Hypholoma radicosum J.E. Lange, Dansk bot. Ark. 4(no. 4): 39 (1923)
Sinonimi:
Agaricus epixanthus sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005).
Agaricus epixanthus sensu auct. p.p.
Flammula inopus sensu Rea (1922), Cooke; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005), (1880).
Hypholoma epixanthum sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005).
Hypholoma epixanthum var. radicosum (J.E. Lange) Bon & P. Roux, Docums Mycol. 33(no. 129): 19 (2003).
Naematoloma epixanthum (Fr.) anon.
Naematoloma radicosum (J.E. Lange) Konrad & Maubl., Icon. Select. Fung. 6: 104 (1928).
Psilocybe radicosa (J.E. Lange) Noordel., Persoonia 16(1): 129 (1995).
Descrizione macroscopica della raccolta
Pileo Ø 10-50 mm, all’inizio emisferico poi semi convesso, infine spianato, margine intero, liscio; rivestito completamente da un sottile strato di velo sericeo di colore lilacino-biancastro, via via svanente, lasciando trasparire la sottostante pileipellis di colore ocraceo, misto a tonalità leggermente aranciate, chiara nella porzione periferica, più scura nella zona discale; la sottostante cuticola con l'umido si presenta brillante e leggermente igrofana a conferma di una presenza di ife gelatinizzate poste negli strati più esterni.
Lamelle da annesse a smarginate infine smarginato-uncinate nell'esemplare adulto, non molto fitte, nell’esemplare di taglia maggiore abbiamo contato 60 lamelle, ognuna inframezzata da 7-10 lamellule di diversa lunghezza; all’inizio di colore biancastro quindi bruniccio-grigiastro, infine grigiastro-violette, filo lamellare intero o appena ondulato, più chiaro delle facce.
Stipite 40-100 (180) x 0,5-8 mm, cilindrico, più o meno contorto, leggermente dilatato nella zona bassa, con una zona anulare fibrillosa e poco visibile, finemente pruinoso nella parte alta, da fibrilloso a scagliosetto nella parte bassa, concolore al pileo nella zona superiore "esterna al substrato di crescita"; via via più stretto nella porzione radicante, che è di colore rossastro-aranciato, parzialmente ricoperta da residui di substrato frammisti ad ammassi di ife bambagiose; fortemente radicante e totalmente immerso nel substrato di crescita. All'inizio pieno quindi fistoloso all’interno. Nei primordi completamente ricoperto dal velo.
Carne esigua, biancastra nel pileo, brunastra e molto tenace nella corteccia dello stipite, annerente in exsiccatum. Odore nel fresco non rilevato, sgradevole, di urina in exsiccatum (nota del Legit, sul fresco, sapore amarissimo).
Descrizione microscopica
Spore 6,3-7,0 x 3,9-4,2 µm, in media 6,73 x 4,11 µm, Q. = 1,56-1,72; Qm = 1,64; Vol. = 53-66; Vol.m = 59 µm³; da ellittiche a subfaseoliformi in entrambe le proiezioni, lisce, con una guttula centrale, appena bruniccio-lilacino in KOH, parete sporale sottile e poro germinativo indistinto.
Basidi 18- 23 x 5,5-7,5 µm, Vol.m = 508 µm³; clavati, tetrasporici, ialini; subimenio 4-7 x 3,5-7 Vol.m = 84 µm³; formato da una, due o tre cellule pseudoparenchimatiche, sottostanti i basidi, ialine.
Trama lamellare regolare, composta da ife cilindriche, filamentose, con diametro 4-10 (12) µm, ialine o solo parzialmente pigmentate di bruniccio.
Cheiloleptocistidi (16) 23-33 (36) x 5-7,5 µm, Vol.m = 553 µm³; da cilindrici, con zona ventrale leggermente dilatata ed apice subcapitulato a clavati, raramente sublageniformi, ialini, privi di contenuto rifrangente, filo lamellare sterile. Cheilocrisocistidi da molto scarsi a rarefatti, con contenuto rifrangente giallastro, simili per forme e misure ai pleurocrisocistidi
Pleurocrisocistidi 29-41 x 9-11 µm, Vol.m = 1746 µm³; da clavati a mucronati, con contenuto rifrangente ialino o leggermente giallastro; sparsi ma abastanza numerosi.
Pileipellis di tipo ixocute spessa 40-80 µm, composta da ife filamentose di tipologia cilindrica, con diametro di 2-6 µm, ialine nella zona superficiale, con pigmento giallastro apimembranario nella zona interna.
Subpellis formata da una serie di ife inflate misuranti di diametro 5-13 (20) µm, pigmento brunastro epimembranario e leggermente incrostante. Pileocistidi non osservati.
Stipitipellis tipo cutis, formata da ife cilindriche, ialine, misuranti 2-5,5 µm.
