2002. Le genre Gymnopilus Karst. en Europe FUNGI NON DELINEATI Pars XVII: Candusso, Mykoflora - Alassio (SV)
Breitenbach J. & Kränzlin F., 2000. Champignons de Suisse. Tome 5. Champignons à lames 3ème partie. Luzern.
Cetto B. (1970-1993) - funghi dal vero. Vol. 1-7. Saturnia Trento.
Kúhner R., Romagnesi H., 1953. Flore Analytique des Champiognons supérieurs. Paris, 556 pp.
Index Fungorum: http://www.indexfung...Names/Names.asp
Malençon G. & Bertault R., 1970. Flore des champignons supérieurs du Maroc. Tome I. Rabat
Myco Bank: http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx
Phillips R., 1981. Riconoscere i funghi. Istituto Geografico De Agostini.
Watling, R., Gregory, N.M. & Orton, P.D. (1993). British Fungus Flora. Agarics and Boleti 7. Cortinariaceae p.p. Edinburgh: Royal Botanic Garden. 131 pp.


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Photo by: Bruno de Ruvo


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Photo by: Bruno de Ruvo


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Photo by: Bruno de Ruvo


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Posted 22 November 2010 - 16:07 PM

Gymnopilus junonius (Fr.) P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43(2): 176 (1960)


In foto: Pileipellis H2O


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Gymnopilus junonius (Fr.) P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43(2): 176 (1960)


In foto: cheilocistidi in Floxina acquosa


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Gymnopilus junonius (Fr.) P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43(2): 176 (1960)


In foto: pleurocistidi in Floxina acquosa



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Gymnopilus junonius (Fr.) P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43(2): 176 (1960)


In foto: basidi in Floxina acquosa


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Gymnopilus junonius (Fr.) P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43(2): 176 (1960)


In foto: spore in KOH 2%

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In foto: spore in Melzer


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Gymnopilus junonius (Fr.) P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43(2): 176 (1960)


In foto: spore grafico delle misure

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In foto: caulocistidi in Floxina acquosa


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