il secondo ritrovamento sempre in ambito di latifoglie.
la caratteristica evidente e che forse ve lo farà riconoscere è il colore del gambo di colore aranciato.
foto 2
Cortinarius bulliardii
Iniziato da
brunoceppo
, feb 02 2005 14:34
5 risposte a questa discussione
#1
Inviato 02 febbraio 2005 - 14:34
Bruno de Ruvo
Teramo-Abruzzo
Teramo-Abruzzo
#4
Inviato 20 febbraio 2005 - 11:29
soltanto alcune foto delle spore di Cortinarius bulliardii, in queta occasione, vorrei spiegare la tecnica che viene da me usata per effettuare le misurazioni.
Nella prima foto, osserviamo delle spore fotografate in modo evidenziare il più possibile il loro perofilio esterno, senza includere le ornamentazioni. Questa tecnica viene usata per poter poi effettuare le misurazioni con il minimo scarto d'errore possibile.
Logicamente. vengono usate per tale scopo solo spore mature, che nel caso di ocrosporei o comunque, di spore pigmentate, si evidenziano platealmente.
Nella prima foto, osserviamo delle spore fotografate in modo evidenziare il più possibile il loro perofilio esterno, senza includere le ornamentazioni. Questa tecnica viene usata per poter poi effettuare le misurazioni con il minimo scarto d'errore possibile.
Logicamente. vengono usate per tale scopo solo spore mature, che nel caso di ocrosporei o comunque, di spore pigmentate, si evidenziano platealmente.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
#6
Inviato 20 febbraio 2005 - 11:51
altro metodo molto suggestivo è quello di cercare di evidenziarne la loro dimensione tridimensionale.
Agendo sulla messa a fuoco, alle volte, si riesce in qualche modo a dare un aspetto quasi 3D alle spore, mettendo allo stesso momento a fuoco sia la loro profondità che la loro ornamentazione.
Queste, sono le foto che secondo me riescono più piacevoli alla vista e, anche se non servono molto per un'eventuale misurazione, possono essere valide per osservare eventuali strutture quali, verruche, reticoli, creste, ecc.
Io cerco di usare il più possibile questo tipo d'immagini da alegare alla misurazione effettuata con Mycométre, in questo modo, mi illudo di dare un tocco artistico ad un'immagine che altrimenti sarebbe solo una sequela di numeri "anche se... utilissimi".
Purtroppo, non sempre questo è possibile
Agendo sulla messa a fuoco, alle volte, si riesce in qualche modo a dare un aspetto quasi 3D alle spore, mettendo allo stesso momento a fuoco sia la loro profondità che la loro ornamentazione.
Queste, sono le foto che secondo me riescono più piacevoli alla vista e, anche se non servono molto per un'eventuale misurazione, possono essere valide per osservare eventuali strutture quali, verruche, reticoli, creste, ecc.
Io cerco di usare il più possibile questo tipo d'immagini da alegare alla misurazione effettuata con Mycométre, in questo modo, mi illudo di dare un tocco artistico ad un'immagine che altrimenti sarebbe solo una sequela di numeri "anche se... utilissimi".
Purtroppo, non sempre questo è possibile
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
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