
Alberi e arbusti
#1
Inviato 08 settembre 2005 - 19:40
FOTO 1
Modena
#2
Inviato 08 settembre 2005 - 19:41
FOTO 2
Modena
#5
Inviato 08 settembre 2005 - 19:43
Molto ramificato e dalla chioma leggera , ha rametti riuniti a formare masse globose separate e visibili da lontano
La corteccia è molto resinosa e per questo sulle piante adulte si pratica la resinazione.
FOTO 5
Messaggio modificato da patrizia, 08 settembre 2005 - 19:45
Modena
#6
Inviato 08 settembre 2005 - 19:44
I coni ,lunghi circa 8-10 cm. sono conici, bruno rossastri e portati da un breve peduncolo; le squame sono piatte e irregolari e hanno ciascuna una piccola protuberanza grigiastra. Non hanno resina sulla superficie.
FOTO 6
Modena
#7
Inviato 08 settembre 2005 - 19:46
Cresce in un vasto areale, sia sulle coste tirreniche che quelle dell’alto adriatico, dove forma boschi e pinete abbastanza estese.
FOTO 7
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#9
Inviato 08 settembre 2005 - 19:48
FOTO 9
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#10
Inviato 08 settembre 2005 - 19:48
FOTO 10
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#11
Inviato 08 settembre 2005 - 19:49
Di solito il pino da pinoli comincia a fruttificare verso il decimo anno di età, ma una buona produzione si ha solo dal 30° anno (il pino domestico può vivere anche più di 200 anni)
FOTO 11
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#12
Inviato 08 settembre 2005 - 19:50
FOTO 12
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#13
Inviato 12 settembre 2005 - 09:36
Gli aghi sono in gruppi di due o tre e questa caratteristica consente di separare agevolmente le "varietà" di questa specie
Patrizia:
Gli aghi, piuttosto duri, sono inseriti sui rami a gruppi di due, sono verdi scuri, lunghi 3-8 cm. A sezione semicilindrica, con margini finemente dentati, punta rigida e pungente
FOTO 3
pur essendo considerato una specie a due aghi, produce fascetti a tre.
Gruppo AMB Venezia
Museo di Storia Naturale di Venezia
#14
Inviato 12 settembre 2005 - 13:21
In primavera, invece, le infiorescenze mandano giù tanto di quel polline da ingiallire la macchina che si trova parchegggiata di sotto!
Ciao.
Nicandro
Cagliari
#15
Inviato 12 settembre 2005 - 22:28
C'è un grande Pino d'Aleppo di fronte alla cucina della casa dove abito. D'agosto, verso le ore 14, 15, per la grande calura, si sentono le pigne che si aprono di colpo con un caratteristico rumore scrocchiante e spesso i piccoli semi scendono giù in vortice perchè forniti di una piccola "ala" che li fa ruotare su se stessi.
In primavera, invece, le infiorescenze mandano giù tanto di quel polline da ingiallire la macchina che si trova parchegggiata di sotto!
Ciao Nicandro,
mi sembra di vedere con gli occhi quanto hai descritto così bene! E’ vero, molti semi delle conifere (ma non tutti, ad es i pinoli) sono provvisti di una piccola ala che serve per volteggiare nell’aria o rimanerne il più a lungo possibile per andare lontano dalla pianta madre a germogliare.
Ho visto spesso macchine “gialle” del polline prodotto per lo più in quantità industriali ( milioni di granuli per pianta) dai pini: e sai perché le conifere, in generale ne producono così tanto? Perché in questo caso non sono gli insetti che trasportano il polline da una pianta a un’altra pianta, ma il vento (la cosiddetta impollinazione anemofila). Ma è un trasporto del tutto casuale, dove una percentuale elevata dei milioni di granuli prodotti da una singola pianta vanno persi senza riuscire a raggiungere l’obiettivo: solo producendone tanti queste piante saranno sicure che almeno qualche granulo arriverà a buon fine.
Non c’è mai nulla di casuale in natura, tutto quanto ha sempre un significato e uno scopo…

Ciao

Modena
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