Caulocistidi in larga parte cilindrico-clavati, spesso con apice leggermente subcapitulato, in alcuni casi simili ai pleurocistidi ma privi di contenuto rifrangente, misuranti (18) 21-39 x 5,5-8,5 µm, Vol.m = 649 µm³; disposti disordinatamente nella zona superiore dello stipite.
Giunti a fibbia abbondantemente presenti in tutti i tessuti osservati.
Materiali e Metodi: per la descrizione macroscopica ci siamo valsi del supporto di foto macro a forte risoluzione è su esemplari secchi di uno stereomicroscopio Optech trinoculare.
I rilievi e le misure microscopiche sono stati effettuati su materiale reidratato in Ammoniaca 2%, usando come mezzo di governo la stessa soluzione. Le misure sporali si basano su 50 misurazioni, per le rimanenti tipologie cellulari si sono effettuate 20 misurazioni a tipologia.
Le le foto relative alla microscopia sono state eseguite con l’ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, montata su un microscopio biologico Optech Biostar B5 con testa trinoculare, supportato da ottiche Plan-APO, Illuminazione alogena 12V-50W a luce riflessa con regolatore di intensità.
Le misure di tutti gli elementi sono state effettuate con il software di calcolo Mycométre.
Dati di raccolta e Habitat: N. scheda: 4163. Data di ritrovamento: 24/08/2009. Località: Ceppo - Torrente Castellano. Comune: Rocca santa Maria. Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO. Altezza slm: f. 4. Habitat: bosco di abete e faggio, intorno ad un ceppo molto deteriorarto. Legit: Bruno de Ruvo. Determinatore: Zugna M.
Osservazioni: per le sue colorazioni e soprattutto per il tipico modo di cresita, Hypholoma radicosum è facilmente riconoscibile, un eventuale scambio si potrebbe verificare trovandoci di fronte ad esemplari atipici di Hypholoma fasciculare, o altre specie simili, nel qual caso, dopo una breve indagine microscopica ed aver verificato l'eventuale presenza/assenza di un netto poro germinativo nelle spore avremo la conferma di una corretta determinazione.
In effetti, nella bibliografia da me consultata, molto spesso, la specie in questione, viene descritta (e spesso le spore vengono anche disegnate), con piccolo "ma comunque evidente), poro germinativo, magari citando, nelle note in calce, che esse possono averlo, oppure, non averlo = (indistinto).
Ora, dato che nelle nostre indagini, relative anche a precedenti raccolte*, non abbiamo mai notato il pur minimo accenno ne ad un piccolo poro geminativo (indistinto = - 0,5 µm), ne ad un apparente zona porale, mentre, nelle indagini fatte in passato su esemplari di Hypholoma fasciculare e Hypholoma sublateritium abbiamo sempre notato un distinto ed evidente poro germinativo.
Possiamo concludere sostenendo l'affermazione, ulteriormente confermata dagli studi attuali, che l'assenza del poro germinativo può essere un carattere, tassonomicamente valido, onde poter differenziare le tre specie di Hypholoma fascicolati da noi citate nelle soprastanti righe.
Bibliografia.
AMB Rivista di Micologia. 1978 n.5-6 p.149.
Bas, C., Kuyper, Th.W., Noordeloos, M.E. & Vellinga, E.C. (eds) (1999). Flora Agaricina Neerlandica 4. Strophariaceae, Tricholomataceae (3). Rotterdam: Balkema. 191 pp.
MARCEL B. - 1988: The Mushrooms and toadstools of Britain and North-western Europe. Heraclio Fournier. Bon 252.
Breitenbach J. & Kränzlin F., 1995- Champignons de Suisse. Tome 4. Champignons à lames 2ème partie. Luzern, 371 pp.
Index Fungorum: http://www.indexfung...Names/Names.asp
Moser M., 1983 - Guida alla determinzione dei funghi (Polyporales, Boletales, Agaricales, Russulales). In: Gams W., Kleine Kryptogamenflora Band lib/2. Stuttgart, 553pp.
Papetti C. & G. Consiglio (2001) - Funghi d'Italia vol.2 - p. 770.
Watling, R. & Gregory, N.M. (1987). British Fungus Flora. Agarics and Boleti 5. Strophariaceae and Coprinaceae p.p.: Hypholoma, Melanotus, Psilocybe, Stropharia, Lacrymaria and Panaeolus. Edinburgh: Royal Botanic Garden. 121 pp.
* N. scheda: 1796. Data di ritrovamento: 22/08/2003. Località: Ceppo - bosco di Collelungo. Comune: Rocca Santa Maria. Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO. Altezza slm: 1450. Habitat: tra i faggi. Determinatore: M. Zugna, A. Gennari. Legit: B. de Ruvo
Photo by Bruno de Ruvo
Photo by Bruno de Ruvo
Photo by Bruno de Ruvo