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SOCIETA’ VENEZIANA di MICOLOGIA
EX. 1024

ERBARIO MICOLOGICO DEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI VENEZIA
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Inocybe napipes J.E. Lange 1917, Dansk Botanik Arkiv, Bd. 2, nr. 3. 1917.

Cappello: fino a 40 mm, da conico-campanulato ad appianato con umbone minutamente verrucoso, arrotondato ma prominente: bordo all'inizio un poco rivolto verso il basso, appianato-rialzato. Superficie con fibre compatte nei soggetti giovani, dissociate radialmente verso la periferia, con bordo profondamente fessurato negli esemplari adulti. Colore bruno scuro nella zona centrale, più chiaro con gradualità verso il margine. Lamelle: fìtte in modo normale, un poco ventrico-sinuose, da libere fino ad un po' adnate; colore da biancastro sporco a bruno chiaro; filo denticolato. Gambo: fino a 70 x 6 mm, flessuoso, con progressivo ingrossamento in un notevole bulbo basale napiforme o submarginato. Superfìcie con fine striatura, interamente fibrinosa; all'apice presenza di fitta peluria biancastra. Colore dapprima biancastro nella metà superiore, con tonalità brunicce in quella inferiore, con base biancastra; in seguito interamente bruno-fulvo +/- intenso, salvo alle estremità, biancastre in permanenza; da pieno a fistoloso. Carne: biancastra nel cappello, con tonalità brunicce nel gambo, biancastra nel bulbo; odore leggero, indistintamente spermatico.

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Spore: 8-10.5 x 6-7.5 μm, gibbose con 8-12 protuberanze anche assai pronunciate. Cistidi imeniali: 40-60 x 13-25 (30) μm, clavato-ventricosi con collo assente o indistinto, parete spessa 1 μm a reazione ammonio-negativa; muricazione variabile ma più spesso modesta. Il filo lamellare è risultato fertile. Caulocistidi: assenti; il rivestimento del gambo è costituito da: peli caulocistidiali: cilindrici, settati, di varia lunghezza, spesse 7-11 μm, a parete sottile.

Habitat e raccolte studiate: Gignese (VB); sei esemplari di cui uno solitario, gli altri uniti alla base del gambo a due e a tre, al bordo di una strada forestale in bosco di abete rosso e larice, in una stazione molto umida su di uno spesso strato di aghi; 25.07.96; legit E. Ferrari; erb. E. F. 16/96.

Osservazioni
Per nostra esperienza, Inocybe napipes è molto meno comune di quanto si possa desumere dalle numerose descrizioni disponibili in letteratura: ci conforta in questo l'affermazione di Alessio "... specie non ovunque frequente." (1980).
I. napipes è specie molto ben caratterizzata per i suoi requisiti macro e microscopici: colori, portamento, base del gambo particolare, spore con gibbosità evidenti, assenza di caulocistidi. Quest'ultimo elemento, unito alla caratteristica forma del bulbo basale, è comune anche a I .unbrina Bres. 1884 [per Kuyper e Stangl sinonimo posteriore di I. assimilata (Britzelmayr 1881) Saccardo 1887]: per questi motivi le due entità vengono spesso poste una accanto all'altra in un piccolo gruppo di specie che le comprende entrambe tra le Cortìnatae a spore gibbose.
Kühner & Boursier (1932) mettono in guardia il raccoglitore anche sulle possibili confusioni (per noi improbabili ad una osservazione appena diligente) tra I, napipes, I. asterospora Quél. e I. acuta Boud.

E. Bizio, 09.08.2005

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