Callistosporium olivascens
Iniziato da
marinetto
, lug 05 2004 16:10
6 risposte a questa discussione
#1
Inviato 05 luglio 2004 - 16:10
Callistosporium olivascens,
diamo alcune caratteristiche con le quali arrivare alla determinazione della specie, intanto partiamo dalle foto dei basidiomi, piccoli ma non esili, anche se alla manipolazione è facile che si spezzino nel pileo, i colori li vedete e corrispondono a quelli naturali, in ogni caso a tempo secco il fungo tende a disidratarsi assumendo una colorazione molto più chiara, direi ocra.
Tutto l'insieme del fungo ma, più di tutto nelle lamelle si ha l'impressione di intravvedere tonalità verdastre miste ad altre tonalità che possono essere più o meno accentuate.
La taglia è abbasranza piccola, il pileo arriva a 30 mm, il gambo 2 x 0.5 mm
L'odore è debole, quasi impercettibile, soltanto allo sfregamento delle lamelle si ha un sentore rancido, come di olio per macchine da cucire, il gusto è dolce ma un poco rancido.
Habitat: in giardino prativo, vicino ad uno scavo dove è stata piantata un'ortensia, nei pressi di un cedro.
passiamo alle foto
diamo alcune caratteristiche con le quali arrivare alla determinazione della specie, intanto partiamo dalle foto dei basidiomi, piccoli ma non esili, anche se alla manipolazione è facile che si spezzino nel pileo, i colori li vedete e corrispondono a quelli naturali, in ogni caso a tempo secco il fungo tende a disidratarsi assumendo una colorazione molto più chiara, direi ocra.
Tutto l'insieme del fungo ma, più di tutto nelle lamelle si ha l'impressione di intravvedere tonalità verdastre miste ad altre tonalità che possono essere più o meno accentuate.
La taglia è abbasranza piccola, il pileo arriva a 30 mm, il gambo 2 x 0.5 mm
L'odore è debole, quasi impercettibile, soltanto allo sfregamento delle lamelle si ha un sentore rancido, come di olio per macchine da cucire, il gusto è dolce ma un poco rancido.
Habitat: in giardino prativo, vicino ad uno scavo dove è stata piantata un'ortensia, nei pressi di un cedro.
passiamo alle foto
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
#6
Inviato 05 luglio 2004 - 16:43
le spore arrivano a 8-9 µm di lunghezza.
Avete capito cos'è??? se sì, allora ditelo, se no, allora aprite i libri e datevi alla ricerca finchè non ci siete riusciti
p.s.: non serve arrivare alla specie anche perchè c'è un tale casino nomenclaturale che metà basta, ma almeno al genere.
Avete capito cos'è??? se sì, allora ditelo, se no, allora aprite i libri e datevi alla ricerca finchè non ci siete riusciti
p.s.: non serve arrivare alla specie anche perchè c'è un tale casino nomenclaturale che metà basta, ma almeno al genere.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
#7
Inviato 08 luglio 2004 - 13:19
Callistosporium olivascens s.l., è la seconda volta che trovo questa specie da quando guardo funghi è sempre nello stesso ambiente "anche se in zona differente".
Anche per questa specie, come per molte altre", ci sono differnti scuole di pensiero, c'è chi separa il Genere in diverse specie var. e fo., e chi invece le sinonimizza riducendo il Genere a 2 -3 specie.
Si potrebbe iotizzare una varietà, ma non ne ho tenuto conto per diversi motivi, da parte mia ho notato un forte cambiamento dei colori in fase di maturazione e di pur minima disidratazione, con repentino cambio di colore da quello che vediamo nella foto in questione fino ad un ocra chiaro, negli esemplari più o meno disidratati. C'è inoltre da tenere conto anche dell'habitat, che viene dato come; terricolo per alcune specie, lignicolo per altre.
Ecco una foto dove si notano le lemelle di colore verdastro.
Inoltre, c'è da notare che, oltre al pigmento incrostante di colore verde in ammoniaca, la stessa reazione "questa volta macroscopica", si ha anche nella carne del pileo, essa, a contatto con una goccia di ammoniace diventa verde-bluastro.
Anche per questa specie, come per molte altre", ci sono differnti scuole di pensiero, c'è chi separa il Genere in diverse specie var. e fo., e chi invece le sinonimizza riducendo il Genere a 2 -3 specie.
Si potrebbe iotizzare una varietà, ma non ne ho tenuto conto per diversi motivi, da parte mia ho notato un forte cambiamento dei colori in fase di maturazione e di pur minima disidratazione, con repentino cambio di colore da quello che vediamo nella foto in questione fino ad un ocra chiaro, negli esemplari più o meno disidratati. C'è inoltre da tenere conto anche dell'habitat, che viene dato come; terricolo per alcune specie, lignicolo per altre.
Ecco una foto dove si notano le lemelle di colore verdastro.
Inoltre, c'è da notare che, oltre al pigmento incrostante di colore verde in ammoniaca, la stessa reazione "questa volta macroscopica", si ha anche nella carne del pileo, essa, a contatto con una goccia di ammoniace diventa verde-bluastro.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso
1 utente(i) stanno leggendo questa discussione
0 utenti, 1 ospiti, 0 utenti anonimi