Hebeloma laterinum (Batsch) Vesterh., Fungi of Northern Europe (Greve) 3: 106 (2005)
Sinonimi: Agaricus laterinus Batsch, Elench. fung., cont. sec. (Halle): [column] 29, tab. 33:195 (1789).
Agaricus senescens Batsch, Elench. fung., cont. sec. (Halle): 35 (1789).
Hebeloma edurum Métrod ex Bon, Docums Mycol. 16(no. 61): 16 (1985).
Hebeloma edurum Métrod, Revue Mycol., Paris 11: 80 (1946).
Hebeloma senescens Berk. & Broome, Ann. Mag. nat. Hist., Ser. 5 9: no. 1941 (1882).
Hebelomatis edurum Locq., Fl. Mycol., 3. Cortinariales-A.: 146 (1979) [1977]
Posizione sistematica: Strophariaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi.
Descrizione della raccolta:
Cappello 3-7 cm, da giovane convesso in maturità piano-emisferico, con o senza largo e basso umbone, margine diritto, alle volte leggermente involuto, viscido con tempo umido, lucido con il secco, da crema a crema-ocraceo, nocciola chiaro in età avanzata.
Lamelle adnate, appena subdecorrenti, frammiste a lamellule 1L/3l, crema in gioventù, ocracee in seguito, infine bruno cioccolato, filo lamellare biancastro, fioccoso, crenulato nei giovani esemplari, indistinto a maturità, non presenti essudazioni. Sporata bruno tabacco.
Gambo 3-9 x 0,5-2 cm, da cilindrico, a clavato, alle volte contorto, con base allargata, molto spesso bulbosa, in un’esemplare radicante, all’inizio pieno, poi fistoloso, da crema a ocra “concolore al cappello”, presto bruniccio, fortemente imbrunente verso la base, ricoperto da scagliette su buona parte della superficie ma soprattutto verso l’apice.
Carne soda nel giovane, poi fibrosa, specialmente nel gambo, ocra molto chiaro nella parte superiore, presto annerente verso la base, con odore piacevole, che ricorda i biscotti, a maturazione con l’odore tipico, di cacao, nessun sentore di odori che ricordi quello rafanoide, sapore dolce anche dopo masticazione prolungata, basidiomi annerenti in exsiccatum.
Spore (10,02) 10,43 - 11,97 (12,47) x (6,17) 6,22 - 6,87 (7,03) µm, Q. medio (1,58) 1,623 - 1,827 (1,89) Vol. (200,99) 218,312 - 291,82 (303,50), da amigdaliformi a citriformi giallo-verdastre in H2O, finemente ormanentate da verruche basse e dense, perisporio non evidente, destrinoidi, apicolo laterale pronunciato. Basidi 25-28 x 7-8 µm, tetrasporici normalmente clavati, bisporici 34 – 37 x 7 – 8 µm, con forte restringimento nel primo quarto superiore.
Cheilocistidi: (14) 21 - 37 (53) x (3) 4 - 8 (8) µm, ad andamento sinuoso cilindrici con apice solo leggermente ingrossato, mai capitulati, disposti su tutto il filo lamellare al punto da renderlo sterile. Trama lamellare formata da ife cilindriche, ialine.
Caulocistidi presenti a densi ciuffetti, nei pressi dell’apice del gambo, poi più radi fino a sparire completamente scendendo verso la base, simili, per forme e misure, ai cistidi imeniali.
Pileipellis formata da un ixocute di ife cilindriche, ø 3 - 5 µm, con l’ultimo elemento di forma cilindrica ø 2-5,5 µm, a parete liscia, immerse in uno strato di gel spesso 65 – 100 µm, pseudoparenchimatica, 16 – 33 x 11 – 18 µm.
Osservazioni: molti basidi bisporici presentavano un curioso restringimento sulla trequarti, altri, in formazione, evidenziavano una specie di bernoccolo apicale.
Habitat e Raccolte studiate: una decina di esemplari in diversi stadi di crescita, in pineta marittima composta da Pinus pinaster e Pinus nigra, su terreno sabbioso.
basidiomi