Hebeloma sinapizans (Fr.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 799 (1887)
Sinonimi: Agaricus sinapizans Fr., Epicr. syst. mycol. (Upsaliae): 180 (1838). Hypophyllum sinapizans Paulet, Traité sur les Champignons Comestibles (Paris): pl. 82 (1793)
Descrizione della raccolta: parzialmente desunta dalle fotografie della raccolta e dall'exsiccatum.
Pileo Ĝ fino a 70-90 mm, allinizio convesso in seguito piano-emisferico, provvisto, o meno di largo e basso umbone ottuso, margine intero; superficie pileica di colore ocra carico, in un caso laterizio, più chiaro verso il bordo, margine biancastro, alle volte ornato da macule ocra scuro, senza evidenti resti di velo, non viscido, non igrofano.
Lamelle sub-ventricose, sinuosette, adnate al gambo, mediamente fitte, intercalate da lamellule, in gioventù bianco-grigiastre, in seguito ocracee, infine marrone, filo lamellare leggermente più chiaro, finemente crenulato, non notate ne micro gocciole ne macule scure.
Stipite 70-90 x 10-22-(30) mm, cilindrico, diritto, o anche ricurvo in basso, base da claviforme a bulbosa (submarginato), connati alla base nel numero di 2-4 esemplari ma anche singoli, pieno, di colore biancastro, poi ocraceo chiaro, leggermente più scuro nella parte bassa; pruinoso scaglioso, ornamentato da piccole squame e fioccosità biancastre tendenti a colorarsi di ocraceo con l'età.
Carne soda nel giovane, bianca, ocracea negli esemplari maturi, soprattutto nella zona corticale dello stipite; odore rafanoide, sapore (da exsiccatum), rafanoide, leggermente amaro e piccantino; basidiomi non annerenti in exsiccatum.
Microscopia.
Spore (11,30) 12,01-13,67 (14,11) x (6,68) 7,27-8,01 (8,30) µm, in media 12,79 x 7,62 µm, Q. = (1,50) 1,60-1,77 (1,82), Qm, = 1,68; Vol. = (263,7) 343,74-451,6 (499,3), Vol.m.= 390,3, da amigdaliformi a citriformi, con evidente papilla apicale indestrinoide, fortemente destrinoidi, gialle in ammoniaca, mediamente ornamentate, episporio aderente, in rari casi leggermente scollato, parete spessa, apicolo indestrinoide ben pronunciato.
Basidi 36,5-41,0 x 9,5-11,0 µm, in media 39,1 x 10,0µm, clavati, alle volte con lieve costrizione nella zona mediana, sterigmi lunghi fino a 7 µm, tetrasporici.
Cheilocistidi: lunghezza 34,4-52,5 µm, in media 42,5 µm; apice Ĝ 5,3-7,7 µm, in media 6,4 µm; centro Ĝ 9,0-13,8 µm, in media 11,2 µm; base Ĝ 2,9- 6,4 µm, in media 4,3 µm; per la maggior parte lageniformi con apice cilindrico o leggermente dilatato; filo lamellare sterile; trama lamellare formata da ife cilindriche, ialine.
Pileipellis in ixocute spessa 170-330 µm, formata da ife, disposte disordinatamente ed immerse in un gel, filiformi, cilindriche, Ĝ 3,0-5,5 µm, , terminali allargati, Ĝ fino a 4-7µm. mediopellis formata da cellule subisodiametriche.
Caulopellis formata da ife parallele Ĝ 2,7-7,5 µm.
Caulocistidi: lunghezza (50,1) 51,0-82,4 (85,2) µm, in media 63,8 µm; apice Ĝ (5,4) 5,4-8,7 (9,0) µm, Ĝ medio 7,1 µm; centro Ĝ (3,8) 4,5-12,3 (13,3) µm, Ĝ medio 7,9 µm; base ; (4,6) 4,7-10,7 (11,2) µm, in Ĝ medio 7,1 µm; per la maggior parte cilindrici, con apice cilindrico o leggermente allargato, alle volte bifido, ma anche lageniformi o clavati, riuniti in piccoli mazzetti presenti, a ciuffetti, soprattutto nella parte alta dello stipite.
Giunti a fibbia abbondantemente presenti in tutti i tessuti del basidioma.
Osservazioni.
La specie si fa riconoscere già sul campo per il portamento massiccio, il pileo a volte maculato, il gambo, spesso bulboso, l'assenza di gocce sulle lamelle ed il tipico odore, fortemente rafanoide; eventuali dubbi vengono dissolti dall'esame microscopico che evidenzia cheilocistidi, tipicamente, lageniformi e spore destrinoidi.
Sistematicamente, il prof. Marcel Bon (BON M., 2002) colloca H. sinapizans nella Sezione Denudata (Fr. ) Sacc., Sottosezione Sinapizantia Quadr., assiene a: H. circinans; H. edurum = H. lateritium; H. subsaponaceum = H. syrjense; H. naviculosporum; H. angustispermus e H. kuehnerianum.
Tutte specie che, o per odori differenti (cacao, sapone) o per altri caratteri (taglia e aspetto) , già macroscopicamente sono facilmente separabili da H. sinapizans, se questo non bastasse, la caratteristica forma dei cheilocistidi contribuisce a tale scopo.
Nella sua monografia Jan Vesterholt (VESTERHOLT J., 2005), Lo separa da gli altri Hebeloma (di cui sopra), creando ad uopo la Sezione Sinapizantia, dove ivi lo colloca.
Habitat e Raccolte studiate: N. scheda: 3913. Data di ritrovamento: 12/10/2008. Località: Coste di Contradarno. Comune: Pietracamela (TE). Coordinate geografiche: 349-I-MONTORIO AL VOMANO. Altezza slm: 1000. Habitat: Boschetto di Quercus e altra latifoglia mista.. Legit: Bruno de Ruvo B. Determinatore: Marino Zugna.
Bibliografia:
BON M., 2002 - Clé de determination du genre Hebeloma. Documents mycologiques, Tome XXXI, Fascicule n°123, 3-40.
Breitenbach J. & F. Kränzlin - 2000 - Champignons de Suisse, tome 5. Mykologia, Lucerne.
VESTERHOLT J., 2005 - The genus Hebeloma; Fungi of Northern Europe, Vol. 3.
foto Bruno de Ruvo
foto Bruno de Ruvo
foto Bruno de Ruvo
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