noi ci proviamo a incasellare tutto, ma la Natura ci prende per dove dico io quando e come vuole
a parte gli scherzi, se leggi le monografie con attenzione, sono sempre riferite a territori limitati; per esempio la Nannenga dice Paesi Bassi ed Europa, Ing dice isole Britanniche ed Europa, ecc. gli organismi, ove possono si adattano alle circostanze microclimatiche.
Inoltre, le spore dei myxo non hanno caratteristiche dimensionali fisse e rigide, proprio perchè sono in gran parte estremamente adattabili. Le dimensioni sporali dipendono molto dall'acqua disponibile e dalla temperatura ambiente nel momento della maturazione; se quest'ultima cresce rapidamente, si possono avere moltissime spore giganti, grandi fino a 30 e più µm .
L'analisi molecolare delle specie più diffusa in Europa evidenzia una riproduzione prevalentemente agamica, attraverso macrocisti e fasi plasmodiali successive... praticamente la maggior parte dei myxo europei sono cloni!
L'enorme variabilità fenotipica di questi organismi, ci dovrebbe far meditare molto su quali caratteri sono da tener per buoni e quali sono da prendere, invece, solamente per caratterizzare utilmente l'habitat che visitiamo (anche questa è una informazione interessante).
Probabilmente, le stesse considerazioni vanno prese anche per i funghi agariciformi di cui noi tutti ci dilettiamo in varia forma

e misura
Per quanto mi riguarda, è utile chiamare con nome diverso, nonostante la sostanziale identicità genetica un set di caratteri costante nel tempo e nel suo ambiente, senza però dimenticare che cio che facciamo è mera tassonomia e non certo Sistematica avanzata.
Approposito di reticolo... mi è già capitato di cantonare con S.fusca

, ed è proprio in quella occasione che ho confuso l'Ecoline vermillion con il carminio acetico che stava nel posto vicino dei miei reagenti! ... non ho più usato Ecoline vermillion, nonostante puzzi meno