Hebeloma birrus (Fr.) Gillet, (1874)
Basionimo: Agaricus birrus Fr., Epicr. syst. mycol. (Upsaliae): 179 (1838)
Sinonimi: Hebeloma anthracophilum Maire 1908. Hebeloma danicum Gröger, Z. Mykol. 53(1): 53 (1987). Hebeloma pumilum J.E. Lange, Fl. Agaric. Danic. 5(Taxonomic Consp.): IV (1940). Hebeloma spoliatum sensu NCL (1960), auct. mult.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
Descrizione della raccolta parzialmente desunta dalle fotografie della raccolta e dall'exsiccatum. da inserire
Cappello 3-5 cm, inizialmente emisferico con un umbone più o meno evidente, poi convesso-appianato, col margine dritto o rialzato specialmente negli esemplari adulti, la cuticola liscia, asciutta, di colore ocraceo-brunastro, più carico al centro e progressivamente più chiaro verso l'orlo che si presenta anche biancastro.
Lamelle Adnate al gambo, subventricose, frammiste a lamellule, di colore biancastro crema nel giovane, poi ocraceo rosate e infine brunastre con la deposizione sporale, col filo più chiaro e senza la presenza di gocciole.
Gambo alto 5-11 cm, cilindrico, molto slanciato, flessuoso, più o meno radicante, pieno ma presto cavo, pruinoso per tutta la superficie, di colore biancastro macchiato di ocraceo.
Carne soda, presto fibrosa specialmente nel gambo, di colore biancastro, con odore fungino gradevole, erbaceo, senza componenti rafanoidi.
Microscopia.
Spore misura effettuata su 33 elementi: (11,6) 12,02-13,8 (14,1) x (6,6) 6,9-7,6 (7,8) µm, in media 13 x 7,3 µm; Q. (1,6) 1,7-1,9 (1,9) Q. medio 1,8; in proiezione laterale amigdaliformi, con papilla evidente ma poco sviluppata, strettamente ovoidi in proiezione frontale, distintamente verrucose anche a bassi ingrandimenti (O3), perisporio distintamente allentato in quasi tutte le spore (P2-3), istantaneamente e fortemente destrinoidi (D4), giallo-rugginoso in ammoniaca, parete spessa e apicolo laterale evidente.
Basidi, misura effettuata su 18 elementi: (25,8) 26,61-34,44 (34,8) x (7,1) 7,55-9,18 (9,9) µm, in media 31 x 8,4 µm, da normalmente clavati a subcilindrici e con restringimento ventrale, tetrasporici.
Cheilocistidi, misura effettuata su 30 elementi: lunghezza (28,3) 33,33-55,22 (58,6) µm; larghezza alla base (2,8) 3,42-6,09 (7,3) µm; larghezza dellapice (5,4) 5,5-7,68 (7,9) µm, per la quasi totalità cilindrici e con apice leggermente allargato, flessuosi, densamente fascicolati su tutto il filo lamellare al punto da renderlo sterile; pleurocistidi assenti; trama lamellare formata da ife ialine, cilindriche, poco differenziate nel mediostrato e con diametro di (2,6) 3,56-12,5 (13,3) µm, ife del subimenio filamentose con diametro di 2-5 µm.
Pileipellis in ixocute spessa 120-380 µm, formata da ife congofile, disposte disordinatamente ed immerse in un gel, suprapellis formata da ife filiformi, cilindriche, ĝ 1,8-3,5 µm, a parete finemente incrostata, terminali affusolati ĝ 3-4 µm, mediopellis composta da ife subisodiametriche 21-33 x 8-16 µm, subpellis non differenziata.
Caulopellis formata da ife parallele ĝ (3,6) 4,04-8,5 (9,1) µm; caulocistidi, misura effettuata su 37 elementi: lunghezza (28,1) 38,96-61,38 (65,8) µm, larghezza della base (3,8) 4,38-6,72 (7,7) µm, larghezza dellapice (4,0) 5,64-9,9 (10,5) µm, la maggior parte strettamente cilindrici con apice alle volte da allargato a capitulato, simili ai cheilocistidi o solo leggermente più lunghi, presenti in grandi quantità e riuniti in folti mazzetti su buona parte della lunghezza del gambo,.
Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti del basidioma.
Osservazioni: per levidente assenza di velo e cortina e la presenza di spore evidentemente caliptrate, (BON M., 2002), nella sua chiave del genere Hebeloma, inserisce Hebeloma birrus (Fr.) Gillet, nel Sottogenere Hebeloma, Sezione Scabrispora Romagn., sottosezione Calyptrospora Bon, allinterno della quale Hebeloma birrus si distingue per il perisporio distintamente distaccato in tutte o quasi, le spore.
Macroscopicamente, la taglia piccola, il gambo spesso e volentieri radicante e lodore erbaceo aiutano a separarlo dalle specie vicine.
(VESTERHOLT J., 2005), nella sua recente opera, dopo aver esposto le sue deduzioni, alle quali ci uniformiamo, sinonimizza Hebeloma anthracophilum Maire 1908, con la specie su esposta, aggiungendo che, una particolarità di Hebeloma birrus è quella di prediligere substrati nitrogeni, siano essi prodotti dal passaggio del fuoco sia da resti di deiezioni animali, ponendo lattenzione sulla variabilità nella misura sporale di Hebeloma birrus con un range molto ampio anche in basidiomi provenienti dalla stessa raccolta.
Noi abbiamo studiato un Hebeloma crescente sul bruciato (Zugna M. 2003) allora determinato come Hebeloma anthracophilum Maire 1908, all luce dei fatti ci rendiamo conto che le differenze macroscopiche, se ci sono, sono minime e, quelle microscopiche, praticamente inesistenti.
Habitat e Raccolte studiate: N. scheda: 3703; Data di ritrovamento: 02/07/2007; Località: S. Fratello; Comune: S. Fratello; Coordinate geografiche: 611; I; PORTELLA FEMMINA; Altezza slm: f.4; Habitat: Bosco di Fagus sylvatica
Legit: Salvatore Saitta; Determinatore: Marino Zugna.
Bibliografia:
BON M., 2002 - Clé de determination du genre Hebeloma. Documents mycologiques, Tome XXXI, Fascicule n°123, 3-40.
Breitenbach J. & F. Kränzlin - 2000 - Champignons de Suisse, tome 5. Mykologia, Lucerne.
Grilli E. - 1997 - Ridescrizione dei caratteri micromorfologici di Hebeloma hiemale. BGMB 40 (2-3): 251-260, 1997
La Chiusa L. 1999 - Contributo allo studio del genere Hebeloma, RdM, 1999, 3: 221-240
VESTERHOLT J., 2005 - The genus Hebeloma; Fungi of Northern Europe, Vol. 3.
Zugna M. 2003 - http://www.ambmuggia...289&hl=anthraco LINK