Melanoleuca brevipes (Bull.) Pat. 1900
Basionimo: Agaricus brevipes Bull. 1812Sinonimi:
Agaricus brevipes Bull. 1812
Gymnopus brevipes (Bull.) Gray 1821
Tricholoma brevipes (Bull.) P. Kumm. 1871
Gyrophila brevipes (Bull.) Quél. 1886
Gyrophila grammopodia var. brevipes (Bull.) Quél. 1888
Tricholoma melaleucum var. grammopodium subvar. brevipes (Bull.) Maire 1916
Descrizione macro:
“parzialmente desunta dalle fotografie della raccolta e dall'exsiccatum”.
Pileo (30) 40 - 70, da prima convesso, quindi spianato, infine depresso e con umbone centrale, liscio e glabro con l’umido, feltrato e opaco con il secco, grigio-cenere, grigio-bruniccio e con fibrille radiali nerastre nella parte centrale, margine leggermente ondulato e più chiaro.
Lamelle fitte, diritte, smarginate con dentino, alte due volte lo spessore della carne del pileo, di colore crema biancastro con tendenza ad ingrigire, filo lamellare intero, leggermente più chiaro delle facce, lamellule abbondanti.
Stipite (20) 30 - 50 x 0,5 - 10 mm, cilindrico, più largo alla base, striato longitudinalmente e fibrilloso, grigio-ocraceo con tendenza al brunastro. Base bulbosetta invasa da feltro miceliare bianco.
Carne biancastra, tendente ad assumere tonalità brunastre nella parte basale. Odore e sapore non rilevati.
Descrizione micro:
Spore 7,1 - 10,3 x 5 - 6,8 µm, in media 8,5 x 5,7µm, Q. 1,3 - 1,7; Q. medio 1,5, ellittiche, ornate da verruche più o meno dense ma isolate, fortemente amiloidi, plaga ilare ben visibile, non amiloide ma con bordo ben delimitato da verruche fortemente amiloidi.
Basidi 26,9 - 37,4 x 7,9 - 10,6 µm, in media 31,8 x 9,3 µm, clavati, per la maggior parte tetrasporici.
Trama lamellare parallela, formata da ife cilindriche, giunti a fibbia assenti in tutti i tessuti del basidioma.
Cheilocistidi 45 - 68,7 x 6 - 10 µm, in media 57,2 x 7,4 µm, metuloidi, a pelo d’ortica, da scarsamente distribuiti a numerosi, a zone, sul filo lamellare, con o senza cristalli apicali, pleurocistidi assenti.
Caulopellis formata da ife cilindriche con diametro (3,7) 3,8 - 12,8 (13,6) µm, paracaulocistidi singoli o plurisettati con l’ultimo setto misurante 19,8 - 54,3 x 6,1 - 10,5 µm, in media 35,3 x 8,6 µm, di forma clavata, riuniti in piccoli e folti gruppetti, nella parte alta del gambo. Caulocistidi metuloidi rarissimi, osservati solo nella porzione apicale.
Pileipellis; di tipo cute, formata da ife gelatinizzate, cilindriche, con diametro (3,5) 3,75 - 11,8 (12,7) µm, pigmentate e finemente incrostate di giallo-brunastro terminali leggermente più grossi.
Osservazioni:
Nonostante la misura sporale, in questo genere, non sia un carattere molto costante, il quoziente medio è dato come tale e, nel nostro caso, esso è risultato conforme all’ipotesi brevipes. L’ornamentazione sporale, composta essenzialmente da verruche, ben amiloidi, libere e, mai, o solo accidentalmente, riunite per un breve tratto, la spaziosa plaga subilare, contornata anch’essa da verruche, sono anche caratteri che confortano nella determinazione.
Prima di poter osservare una porzione di filo lamellare con dei cheilocistidi ho dovuto faticare non poco e solo dopo numerosi tentativi, effettuati su prelievi da lamelle differenti e da basidiomi diversi, sono riuscito a trovare una piccola zona dove questi erano relativamente abbondanti al punto da poter effettuare le misure necessarie.
Questo conferma il fatto che, in letteratura, la specie è descritta con cheilocistidi rari.
Anche il gambo non ha dato risultati positivi sull’eventuale presenza di cistidi a pelo d’ortica se non nella parte estrema, dove, le lamelle vanno a scorrervi sopra, lo conferma il fatto che, questi “caulocistidi a pelo d’ortica”, sono circondati da basidi, per il resto si notano ciuffi di cellule di forma clavata, distribuiti più o meno numerosi, nel primo quarto di gambo.
Macroscopicamente,i basidiomi di piccola taglia potrebbero far pensare a qualcosa di diverso, pur rimanendo nei limiti minimi della specie, ma la somma delle caratteristiche microscopiche rispecchiano in toto la specie di Bulliard e ci fanno propendere per questa ipotesi.
Dati relativi alla raccolta:
N. scheda: 3674; Data di ritrovamento: 23/11/2007; Località: Torre di Cerrano; Comune: Pineto (TE); Coordinate geografiche: 340: III: ROSETO D. ABR.; Altezza slm: f.0.
Habitat: In pineta di Pinus nigra, nei pressi della spiaggia.
Legit: de Ruvo Bruno. Determinatore: Zugna Marino
Bibliografia:
Basso M.T. & Candusso M.: (2002) BGMB 45 (1): Note descrittive e tassonomiche su Melanoleuca brevipes
Bas, C., Kuyper, Th.W., Noordeloos, M.E. & Vellinga, E.C. (eds) (1999). Flora Agaricina Neerlandica 4. Strophariaceae, Tricholomataceae (3). Rotterdam: Balkema.
Bon, M. (1991). Les Tricholomes et Ressemblants. Flore Mycologique d’Europe 2. Doc. Mycol. Mém. Hors Sér. 2.
Fontenla R., M. Gottardi & Para R. (2003). Osservazioni sul genere Melanoleuca. Rivista di Micologia 4: 337-350.
Fontenla R., M. Gottardi & Para R. (2003) - Fungi non delineati. Pars XXV Osservazioni sul genere Melanoleuca. Edizioni Candusso I-Alassio (SV).
Messaggio modificato da marinetto, 22 gennaio 2008 - 23:49