Conocybe juniana var. juniana
Iniziato da
brunoceppo
, mag 12 2006 18:45
19 risposte a questa discussione
#1
Inviato 12 maggio 2006 - 18:45
Conocybe juniana var. juniana (Velen.) Hauskn. & Svrček, in Hausknecht, Öst. Z. Pilzk. 8: 46 (1999)
Siamo in abetaia tra tanti entolomi e melanoleuche,
ogni tanto spunta un funghetto giallo-arancio dal portamento micenoide,
le lamelle ocracee porterebbero a considerare una Conocybe sp.
foto 1
Siamo in abetaia tra tanti entolomi e melanoleuche,
ogni tanto spunta un funghetto giallo-arancio dal portamento micenoide,
le lamelle ocracee porterebbero a considerare una Conocybe sp.
foto 1
Bruno de Ruvo
Teramo-Abruzzo
Teramo-Abruzzo
#5
Inviato 19 maggio 2006 - 14:25
Ho fatto prima che ho potuto!!!
Se fino a poco tempo fa cercare di determinare una Conocybe era giudicata quasi un’impresa (in quanto mancava bibliografia specifica sui generis e tutto “o quasi”, si basava sul lavoro pubblicato da M. Bon in: D.M. 1992, Cle Monografique des species Galero-Naucurioides e in pochi altri lavori sparsi nelle riviste micologiche varie). Dal 2005, con l’uscita di F.A.N. n° 6, si ha la possibilità di approfondire più specificatamente le specie.
Logicamente bisogna interpretare quest’opera come una flora locale “anche se estesa ad un’ampio areale” e non certo come una monografia europea, ma in ogni caso le specie descritte sono all’incirca una novantina il che è una buona percentuale sul totale delle specie descritte per l’Europa.
Detto questo, non è che la cosa sia diventata semplice, anzi, in alcuni casi la faccenda s’è ancor più complicata in quanto sono sorte nuove sinonimie e nuove interpretazioni, comunque, grazie a quest’opera siamo riusciti, con un certo margine dubitativo che è sempre d’obbligo in questi casi, a individuare la raccolta come Conocybe juniana (Velen.) Hauskn. & Svrček (1999).
La specie, per la presenza di caulocistidi lecitiformi e senza l’eventuale presenza di peli, appartiene alla Sezione Conocybe. Gruppo abbastanza ampio e confuso con specie sinonimizzato o misinterpretate.
La Sezione comprende una trentina di specie più alcune varietà.
Per somma di caratteri discriminatori C. juniana va posta in un gruppetto di otto specie le quali sono ancora divise o per habitat particolare oppure per la reazione ± all’ammoniaca, dei cistidi e/o delle misure e/o forme, differenti, nei caratteri anatomici..
Pileipellis
Se fino a poco tempo fa cercare di determinare una Conocybe era giudicata quasi un’impresa (in quanto mancava bibliografia specifica sui generis e tutto “o quasi”, si basava sul lavoro pubblicato da M. Bon in: D.M. 1992, Cle Monografique des species Galero-Naucurioides e in pochi altri lavori sparsi nelle riviste micologiche varie). Dal 2005, con l’uscita di F.A.N. n° 6, si ha la possibilità di approfondire più specificatamente le specie.
Logicamente bisogna interpretare quest’opera come una flora locale “anche se estesa ad un’ampio areale” e non certo come una monografia europea, ma in ogni caso le specie descritte sono all’incirca una novantina il che è una buona percentuale sul totale delle specie descritte per l’Europa.
Detto questo, non è che la cosa sia diventata semplice, anzi, in alcuni casi la faccenda s’è ancor più complicata in quanto sono sorte nuove sinonimie e nuove interpretazioni, comunque, grazie a quest’opera siamo riusciti, con un certo margine dubitativo che è sempre d’obbligo in questi casi, a individuare la raccolta come Conocybe juniana (Velen.) Hauskn. & Svrček (1999).
La specie, per la presenza di caulocistidi lecitiformi e senza l’eventuale presenza di peli, appartiene alla Sezione Conocybe. Gruppo abbastanza ampio e confuso con specie sinonimizzato o misinterpretate.
La Sezione comprende una trentina di specie più alcune varietà.
Per somma di caratteri discriminatori C. juniana va posta in un gruppetto di otto specie le quali sono ancora divise o per habitat particolare oppure per la reazione ± all’ammoniaca, dei cistidi e/o delle misure e/o forme, differenti, nei caratteri anatomici..
Pileipellis
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
#6
Inviato 19 maggio 2006 - 14:29
pileipellis e pileocistidi.
C'è da osservare che, mentre nei cheilo e caulocistidi la reazione all'ammoniaca non ha risultato effetti e quindi è stata considerata negativa, nei pochi pileocistidi, osservati in rosso congo ammoniacale la reazione si è dimostrata evidente, evidenziando un viraggio verdastro e in alcuni casi grigio-verdastro.
C'è da osservare che, mentre nei cheilo e caulocistidi la reazione all'ammoniaca non ha risultato effetti e quindi è stata considerata negativa, nei pochi pileocistidi, osservati in rosso congo ammoniacale la reazione si è dimostrata evidente, evidenziando un viraggio verdastro e in alcuni casi grigio-verdastro.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
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