Amanita fuscoolivacea
Iniziato da
marinetto
, ott 23 2007 17:02
27 risposte a questa discussione
#1
Inviato 23 ottobre 2007 - 17:02
Amanita fuscoolivacea (Kühner ex Contu) Romagn. (Bull. Soc. Mycol. Fr. 108: 74, 1992).
Cappello 100 mm, campanulato poi espanso e con largo umbone ottuso, senza resti di velo, di un tipico marrone bronzato, superfice lievemente martellata, margine striato dino a 15 mm, concolore.
Lamelle libere, alte fino a12 mm, all'inizio crema chiaro, tendenti ad imbrunire in vecchiaia, margine segnato di brunastro dopo un giorno dalla raccolta, lamellule da scarse a molto scarse.
Gambo alto fino a 150 mm, largo 17 mm alla base, all'inizio di color crema molto chiaro, specialmente nella parte alta, via via più scuro fino a quasi concolore al pileo, specialmente nella parte bassa, base appena bulbosetta.
Finemente striato longitudinalmente nella parte alta, per la compressione delle lamelle, da liscio a fibrilloso nella parte bassae nelle zone ricoperte dalla volva, nelle parti libere, con l'età, le fibrille tendono a riunirsi a formare scagliette concolori al pileo, più fitte verso la base.
Volva inguainante, consistente, molto alta, all'inizio di colore biancastro sporco ma, presto completamente ocra-rugginosa, zona limbale evidente che si macchia di arancione dove asportata e con residui anulari consistenti, di colore rugginoso.
Carne inodore, soffice, biancastra, immutabile nel midollo del gambo, tendente a imbrunire leggermente nel pileo, corteccia del gambo di color nocciola. Sapore dolce.
Spore 11,87 - 17,18 x 11,46 - 16,16 μm, in media 12,95 - 12,71 µm, Quoziente 0,96 - 1,1, Q.medio 1,02, ialine, globose, spesso leggermente schiacciate, apicolo ben evidente, non amiloidi.
Basidi 61,5 - 77 x 11,5 - 19 µm, tetrasporici, lungamente clavati. Albero subimeniale formato da una grossa cellula inflata 10,5 - 16,5 µm, seguita da una serie catenulata di altre 3 - 4 elementi, allungati ma non ifali misuranti 10 - 21 x 5 - 9 µm, giunti a fibbia assenti.
Trama dell'imenoforo bilaterale. Cellule marginali molto numerose, 36,5 - 58 x 28 - 32 μm, da cortamente clavate a sferopeduncolate, banali per un'amanita.
Rivestimento pileico formato da una suprapellis gelificata, posto sopra ad una cutis di ife cilindriche o clavate, parallele o leggermente attorciliate, larghe 3,5 - 6 µm; subpellis distinta, composta da ife di di maggior taglia, ialine, larghe 6-13 µm; ife tromboplere molto abbondanti, larghe 4-8 µm.
Velo generale a textura praticamente del tutto filamentosa, composto da un intreccio di ife cilindriche, larghe 4-9 µm; sferociti molto rari, ialini, 32-82 x 27-65 µm, ife tromboplere molto abbondanti Giunti a fibbia assenti.
Habitat e raccolte:
N. scheda: 3595; Data di ritrovamento: 18/10/2007; Località: Castania; Comune: CITTANOVA (CRO); Altezza slm: 02.
Habitat: solitaria in boschetto di Cedrus sp., nei pressi del mare. Determinatore: Zugna M. Legit: Zugna M., Belladonna R.
Osservazioni:
Amanita fuscoolivacea risulta un'entità molto vicina ad Amanita umbrinolutea (Secr. ex Gillet) Bataille emend. Bataille 1980, al punto che si potrebbe considerarla a livello varietale di quest'ultima.
Negli ultimi anni per alcune caratteristiche differenziali, tra le quali il marcato colore bronzato uniforme della tinta pileica, la numerosa e costante presenza di tromboplere nella pileipellis e nella volva e, non ultimo, l'habitat di aghifoglie, Marco Contu convalida Amanita umbrinolutea var. fuscoolivacea Kühner ex Contu, Boln Soc. Micol. Madrid 13: 91 (1989) [1988], elevata a rango di specie da Romagnesi (Bull. Soc. Mycol. Fr. 108: 74, 1992),
Nella nostra raccolta abbiamo riscontrato tutte le caratteristiche che avallano la tesi di Marco Contu e quindi ci uniformiamo al suo concetto e, di conseguenza, a quello di Romagnesi.
Cappello 100 mm, campanulato poi espanso e con largo umbone ottuso, senza resti di velo, di un tipico marrone bronzato, superfice lievemente martellata, margine striato dino a 15 mm, concolore.
Lamelle libere, alte fino a12 mm, all'inizio crema chiaro, tendenti ad imbrunire in vecchiaia, margine segnato di brunastro dopo un giorno dalla raccolta, lamellule da scarse a molto scarse.
