Per quanto riguarda P. gummosa, questa appariene al Sottogenere Pholiota, Sez. Gummosae. Questo Sottogenere "ed in particolare la Sez. Gummosae", al suo interno annovera specie pleurocistidiate "crisocistidi", inoltre, le spore mostrano la presenza di un evidente poro germinativo.
Per il resto, sia la forma che la loro misura e anche quella dei cheilocistidi "leptocistidi", sono adattabili alla raccolta in esame.
La seconda, appartiene al Sottogenere Flammuloides Sez. Scambrae, nella di cui Sez. è l'unica appartenente, le particolarita della Sez. è la presenza di abbondante ixocute.
P. scambra non ha caratteristiche micro adattabili, possedento una abbondante ixocute, spore troppo grandi e di forma diversa, cheilo e pleurocistidi lageniformi.
La prima cosa che mi era venuta in mente dopo una prima occhiata alle foto è stata proprio P. gummosa, poi, osservando la microscopia, mi sono sorti diversi dubbi, in seguito, rivedendo e ragionandoci sopra, potrei pensare ad un collassamento dei crisocistidi dopo l'essiccata, dovuto a qualche motivo strano, e al momento della reidratazione e dell'osservazione di questi non rimaneva che della massa gialla amorfa, senza alcun profilo che ne ricordi l'aspetto primitivo.
A questo punto, se quello che ho fatto notare nella terzultima foto può essere considerato un crisocistidio collassato, dobbiamo prendere in considerazione, come specie più prossima alla nostra raccolta, Pholiota gummosa.
Un'altro punto a favore di P. gummosa sta' nel fatto che non sempre cresce su legno morto, ma può anche crescere in terra.
In questa ultima foto e per confronto, inserisco una raccolta di P. gummosa da me effettuata diversi anni fa, si potrà notare che fra le due raccolte, le similitudini morfocromatiche sono molte.