Amanita subfraudulenta
Iniziato da
marinetto
, set 08 2006 12:44
15 risposte a questa discussione
#1
Inviato 08 settembre 2006 - 12:44
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
#3
Inviato 01 ottobre 2006 - 15:19
come spesso accade, diverse specie appartenenti alla sez. Vaginatae possono risultare alquanto problematiche e alle volte succede che o per mancanza di bibliografia specifica in merito o perche il limite delle specie, prossime alla raccolta studiata, non sono ancora ben chiari "come in questo caso", e purtoppo finisce che ci si ritrova con una raccolta che ricade per metà entro il limite di una specie e per metà dentro i limiti di un'altra/e, senza per altro averne tutte le caratteristiche per poter, con sicurezza, fare una scelta.
Infatti, da quanto risultato dallo studio degli esemplari, posti a maturare, seccati e poi studiati, le specie che risultano più prossime alla nostra raccolta sono 2 (3) se volessimo inserire anche la capostipite del gruppo, esse sono:
Amanita subfraudulenta Contu 2004
Sin: Amanita lividopallescens var. malleata (Piane) Romagn., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 98 (2): 169 (1982) (non Amanita malleata (Bon) Contu (1986)):
Amanita fraudulenta Contu, Boll, Acc. Gioen. Sci. Nat. 32 (356): 17, 1999, pubbl. 2001, nom inval. (fondato su un basionimo costituito da una combinazione illegittima.
Amanita lividopallescens var. tigrina Romagn. ex Bon, Docums Mycol. 17(no. 65): 51 (1986), nom. illeg. (superfluo)
e un'altra specie che ha visto la luce in ques'ultimo decennio, Amanita separata Contu, Micologia e Vegetazione Mediterranea 13(2): 162 (1999).
Tenendo conto che la nostra raccolta, per il Q. sporale medio, la conformazione della volva e la sua struttura, si colloca nella Sez. Vaginatae sottosez. Ovigerae, Serie Mairei , a questo punto, scartando le specie con Q. medio che non supera 1.2 prendiamo in considerazione quelle con Q. medio di 1.25 - 1.5, tra queste, possiamo ulteriormente scartare A. mairei, specie che presenta giunti a fibbia alla base dei basidi (cosa che non collima con la nostra raccolta) e A. pseudolactea per il colore bianco e per la presenza di giunti a fibbia, A. magnivolvata soprattutto per la taglia ma anche per i colori pileici e A. stenospora per le spore strette (7-9 µm).
Quindi, dalle descrizioni di A. subfraudulenta si evince che, questa ha il filo lamellare colorato di bruno*, caratteristica incompatibile con gli esemplari della nostra raccolta e non presenta cellule marginali (caratteristica che collima con la nostra raccolta). A seguire, A. separata, specie con filo lamellare concolore ma cellule marginali* presenti (cosa che non collima con la nostra raccolta).
A questo punto, i dubbi permangono, soprattutto per il fatto che, la presenza-assenza di cellule marginali sul filo lamellare sia l'orlo delle lamelle colorato, per moti AA., non sono da considerare nella sistematica come buona discriminante.
Io stesso ho notato che spesso alcune ("amanitopsis" battarrae, umbrinolutea, "pachyvolvata, vedi l'ultimo ritrovamento nel forum"), si presentano con filo concolore altre con filo discolore.
Questo fatto potrebbe essere dovuto ai negropigmenti sorti nelle cellule morte del filo lamellare "residui del velo parziale".
Inoltre, le cellule marginali, non essendo derivate dal subimenio, ma, visibilmente residui del velo parziale abortito, potrebbero essere un carattere che porta a far confusione piuttosto che chiarire il merito.
Va beh! ho parlato anche troppo!
Il velo generale composto essenzialmente da ife filamentose e qualche rarissimo sferocito
Infatti, da quanto risultato dallo studio degli esemplari, posti a maturare, seccati e poi studiati, le specie che risultano più prossime alla nostra raccolta sono 2 (3) se volessimo inserire anche la capostipite del gruppo, esse sono:
Amanita subfraudulenta Contu 2004
Sin: Amanita lividopallescens var. malleata (Piane) Romagn., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 98 (2): 169 (1982) (non Amanita malleata (Bon) Contu (1986)):
Amanita fraudulenta Contu, Boll, Acc. Gioen. Sci. Nat. 32 (356): 17, 1999, pubbl. 2001, nom inval. (fondato su un basionimo costituito da una combinazione illegittima.
Amanita lividopallescens var. tigrina Romagn. ex Bon, Docums Mycol. 17(no. 65): 51 (1986), nom. illeg. (superfluo)
e un'altra specie che ha visto la luce in ques'ultimo decennio, Amanita separata Contu, Micologia e Vegetazione Mediterranea 13(2): 162 (1999).
Tenendo conto che la nostra raccolta, per il Q. sporale medio, la conformazione della volva e la sua struttura, si colloca nella Sez. Vaginatae sottosez. Ovigerae, Serie Mairei , a questo punto, scartando le specie con Q. medio che non supera 1.2 prendiamo in considerazione quelle con Q. medio di 1.25 - 1.5, tra queste, possiamo ulteriormente scartare A. mairei, specie che presenta giunti a fibbia alla base dei basidi (cosa che non collima con la nostra raccolta) e A. pseudolactea per il colore bianco e per la presenza di giunti a fibbia, A. magnivolvata soprattutto per la taglia ma anche per i colori pileici e A. stenospora per le spore strette (7-9 µm).
Quindi, dalle descrizioni di A. subfraudulenta si evince che, questa ha il filo lamellare colorato di bruno*, caratteristica incompatibile con gli esemplari della nostra raccolta e non presenta cellule marginali (caratteristica che collima con la nostra raccolta). A seguire, A. separata, specie con filo lamellare concolore ma cellule marginali* presenti (cosa che non collima con la nostra raccolta).
A questo punto, i dubbi permangono, soprattutto per il fatto che, la presenza-assenza di cellule marginali sul filo lamellare sia l'orlo delle lamelle colorato, per moti AA., non sono da considerare nella sistematica come buona discriminante.
Io stesso ho notato che spesso alcune ("amanitopsis" battarrae, umbrinolutea, "pachyvolvata, vedi l'ultimo ritrovamento nel forum"), si presentano con filo concolore altre con filo discolore.
Questo fatto potrebbe essere dovuto ai negropigmenti sorti nelle cellule morte del filo lamellare "residui del velo parziale".
Inoltre, le cellule marginali, non essendo derivate dal subimenio, ma, visibilmente residui del velo parziale abortito, potrebbero essere un carattere che porta a far confusione piuttosto che chiarire il merito.
Va beh! ho parlato anche troppo!
Il velo generale composto essenzialmente da ife filamentose e qualche rarissimo sferocito
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
#7
Inviato 01 ottobre 2006 - 15:23
imenio a struttura mista, alle volte abbiamo notato la presenza di una cellula inflata prossima al basidio, altre, essa era nettamente filamentosa, altre ancora il subimenio era composta da ife inflate e catenulate.
I giunti a fibbia completamente assenti, alle volte può trarre in inganno il probasidio all'inizio dell sviluppo che potrebbe essere scambiato per un giunto.
I giunti a fibbia completamente assenti, alle volte può trarre in inganno il probasidio all'inizio dell sviluppo che potrebbe essere scambiato per un giunto.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
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