Mycena abramsii
Iniziato da
marinetto
, lug 17 2004 23:53
16 risposte a questa discussione
#1
Inviato 17 luglio 2004 - 23:53
perchè il doppio epiteto specifico? Perchè la specie cade benissimo nel mezzo delle due per le sue caratteristiche micro "dato che le macro sono quelle che sono", andiamo ad analizzare la raccolta di bruno della quale posto la foto
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
#5
Inviato 18 luglio 2004 - 00:01
questa particolarità è citata solo per M. aetites, mentre l'altra tipologia di cheilo si ritrova in entrambe le specie, anche se, in M. abramsii i cheilo dovrebbero essere ad apice molto più allungato di quelli nelle foto
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
#13
Inviato 18 luglio 2004 - 00:16
e per ultime le spore con la loro misura.
Se la somma di tutti i caratteri sopra esposti ci portano a dubitare se si possa trattare di una specie o dell'altra, seguendo il concetto di M. abramsii-aetites sensu Robich, la misura, ma soprattutto la forma cilindrica delle spore dovrebbero farci propendere per Mycena abramsii.
Se invece, seguiamo il concetto di Abramsii-aetites sensu Aronsen, per la forma dei cheilo e la quasi assenza dei pleuro dovremmo optare per Mycena aetites.
Per la determinazione mi sono basato sulla monografia di Robich e sul sito mycenapage di Aronsen.
Spero di non essermi allargato troppo, in ogni caso, Robich, nelle sue osservazioni a proposito di aetites dice che alle volte, la determinazione è tutt'altro che semplice.
Il nostro caso, che assomma la quasi totale mancanza di rilievi macroscopici ed organolettici, ad una ambiguità nei caratteri microscopici, gli da ragione.
Se la somma di tutti i caratteri sopra esposti ci portano a dubitare se si possa trattare di una specie o dell'altra, seguendo il concetto di M. abramsii-aetites sensu Robich, la misura, ma soprattutto la forma cilindrica delle spore dovrebbero farci propendere per Mycena abramsii.
Se invece, seguiamo il concetto di Abramsii-aetites sensu Aronsen, per la forma dei cheilo e la quasi assenza dei pleuro dovremmo optare per Mycena aetites.
Per la determinazione mi sono basato sulla monografia di Robich e sul sito mycenapage di Aronsen.
Spero di non essermi allargato troppo, in ogni caso, Robich, nelle sue osservazioni a proposito di aetites dice che alle volte, la determinazione è tutt'altro che semplice.
Il nostro caso, che assomma la quasi totale mancanza di rilievi macroscopici ed organolettici, ad una ambiguità nei caratteri microscopici, gli da ragione.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
#14
Inviato 19 luglio 2004 - 14:25
abramsii pour moi
#15
Inviato 19 luglio 2004 - 14:39
Ciao J.J., penso anch'io che possa essere M. abramsii, anche l'habitat lignicolo volge a suo favore.
La cosa che più mi convince "come già detto", è la forma costantemente cilindrica delle spore.
Se i cistidi possono subire delle trasformazioni nella loro forma, durante il corso della loro vita, la cosa è molto meno solita nelle spore, almeno per quanto riguarda la maggior parte dei generi delle Agaricales.
La cosa che più mi convince "come già detto", è la forma costantemente cilindrica delle spore.
Se i cistidi possono subire delle trasformazioni nella loro forma, durante il corso della loro vita, la cosa è molto meno solita nelle spore, almeno per quanto riguarda la maggior parte dei generi delle Agaricales.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
#16
Inviato 19 luglio 2004 - 17:19
ça ne me semble pas gênant (voir Robich)
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