Tricholoma psammopus (Kalchbr.) Quél., (1875)
Iniziato da
brunoceppo
, nov 23 2005 19:57
7 risposte a questa discussione
#1
Inviato 23 novembre 2005 - 19:57
Ciao,
3/11 sul prato a 600 m, periodo piovoso.
bei funghi molto carnosi anche se non grandi, odore forse che ricorda gli ebelomi e sapore insignificante, sono in difficoltà perchè non l'ho mai incontrato,
salvo la smentita del mio controllore Marino.
vi faccio vedere e se m'illuminate m'inchinerò :mago!:
foto 1
3/11 sul prato a 600 m, periodo piovoso.
bei funghi molto carnosi anche se non grandi, odore forse che ricorda gli ebelomi e sapore insignificante, sono in difficoltà perchè non l'ho mai incontrato,
salvo la smentita del mio controllore Marino.
vi faccio vedere e se m'illuminate m'inchinerò :mago!:
foto 1
Bruno de Ruvo
Teramo-Abruzzo
Teramo-Abruzzo
#6
Inviato 26 gennaio 2006 - 21:20
dopo aver scherzato sul fatto che fosse una specie o l'altra, io tendevo a sottolinare le "tegole", per intendere T. imbricatum ma la raccolta assomiglia certamente più a T. psammopus che a T. imbricatum e, al limite si poteva anche pensate a T. vaccinum in habitus particolare ma l'habitat escluderebbe in parte quest' ultima ipotesi.
Fatto stà che determinare la raccolta con un certo margine di sicurezza non è sicuramente cosa semplice specialmente in base alle informazioni ricavate da una o diverse foto, che non lasciano trasparire altro che l'immagine nuda e cruda.
Comunque, ritrovandomi con l'exiccatum fra le mani, mi sono chiesto quali caratteri avrei dovuto osservare per venirne fuori, dato che le spore e i caratteri imeniali sono pressochè identici "o quasi", in tutta la Sez. Imbricata. In questo mi è vanuta in aiuto la chiave sulle Tricholomataceae di M. Bon, dove, l'autore descrivendo la pileipellis di Tricholoma psammopus, osserva e letteralmente sottolinea la parola capités, nella descrizione delli terminali della pileipellis, giudicando tale carattere come importante e differenziale rispetto alle specie vicine, dato che queste possiedono i trminali della pileipellis cilindrici "banali".
Da questa osservazione e dalla verifica fatta possiamo con un certo margine di sicurezza affermare che si tratta di una bella raccolta di Tricholoma psammopus (Kalchbr.) Quél., (1875)
pileipellis
Fatto stà che determinare la raccolta con un certo margine di sicurezza non è sicuramente cosa semplice specialmente in base alle informazioni ricavate da una o diverse foto, che non lasciano trasparire altro che l'immagine nuda e cruda.
Comunque, ritrovandomi con l'exiccatum fra le mani, mi sono chiesto quali caratteri avrei dovuto osservare per venirne fuori, dato che le spore e i caratteri imeniali sono pressochè identici "o quasi", in tutta la Sez. Imbricata. In questo mi è vanuta in aiuto la chiave sulle Tricholomataceae di M. Bon, dove, l'autore descrivendo la pileipellis di Tricholoma psammopus, osserva e letteralmente sottolinea la parola capités, nella descrizione delli terminali della pileipellis, giudicando tale carattere come importante e differenziale rispetto alle specie vicine, dato che queste possiedono i trminali della pileipellis cilindrici "banali".
Da questa osservazione e dalla verifica fatta possiamo con un certo margine di sicurezza affermare che si tratta di una bella raccolta di Tricholoma psammopus (Kalchbr.) Quél., (1875)
pileipellis
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
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