Leucogaster nudus (Hazsl.) Hollós, Annls hist.-nat. Mus. natn. hung. 6: 319 (1908)
Basionimo: Hydnangium nudum Hazsl., Verh. zool.-bot. Ges. Wien 25: 64 (1875)
Sinonimi: Hydnangium nudum Hazsl., Verh. zool.-bot. Ges. Wien 25: 64 (1875). Leucogaster floccosus R. Hesse, Botanisches Centralblatt, Beihefte 40: 3 (1889)
Due esemplari maturi; basidiomi 25-60 x 20-30 mm, da subglobosi a tuberiformi più o meno schiacciati, rizomorfa basale appena accennata.
Peridio esiguo ≤ 0,5 mm, inconsistente, non separabile, liscio, da biancastro a ocra giallastro, in seguito tendente a macchiarsi di nocciola-rugginoso, alle volte con tonalità verdastre nelle zone lesionate; formato da un sottile strato di ife filamentose con Ø 2-7,5 µm, ialine o leggermente pigmentate di giallo e incrostate, passante, negli strati più interni, ad un misto composto da cellule subglobose con misure medie 21 x 16,5 µm, frammisto ad ife settate e ialine.
Gleba di colore bianco, giallina a maturazione, con tendenza ad assumere toni verdastri nelle parti offese, formata da piccole cellette, piene di materia gelatinizzata e secernenti un latice sieroso, anch'esso, di colore bianco, pareti tramali formate da ife filamentose, miste a cellule subglobose con forme e misure simili a quelle dello strato sottostante il peridio. Basidi clavati in questa raccolta osservati solo pochissimi e senza sterigmi, probabilmente, effetto dell'autolisi.
Odore, molto forte, di frutta esotica (banane), in avanzato stadio di maturazione; sapore analogo.
Spore: (10,7) 11,2-12,9 (13,4) x (9,4) 9,9-11,6 (11,9) µm, in media 11,96 x 10,69 µm; Q. = (0,96) 1,014-1,186 (1,26), Q.m = 1,12; Vol. = (555) 597- 864 (971) µm³, Vol.m.= 719 µm³; globose o subglobose, verrucoso-reticolate, iodionegative, ialine o leggermente verdoline, circondate da un mixosporio molto evidente e persistente, raramente distaccato, trasparente, liscio.
Habitat e raccolte: N. scheda: 3993. Data di ritrovamento: 29/09/2008. Località: Colle dell'Asino. Comune: PIETRACAMELA (TE). Coordinate geografiche: 42°29'53.18"N 13°31'11.6. Altezza slm: 1460. Habitat: Bosco di Fagus sylvatica, ipogeo, terreno muscoso, levato dal cane. Legit: Tondo Gianluca. Determinatore: Zugna M.
Osservazioni: ad un primo momento, vista la freschezza dei reperti, avevo pensato ad una raccolta di questo periodo, e data l'esiguità del reticolo, magari anche parzialmente immatura, anche se, a vedere la quantità enorme di spore osservare nei preparati la cosa mi era sembrata piuttosto strana.
In seguito ad una mia richiesta di informazioni sul periodo esatto di raccolta, il Legit Tondo Gianluca, mi specificava che il ritrovamento era stato fatto a fine settembre 2008, comunicatoci (in litteris) - i tartufi sono stati conservati in frigo non congelati avvolti con della carta, in un vaso chiuso, l'odore era molto ma molto più penetrante ed al taglio fuoriusciva del liquido bianco come il latte - Nonostante dal momento della raccolta all'inizio dello studio "marzo 2009", siano passati cinque mesi, gli esemplari si sono mantenuti integri, senza manifestare principio di essiccazione ne tanto meno marciume o apparente stato necrotico delle cellule.
Possiamo aggiungere che, noi abbiamo constatato una momentanea assenza di fuoriuscita di latice, al effettuazione della sezione, anche se, la carne era rimasta molto morbida al tatto.
Per contro, nel momento in cui si prelevava un frammento di gleba per l'osservazione, la si poneva su un vetrino porta oggetto e gli si faceva cadere sopra una goccia d'acqua, questa, si colorava istantaneamente di bianco evidenziando una sicura presenza di latice che, per motivi vari, a noi sconosciuti, evidentemente, si era rappreso nelle cellette della gleba.
Altra osservazione che abbiamo potuto constatare è stata quella riguardante la grandezza delle cellette della gleba; queste, al taglio non si riuscivano a distinguere se non con molta difficoltà, questo, probabilmente, perchè fortemente compresse, però, bastava una leggera pressione dei lati della sezione perche queste apparissero e fossero ben visibili.
Anche per quanto riguarda l'ornamentazione sporale e più specificatamente il loro reticolo, ad un primo momento, proprio per il fatto d'aver pensato di trovarmi di fronte ad esemplari parzialmente maturi, avevo pensato che il reticolo sia in stadio di formazione, però, visti i fatti, dobbiamo constatare che il reticolo da noi evidenziato è tuu'altro che "ben visibile, anzi, si riescono appena ad intuire delle basse connessioni di collegamento fra le verruche spinose e, molte volte non chiuse a reticolo ma solo a formare brevi creste.
A questo punto ciò potrebbe far pensare che la raccolta sia un misto tra Leucogaster nudus e Leucophleps aculeatispora. Lungi da noi voler dare giudizi su specie che non abbiamo mai, ne visto, ne studiato, tantomeno, voler trarre conclusioni in merito.
Un'ultima annotazione per quanto riguarda l'odore che, a mio avviso, è molto particolare, direi suggestivo, molto forte, al punto che, dopo poco tempo che lo annusi diviene nauseante. Io l'ho definito (di banane in "molto" avanzato stadio di maturazione), in ogni caso di frutta esotica ipermatura.
Bibliografia:
Gori L. - 2005: Funghi ipogei della lucchesia, di altre province italiane e dall'estero
Montecchi A. & G. Lazzari, 1993 - Atlante fotografico dei funghi ipogei
Montecchi A. & M. Sarasini, 2000 - Funghi ipogei d’Europa
Index Fungorum: <http://www.indexfung...ames/Names.asp>
Júlich W., 1984 - Guida alla determinazione dei funghi (Aphyllophorales, Heterobasídiomycetes, gastromycetes. In: Gams W., Kleine Kryptogamenflora Band lib/l. Stuttgart, 626 pp.
foto eseguite il giorno della raccolta
foto Tondo Gianluca
foto Tondo Gianluca
foto eseguite il giorno 11 marzo 2009