Russula acrifolia Romagn., Docums Mycol. 26(no. 104): 32 (1997)
Sinonimi: Russula acrifolia Romagn., Bull. mens. Soc. linn. Lyon 31: 173 (1962).
Russula densifolia sensu NCL (1960), Rayner (1985); fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005).
Descrizione della raccolta.
Pileo diametro 30-80 mm, carnoso, convesso, poi disteso, infine più o meno depresso, con margine liscio, leggermente ondulato negli esemplari adulti; cuticola separabile per un breve tratto, leggermente lubrificata, allinizio di colore biancastro sporco, poi beige scuro con sfumature brunastre accentuate, ingrigente alla manipolazione e per traumi, carne del pileo annerente nelle zone erose.
Carne gessosa, dura e compatta, al taglio biancastra, presto soffusa di rosa-rossastro misti a tonalità grigiastre, in breve tempo fortemente ingrigente, infine annerente; odore leggero gradevole, leggermente fruttato, in vecchiaia subentrano effluvi di freschino; sapore dolce nelle carni, appena leggermente piccantino nelle lamelle dopo lunga masticazione.
Lamelle annesse, sinuosette, basse e abbastanza spesse, con scarse anastomosi all'inserzione, fitte (12-14 per cm), intercalate da corte lamellule (1L-1l), fragili, allinizio crema-biancastre poi grigiastre, annerenti alla manipolazione o per traumi, filo concolore in vecchiaia grigio-nerastro .
Stipite 30-50 x 15-20 mm, cilindrico, con base leggermente allargata o anche attenuata, duro, consistente, allinizio biancastro, slavato di rossastro, poi ingrigente infine annerente, liscio o finemente pruinoso, cortez abbastanza spessa e differenziata dal midollo.
Reazioni macrochimiche: FeSo4 rosa sulle lamelle; Guaiaco blu intenso quasi istantaneo; Formolo rosso vinoso. Sporata non ottenuta.
Descrizione microscopica.
Spore 7,59-8,96 x 6,09-7,04 µm, in media 8,14 x 6,54 µm, Q. = 1,18-1,32; Qm = 1,25; Vol. = 150-227; Vol.m = 183 µm³; da obovoidi ad ellittiche, ornamentazione formata da verruche alte fino a 0,5 µm, riunite in creste a formate un reticolo alle volte chiuso. Plaga ilare non amiloide.
Basidi tetrasporici notati alcuni bisporici, strettamente clavati 37-53 x 8-11 µm.
Cistidi strettamente clavati, 60-80 x 6,5-9,5 µm, con o senza papilla apicale, ingrigenti in SBA.
Pileipellis formata da ife filamentose spesse 3,5-5,5 µm, lungamente settate, dermatocistidi scarsissimi, di forma cilindrica con apice capitulato, larghi 4-5 µm, poco reattivi o soltanto lievemente ingrigenti in SBA.
Materiali e Metodi: lo studio e la descrizione sono stati eseguiti su materiale fresco.
I preparati microscopici sono stati in H2O, Rosso Congo, SBA. Le dimensioni sporali si basano su 100 misurazioni, per le rimanenti tipologie cellulari si sono effettuate 15 o più misurazioni per tipologia. Tutte le misure sono state effettuate con il software di calcolo Mycométre.
elementi sono state effettuate con il software di calcolo Mycométre.
Habitat e raccolte: N. scheda: 4109. Data di ritrovamento: 28/06/2009. Località: Intermesoli. Comune: Pietracamela (TE). Coordinate geografiche: 42°32'3.50"N 13°32'20.60"E. Altezza slm: 800. Habitat: boschetto di Corylus avellana , Quercus sp., Fagus sylvatica. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B.
Osservazioni: R. acrifolia si colloca all'interno del Sottogenere Compactae, Sezione Compactae, Serie Acrifolia, dove, assieme ad essa trovano posto altre quattro specie. Di questo gruppetto, R. nigricans e R. adusta si riconoscono già sul campo per la loro taglia massiccia e la forte spaziatura delle lamelle, R. fuliginosa possiede carne che non vira al rosso, R. densifolia ha una pileipellis conformata diversamente.
In questa raccolta vogliamo segnalare l'assoluta mitezza delle carni e delle lamelle, le quali, anche dopo diversi assaggi con masticazione energica per diversi minuti hanno evidenziato un leggerissimo pizzicorio dopo diversi minuti dall'assaggio e perdurante per pochissimo tempo. Questo particolare, ad un primo momento ci aveva orientato verso R. densifolia ma, dopo l'osservazione della struttura della pileipellis abbiamo optato per R. acrifolia.
Si segnala inoltre l'estrema rarità dei dermatocistidi a livello della pileipellis. Abbiamo effettuato una serie di vetrini su tutti i basidiomi in nostro possesso, usando per l'indagine SBA, Rosso Congo, H2O ma, non siamo riusciti ad individuare più di due esemplari, a contenuto scarsamente granuloso e grigiastro in SBA.
Bibliografia:
BON M. (1988) - Clé monographique des russules dEurope, Doc. myc Tome XVIII - N° 70-71.
CETTO, B. (1989-1993) - I funghi dal vero, I-VII. Saturnia, Trento.
Cesalena Z. (1991) - Il genere Russula. Gruppo Micologico Bresadola - Vigevano
COURTECUISSE, R. & DUHEM, B. (1994) - Champignos de France et d'Europe. Lousanne.
Galli R. (1996) - Le russule Ed EN - EDINATURA.
Romagnesi H. (1967) - Les Russules dìEurope et dAfrique de Nord. Bordas, Paris.
Sarnari M. (1998) - Monografia illustrata del Genere Russula in Europa, Tomo primo.
Photo by: de Ruvo
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