Scleroderma verrucosum (Bull.) Pers., Syn. meth. fung. (Göttingen) 1: 154 (1801)
Sinonimi:
Lycoperdon defossum sensu Sowerby; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
Lycoperdon verrucosum Bull., Hist. Champ. France (Paris) 1: 24 (1791)
Descrizione macroscopica della raccolta.
Basidiomi larghi 12-25 mm, alti 12-15-20 mm, di forma globosa o subglobosa (in un caso piriforme), un paio di esemplari leggermente schiacciati in alto, tutti appiattiti nella zona basale, senza accenno di pseudopiede ma con 1-2 cordoncini miceliari (in un esemplare molteplici rizomorfe basali di colore crema).
Superficie da liscia a molto finemente e densamente areolata (lente) anche finemente ornata da squamette appiattite più scure, infine fortemente screpolata, lasciante intravvedere buona parte della zona peridiale interna. All'inizio di colore ocra, con la maturazione più intenso fino a far prevalere i toni nocciola, frammisti a qualche nuance giallastra, a maturità completa inscurenti. Di consistenza alquanto dura-elastica per la maggior parte dello sviluppo del fungo, infine elastica-molliccia.
Peridio alla sezione, molto sottile, sempre minore di 1 mm, anche nella zona basale degli esemplari più grossi, di colore biancastro, quindi ocra più o meno intenso, per un breve periodo appena dopo ave effettuato la sezione con tonalità vinose, presto svanenti, infine stabilizzato su toni ocra scuro ma sempre più chiaro della superficie esterna.
Deiscenza irregolare, per una fenditura sommitale che tende ad allargarsi e biforcarsi senza continuità di forma.
Gleba inizialmente soda e di colore biancastro, presto marezzata di grigio, infine nera e molliccia, con l'essicazione dissolventesi in polvere.
Odore all'inizio tipico di Scleroderma (Caucciù), ma già ai primi stadi maturativi fortemente cadaverico (B. satanas).
Reazioni chimiche: KOH 30% sul peridio = negativo. NA4OH 30% sul peridio = negativo.
Descrizione microscopica.
Ife del peridio esterno con Ĝ 2-5 µm, ife interne, quasi a contatto con la gleba, con Ĝ 3-5,5 µm, disposte a fasci o aggrovigliate, cortamente settate, ialine, prive di giunti a fibbia.
Ife della trama con Ĝ 2-4 µm, ialine, sinuose e diverticolate, prive di giunti a fibbia.
Basidi non osservati.
Spore (7,13) 8,37-10,31 (12,13) x (6,28) 7,46-9,20 (10,19) µm, in media 9,38 x 8,42 µm, Q. = 1,02-1,22; Qm = 1,12; Vol. = 250- 452; Vol.m = 353 µm³, di forma globosa, subglobosa, ed in alcuni casi, subellissoidale, ornate da aculei alti 1-2 µm, di forma strettamente conica, diritti o anche leggermente ricurvi, non molto fitti, alle volte riuniti in piccoli gruppetti a formare brevi e basse connessioni ma mai a formare creste o un " seppur parziale" reticolo; ife nutritizie ialine, diverticolate, avvolgenti le spore in fase di maturazione e, spesso, parzialmente avvolgenti anche spore mature.
Giunti a fibbia assenti in tutti i tessuti del basidioma.
Materiali e Metodi: la descrizione è lo studio sono stati effettuati su materiale fresco in uno stadio di maturazione ottimale. I preparati microscopici sono stati osservati in H2O per quanto riguarda le spore, in Rosso Congo Ammoniacale per la struttura del peridio. Le dimensioni sporali si basano su 230 misurazioni, per le rimanenti tipologie cellulari si sono effettuate 30 o più misurazioni per tipologia. Tutte le misure sono state effettuate con il software di calcolo Mycométre.
Dati di raccolta ed Habitat: N. scheda: 4110. Data di ritrovamento: 28/06/2009. Località: Intermesoli. Comune: Pietracamela (TE). Coordinate geografiche: 42°32'3.50"N 13°32'20.60"E. Altezza slm: 800. Habitat: Boschetto di Corylus avellana, Quercus sp., Castanea sativa, a terra. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B.
Osservazioni: tra le specie a spore non reticolate e prive di giunti a fibbia, troviamo S. areolatum, S. cepa e S. verrucosum.
S. cepa si può separare abbastanza facilmente dalle due altre specie, oltre che per i colori gialli estremamente intensi del basidioma, microscopicamente, per avere un peridio formato da due strati di ife ben differenziate; quelle più esterne con un diametro che può arrivare a 6 µm, quelle interne, molto più grosse, che possono arrivare ad un diametro di 20 µm.
Tutt'altro discorso per i rimanenti due, i quali, sono molto simile e, alle volte possono evocarsi nelle forme e somiglianze se non addirittura, come in questo caso, nelle misure microscopiche delle spore,in questo caso, la prima regola di separazione tra le due specie che è sempre stata quella della diversa media sporale, va a farsi benedire con buona pace per tutti.
la tabella inserita di seguito, pubblicata in Gasteromiceti epigei (Sarasini M. 2005), fa un breve sunto delle affinità-differenze tra le due specie.
Come si può intuire dalla descrizione della raccolta le similitudini si accavallano e sono, a favore o contro sia dell'una che dell'altra specie, solo in un caso si può osservare che non c'e sovrapposizione (assenza di pseudopiede).
Per quanto riguarda la misura delle medie sporali, sebbene, tra le due specie, esse siano abbastanza differenziate, nel grafico delle misure, pubblicato a parte, si potrà notare come nelle nostre misurazioni rientrino entrambe i range.
Come si deduce dalle tre medie "1er décile" - "médiane" - "9éme dècile", esposte nel grafico sopracitato, esse rientrano tutte nel range di S. verrucosum mentre soltanto la "médiane" entra nel range di S. areolatum, non ci conforta l'assenza di pseudopiede che, solo in un caso, era appena accennato e molto ridotto,ma d'altronde, esso non sempre è presente.
Bibliografia.
Sarasini M. 2005: Gasteromiceti Epigei. A.M.B.Trento, 2005.
Júlich W., 1984 - Guida alla determinazione dei funghi (Aphyllophorales, Heterobasídiomycetes, gastromycetes). In: Gams W., Kleine Kryptogamenflora Band lib/l. Stuttgart, 626 pp.
Photo by: de Ruvo
Photo by: de Ruvo
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