ecco che, ritroviamo la medesima forma di cui sopra, anche nelle cellule del filo lamellare.
Questo carattere e il fatto di interpretarlo come carattere tassonomico, crea non poche discussioni e non tutti gli AA., sono concordi sul fatto in questione.
Da parte mia, posso solo osservare che, se l'entità sotto esame è allo stadio giovane "come nel caso di questa raccolta si possono trovare da poche a molte a moltissime cellule ed allora, se proprio si vuole ci si può fare una distinzione. Ma se in caso vuole che gli esemplari siano, appena maturi o giù di la, allora, le cellule sono molto difficili "se non impossibili", da trovare e ciò potrebbe portare a malinterpretazioni di un'eventuale chiave basata su queste caratteristiche, come "ad es.", quella proposta da M. Contu Nel numero monografido su Amanita, del Bollettino GMB 2000, n° 2.
In ogni caso, nulla toglie al ottimo lavoro svolto, anche perchè a tutt'oggi è l'unica base solida per quanto riguarda le Amanita Sez. Vaginatae.