Hebeloma hetieri Boud., Bull. Soc. mycol. Fr. 33: 8 (1917)
Sinonimi:
Hebeloma sacchariolens var. tomentosum M.M. Moser, Z. Pilzk. 36(1-2): 71 (1970)
Hebeloma tomentosum (M.M. Moser) Gröger & Zschiesch., Z. Mykol. 47(2): 203 (1981)
Descrizione della raccolta: “parzialmente desunta dalle fotografie della raccolta e dall'exsiccatum”.
Pileo Ø fino a 30 mm, all’inizio convesso in seguito piano-emisferico quindi spianato, con largo umbone ottuso, margine intero, non involuto, non debordante; superficie pileica di colore ocraceo, ocra scuro al disco, (in exsiccatum capriccioso, in alcuni casi discolore, in altri monocolore "chiaro"), superficie pileica scagliosetta, asciutta, non igrofana, resti di velo non apprezzabili.
Lamelle sub-ventricose, sinuose, adnate al gambo, mediamente fitte, intercalate da lamellule, in gioventù crema-biancastro, in seguito marrone-grigiastro, filo lamellare concolore, non crenulato, micro gocciole e macule scure non osservate.
Stipite 25-50 x 0,3-0.5 mm, cilindrico, diritto, ricurvo in basso, base leggermente allargata, pieno, concolore al pileo, più scuro nella parte bassa; pruinoso nella parte superiore, fibrilloso in basso, base ricopert da feltro miceliare biancastro.
Carne soda nel giovane, bianca, ocracea negli esemplari maturi; sapore dolciastro, saponoso dopo prolungata masticazione (da exsiccatum), odore di sapone floreale; basidiomi parzialmente e moderatamente annerenti in exsiccatum, in alcuni esemplari al centro del pileo in tutti nello stipite. In exsiccatum i reperti hanno dimostrato una consistenza rigida ma estremamente fragile, vetrificata.
Microscopia.
Spore (11,38) 11,75-13,31 (13,96) x (6,71)7,17-8,11 (8,40) µm, in media 12,56 x 7,63 µm, Q. = (1,50) 1,55-1,75 (1,84), Qm, = 1,65; Vol. = (271,4) 325,29-443,79 (482,0)), Vol.m.= 384,4, da amigdaliformi a citriformi, spesso con evidente papilla apicale indestrinoide, subovoidi in proiezione frontale, da mediamente a fortemente destrinoidi, gialle in ammoniaca, fortemente ornamentate, episporio aderente, in alcuni casi scollato, parete spessa, apicolo indestrinoide ben pronunciato.
Basidi (34,3) 34,4-48,7 (50,5) x (9,0) 9,2-12,5 (13,0) µm, in media 39,8 x 11,1 µm, clavati, con peduncolo basale, alle volte a base tozza e senza peduncolo, sterigmi lunghi fino a 7,5 µm (9,5 µm, in basidi bisporici), in buona parte tetrasporici ma anche bisporici.
Cheilocistidi da monocellulari a plurisettati, fino a catenulati, elemento terminale multiforme, nella maggior parte di forma clavata o cilindrica, spesso con apice rostrato, papillato o acuminato; in alcuni casi lageniformi o fusiformi; lunghezza del ultimo elemento (4,3) 5,6-13,5 (18,3) µm, in media 9,0 µm; apice con Ø (1,1) 1,6-4,6 (5,1) µm, in media 3,1 µm; base con Ø (1,0) 1,2-4,9 (5,1) µm, in media 2,7 µm; filo lamellare sterile; trama lamellare formata da ife cilindriche, ialine.
Pileipellis spessa 35-68,5 µm, disposta in ixocutis con tendenza verso un ixotricoderma, formata da ife filiformi, cilindriche, con Ø (2,1) 2,7-4,4 (4,5) µm, distese disordinatamente ed immerse in un gel poco evidente, terminali da allargati a clavati con Ø fino a (4,5) 4,5-9,8 (10,1) µm.
Caulopellis formata da ife parallele con Ø (4,5) 4,5-9,8 (10,1) µm.
Caulocistidi con terminali misuranti (19,7) 21,0-37,4 (44,2) x (6,8) 7,7-13,1 (13,8) µm, in media 27,0 x 10,5 µm, il più frequentemente clavati o subcilindrici, spesso settati, più raramente sublageniformi o subfusiformi, riuniti in folti mazzetti distribuiti su buona parte dello stipite.
Giunti a fibbia abbondantemente presenti in tutti i tessuti del basidioma.
Osservazioni.
L'odore tipico di saponetta da wc o di zucchero caramellato, come meglio si crede, non lascia dubbi circa l'inserimento della raccolta all'interno del Sacchariolens group
Nell'interpretare le caratteristiche strutturali della raccolta abbiamo tenuto conto soprattutto della forma e delle misure dei cheilocistidi, (in questo caso si è rivelata discriminante).
Altra caratteristica strutturale che si pone in evidenza è la conformazione della pileipellis tendente a disporsi in ixotricoderma ed i suoi terminali molto allargati all'apice.
Habitat e Raccolte studiate: N. scheda: 3920. Data di ritrovamento: 14/09/2008. Località: Rio Arno, zona centrale elettrica. Comune: Pietracamela. Coordinate geografiche: 42°30'33.73"N 13°32'28.47"E. Altezza slm: f. 4. Habitat: Alnus sp., C. avellana, F. sylvatica, tra Petasites hybridus, in terra.
Legit: Bruno de Ruvo B. Determinatore: Marino Zugna.
Bibliografia:
BON M., 2002 - Clé de determination du genre Hebeloma. Documents mycologiques, Tome XXXI, Fascicule n°123, 3-40.
VESTERHOLT J., 2005 - The genus Hebeloma; Fungi of Northern Europe, Vol. 3.
foto Bruno de Ruvo
foto Bruno de Ruvo
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