Gambo alto fino a 150 mm, largo 17 mm alla base, all'inizio di color crema molto chiaro, specialmente nella parte alta, via via più scuro fino a quasi concolore al pileo, specialmente nella parte bassa, base appena bulbosetta.
Finemente striato longitudinalmente nella parte alta, per la compressione delle lamelle, da liscio a fibrilloso nella parte bassae nelle zone ricoperte dalla volva, nelle parti libere, con l'età, le fibrille tendono a riunirsi a formare scagliette concolori al pileo, più fitte verso la base.
Volva inguainante, consistente, molto alta, all'inizio di colore biancastro sporco ma, presto completamente ocra-rugginosa, zona limbale evidente che si macchia di arancione dove asportata e con residui anulari consistenti, di colore rugginoso.
Carne inodore, soffice, biancastra, immutabile nel midollo del gambo, tendente a imbrunire leggermente nel pileo, corteccia del gambo di color nocciola. Sapore dolce.
Spore 11,87 - 17,18 x 11,46 - 16,16 μm, in media 12,95 - 12,71 µm, Quoziente 0,96 - 1,1, Q.medio 1,02, ialine, globose, spesso leggermente schiacciate, apicolo ben evidente, non amiloidi.
Basidi 61,5 - 77 x 11,5 - 19 µm, tetrasporici, lungamente clavati. Albero subimeniale formato da una grossa cellula inflata 10,5 - 16,5 µm, seguita da una serie catenulata di altre 3 - 4 elementi, allungati ma non ifali misuranti 10 - 21 x 5 - 9 µm, giunti a fibbia assenti.
Trama dell'imenoforo bilaterale. Cellule marginali molto numerose, 36,5 - 58 x 28 - 32 μm, da cortamente clavate a sferopeduncolate, banali per un'amanita.
Rivestimento pileico formato da una suprapellis gelificata, posto sopra ad una cutis di ife cilindriche o clavate, parallele o leggermente attorciliate, larghe 3,5 - 6 µm; subpellis distinta, composta da ife di di maggior taglia, ialine, larghe 6-13 µm; ife tromboplere molto abbondanti, larghe 4-8 µm.
Velo generale a textura praticamente del tutto filamentosa, composto da un intreccio di ife cilindriche, larghe 4-9 µm; sferociti molto rari, ialini, 32-82 x 27-65 µm, ife tromboplere molto abbondanti Giunti a fibbia assenti.
Habitat e raccolte:
N. scheda: 3595; Data di ritrovamento: 18/10/2007; Località: Castania; Comune: CITTANOVA (CRO); Altezza slm: 02.
Habitat: solitaria in boschetto di Cedrus sp., nei pressi del mare. Determinatore: Zugna M. Legit: Zugna M., Belladonna R.
Osservazioni:
Amanita fuscoolivacea risulta un'entità molto vicina ad Amanita umbrinolutea (Secr. ex Gillet) Bataille emend. Bataille 1980, al punto che si potrebbe considerarla a livello varietale di quest'ultima.
Negli ultimi anni per alcune caratteristiche differenziali, tra le quali il marcato colore bronzato uniforme della tinta pileica, la numerosa e costante presenza di tromboplere nella pileipellis e nella volva e, non ultimo, l'habitat di aghifoglie, Marco Contu convalida Amanita umbrinolutea var. fuscoolivacea Kühner ex Contu, Boln Soc. Micol. Madrid 13: 91 (1989) [1988], elevata a rango di specie da Romagnesi (Bull. Soc. Mycol. Fr. 108: 74, 1992),
Nella nostra raccolta abbiamo riscontrato tutte le caratteristiche che avallano la tesi di Marco Contu e quindi ci uniformiamo al suo concetto e, di conseguenza, a quello di Romagnesi.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
#14
Inviato 23 ottobre 2007 - 17:12
Amanita fuscoolivacea (Kühner ex Contu) Romagn. (Bull. Soc. Mycol. Fr. 108: 74, 1992).
in foto: filo lamellare segnato di bruno.
A maggiori ingrandimenti si uò notare che, le pigmentate "necrosi?", siano di struttura filamentosa.
in foto: filo lamellare segnato di bruno.
A maggiori ingrandimenti si uò notare che, le pigmentate "necrosi?", siano di struttura filamentosa.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
#15
Inviato 23 ottobre 2007 - 17:13
Amanita fuscoolivacea (Kühner ex Contu) Romagn. (Bull. Soc. Mycol. Fr. 108: 74, 1992).
in foto: filo lamellare segnato di bruno.
A maggiori ingrandimenti si uò notare che, le pigmentate "necrosi?", siano di struttura filamentosa.
A pensarci bene, c'è la "non remota" possibilità che questi siano resti del velo parziale.
in foto: filo lamellare segnato di bruno.
A maggiori ingrandimenti si uò notare che, le pigmentate "necrosi?", siano di struttura filamentosa.
A pensarci bene, c'è la "non remota" possibilità che questi siano resti del velo parziale.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
0 utente(i) stanno leggendo questa discussione
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi