10 risposte a questa discussione

[renato]

Fino a poco tempo fa si sarebbe chiamato Lamproderma atrosporum adesso è Merdiderma carestiae (Ces. & De Not.).
Un paio di settimane fa sul Monte Nevoso in Slovenia (Veliki Sneznik), al bordo di una macchia di neve.

Foto N°1

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[renato]

La caratteristica di Meriderma è la deiscenza del peridio in minuti frammenti.

Foto N°2

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Messaggio modificato da renato, 04 giugno 2006 - 16:41

[renato]

La frammentazione risparmia la parte inferiore che resta a formare un calice.

Foto N°3

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[renato]

Un'altra veduta di gruppo.

Foto N°4

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[renato]

La columella raggiunge il centro dello sporangio. A volte la sommità è ingrossata (l'effetto è esagerato dall'accumulo delle spore)

Foto N°5

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[renato]

I frammenti del peridio sono talmente piccoli che praticamente non si distinguono dai grumi di spore che vi restano attaccati.

Foto N°6

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[renato]

Un esempio di columella non ingrossata, con il capillizio che si origina praticamente da tutta la sua lunghezza.

Foto N°7 (cornice blu a 500x750 um)

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Messaggio modificato da renato, 04 giugno 2006 - 16:44

[renato]

Il capillizio è bruno scuro.

Foto N°8 (cornice marrone alta 100 um)

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[renato]

Le terminazioni coniche del capillizio portano brandelli veramente minimi di peridio.

Foto N°9

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[renato]

Le spore, nerastre in massa e bruno scuro in trasparenza, sono reticolate ed hanno un diametro mediamente prossimo ad 11 um

Foto N°10 (cornice verde a 50x50 um)

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Messaggio modificato da renato, 04 giugno 2006 - 16:45

[renato]

Il reticolo non appare completo è questo dovrebbe essere tipico della varietà carestiae.

(La determinazione è stata confermata in base alle foto da Marianne Meyer).

Foto N°11

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